Chieri, la narrativa in Biblioteca: mercoledì 10 ne parla Daniela Bonino

 

bonino locMercoledì 10 febbraio 2016, ore 17,30, alla Sala conferenze della Biblioteca Civica di Chieri Daniela Bonino, membro dell’Associazione Culturale G. Avezzana, intratterrà i presenti sui libri di narrativa conservati nella Sezione Locale della Biblioteca, per la serie di incontri denominati “Quattro chiacchiere alla Locale” e inaugurati lo scorso 2 dicembre da Enrico Bassignana, che ha parlato delle “Tracce evidenti e nascoste di storia militare a Chieri”.

Se qualcuno pensa che alla Sezione Locale della Biblioteca ci siano solo i libri in piemontese di Luigi Gramegna o quelli dei grandi autori del passato, come Fenoglio, Pavese, Arpino, Levi, si sbaglia, perché nei quasi 1.200 testi presenti c’è un ventaglio larghissimo di autori: alcuni noti, come Bruno Gambarotta e Umberto Eco, altri meno conosciuti ma altrettanto interessanti. Nei libri proposti da Daniela Bonino non può mancare qualche giallo, visto che sono la maggioranza. Non è chiaro se è l’atmosfera locale a ispirare gli autori di questo genere, ma il curatore della Sezione Locale Antonello Peroni, con l’intento di invogliare e facilitare i lettori nella scelta, ha posto sui tavoli un lungo elenco che riporta gli autori e le collocazioni di questo genere di narrativa. Daniela Bonino presenta due gialliste, che rispondono ai suoi criteri di selezione: sono strettamente legate al territorio (soprattutto un’autrice rievoca suggestive atmosfere degli inizi del secolo scorso) e non sono autrici professioniste. In effetti, la maggior parte degli autori selezionati non sono scrittori di mestiere, ma persone che nella loro vita si sono occupate di tutt’altro: politica, antropologia, insegnamento, economia; ci sono anche un assicuratore e un ex dirigente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, tra tutti quello meno lontano dal mondo della narrativa, che ha scritto un piccolo libro delizioso.

Nell’elenco ci sono libri che rievocano periodi ed episodi che molti di noi hanno vissuto: come il ’68 da studenti e la famosa eclissi del 1961, e un ponderoso romanzo storico di 800 pagine, sul genere di “Guerra e pace”, ambientato durante l’assedio di Torino del 1706. Ovviamente, trattandosi di narrativa e non di saggistica, in ognuno c’è una trama che spazia dai ricordi personali, ai sentimenti e all’avventura. Per concludere l’elenco non manca un tocco di gossip, elemento molto frequente oggi, che coinvolge un insospettabile e illustre personaggio di Torino.