Chieri, tassa rifiuti: ultimo avviso, poi il Comune stana gli evasori

Anna Paschero

Anna Paschero

Pagare la Tari, la tassa rifiuti, è doveroso, perché il mancato pagamento di qualcuno si ripercuote sugli onesti che pagano. E perciò il Comune parte all’offensiva contro i furbetti. “Prima, utilizzando la newsletter del Comune – dice l’assessore alle risorse finanziarie Anna Paschero – invitiamo i cittadini a controllare se per caso è sfuggita loro qualche scadenza. Se è così, poco male: i ritardatari non dovranno pagare di più. Ma poi scattano gli accertamenti, e subito dopo le sanzioni. Del resto, il servizio non può essere interrotto e la nuova contabilità finanziaria pubblica ci costringe a fare accantonamenti per gli importi non versati dai morosi. Inoltre, siccome alla fine i conti tra costi e ricavi devono quadrare, rischiano davvero di pagare di più gli onesti.” Paschero ha uno strumento di cui i suoi predecessori non disponevano, per stanare chi non paga. “Abbiamo – dice – una banca dati aggiornata e verificata, che ci permette di recuperare le somme dovute negli ultimi cinque anni e non versate. E una volta partiti gli accertamenti induttivi, entrano in gioco interessi e sanzioni.”