Forza Italia Chieri: “Via libera alle unioni civili, ma col condizionale”

 

Rachele Sacco

Rachele Sacco

«Favorevole ai diritti degli omosessuali, ma la famiglia tradizionale deve restare il cardine»

E’ un si ponderato quello di Rachele Sacco, coordinatore cittadino di Forza Italia Chieri, alle unioni delle coppie gay. «Credo che dobbiamo lasciare il diritto a ognuno di scegliere  – considera il capogruppo –  E’ stato lo stesso presidente Berlusconi a dare libertà di coscienza, ma è anche vero che i gruppi parlamentari si sono espressi contro la legge Cirinnà ed io con loro».

Su questo tema il centrodestra è unito e si dichiara contrario al ddl Cirinnà e non perché contro le unioni civili, piuttosto perchè la legge non si limita al riconoscimento delle unioni di fatto, ma va oltre. «Nel ddl ci sono due due gravi errori – fa notare Sacco – In primis omologa le unioni civili al matrimonio. Ed è sbagliato perchè va a mettere in discussione la Costituzione stessa, ma ancora peggio perché introduce il tema della stepchild adoption. Insomma un conto è garantire dei diritti alle coppie di fatto, un altro è sottovalutare il dibattito sulle adozioni».

La famiglia deve dunque essere rappresentata da un uomo e una donna: «La cosa migliore sarebbe avere due testi: uno per le unioni civili e un altro per le adozioni – considera Sacco – La discussione su un tema delicato come quello delle unioni civili è legittima e sacrosanta, anche all’interno di Forza Italia. Ma deve essere pensata una legge equilibrata. Non possiamo tapparci gli occhi, negando eguali diritti a tutti i cittadini, ma questo non significa essere lassisti facendo passare tutto senza criterio. Alla sinistra poco importa se questo ddl diventi il preludio dell’utero in affitto»

Timore che a livello nazionale ha portato alla presentazione di 300 emendamenti contro le adozioni alle coppie omosessuali e il decreto Cirinnà. Una contrarietà che ancora di più si farà evidente sabato, 30 gennaio, con il Family Day: «Non c’è volontà di fare ostruzionismo – interpreta Sacco –Ma piuttosto quella di creare uno schieramento compatto che difenda la famiglia e i principi cattolici».