Ex Tabasso, c’è un privato disponibile a intervenire. Ceppi: un percorso a tappe

Il plastico dell'ex fabbrica

Il plastico dell’ex fabbrica

C’è una cordata di imprese chieresi disposta a mettersi alla prova sull’ex Tabasso: questo l’esito della ‘esplorativa’ lanciata nei mesi scorsi dal Comune che aveva per scopo proprio il capire se a qualcuno quella parte dell’area ex Tabasso che dà su Via Vittorio (le ‘casette’, semipericolanti, che un cartellone pubblicitario gigante nasconde agli occhi dei passanti) interessa, per comprarla o per mettere in piedi qualche progetto di recupero, insieme allo stesso Comune. “ E’ arrivata una dichiarazione di disponibilità – dice l’assessore ai lavori pubblici ed urbanistica Massimo Ceppi – e adesso vediamo con questi signori di avviare un percorso per trasformare un pezzo di quell’area.”

C’era una possibilità (che non si è realizzata) di trovare semplicemente un compratore per quelle catapecchie. “Ma purtroppo – prosegue Ceppi – il momento del mercato immobiliare è difficile, e in qualche modo pensavamo che difficilmente sarebbe arrivata una pura e semplice richiesta di acquisto.  La proposta, invece, è più articolata:  sono interessati alle vecchie case su Via Vittorio a patto che il Comune faccia qualcosa per recuperare la parte che sta dietro le casette. In effetti, ristrutturare e costruire abitazioni  vicino a una zona fatiscente non avrebbe senso, e nessuno comprerebbe un alloggio lì in quelle condizioni. Così, si va verso una operazione a tappe, con il pubblico e il privato che lavorano insieme. Il Comune non ha soldi per fare opere pubbliche all’ex Tabasso, ma può farle realizzare da un privato a scomputo di quanto il privato stesso dovrà versare al Comune per diventare proprietario delle casette. C’è spazio per la fantasia.” E adesso, finalmente, sembra che il Comune abbia anche un interlocutore attendibile.