Sacco (Forza Italia) sull’ospedale unico Asl 5: «Ma perchè nessuno ha proposto Fontaneto?»

ospedale vecchioContinua la battaglia di Forza Italia Chieri per mantenere il nosocomio dell’Asl To 5 nell’area chierese. Dopo gli attacchi della maggioranza e di un esponente dell’opposizione, alla raccolta firme lanciata un mese fa dal comitato spontaneo Rachele Sacco, coordinatore cittadino di Forza Italia, ribatte con una controproposta.

«Se il problema di costruire l’ospedale unico a Chieri è la viabilità, come sostiene l’assessore Gaspardo Moro, perchè è necessaria la vicinanza ai trasporti pubblici, il collegamento alla pista ciclabile e la possibilità di atterraggio di un elicottero,  la location migliore che mi viene da pensare è la zona industriale di strada Fontaneto». Insomma se si volesse candidare Chieri come sede dell’ospedale unico, secondo Rachele Sacco, coordinatrice di FI Chieri e portavoce del comitato spontaneo contro il depotenziamento dell’ospedale Maggiore, si potrebbe inserire comunque Chieri come una delle alternative da valutare.

«Persino a Cambiano e Trofarello, che non raggiungono i 10mila abitanti, si è formato un comitato spontaneo, come il nostro, che ha presentato un progetto per realizzare l’ospedale unico dell’Asl To 5 nell’Area Elia ex Besenzoni e Ferraresi – sottolinea Sacco – L’iniziativa è stata portata avanti a Trofarello dall’Ex sindaco Mario Cassardo ma anticipata qualche mese fa a Cambiano dal consigliere Michele Mammolito».

Attualmente l’Asl To 5 abbraccia un’area di 40 Comuni e 4 distretti: Chieri, Carmagnola, Nichelino e Moncalieri «Moncalieri e Nichelino distano poco meno di 5 chilometri dalla Città della Salute – considera Sacco – Ed era il motivo per cui nella passata Giunta regionale si era ventilata l’ipotesi che potesse chiudere l’emodinamica di Moncalieri. Allora mi chiedo: se all’epoca il castelnovese era troppo distante da tutti gli ospedali dell’azienda sanitaria perchè adesso non è preso in considerazione?»

E aggiunge: «La viabilità dai piccoli comuni dell’astigiano non può certo essere paragonata certo alle provinciali attorno a Nichelino, Moncalieri e Carmagnola. Quindi oltre ai chilometri andrebbe considerato anche il fattore tempo di percorrenza»

Una problematica importante sottolineata anche nei questionari che il  comitato, di cui fanno parte oltre ai membri di FI, anche da singoli cittadini e altri esponenti politici di centro destra, sabato scorso, ha sottoposto ai castelnovesi nella raccolta firme di sabato pomeriggio davanti al supermercato Magnone: «Continuiamo a dirlo, non siamo in campagna elettorale nè tanto meno l’iniziativa ha colore politico – rimarca Sacco – La nostra raccolta firme ha l’obiettivo di smuovere l’opinione pubblica, mettendo in luce le testimonianze dei cittadini e informare su cosa sta accadendo»

Risultato che sembra aver in parte ottenuto: «Qualcosa ora si sta muovendo – evidenzia Sacco – Ci è arrivata notizia che il 28 gennaio Saitta doveva incontrare i sindaci dei Comuni interessati dagli ospedali. Peccato che abbia pensato di facilitarsi il lavoro, incontrando solo rappresentanti del Pd»