Parla anche astigiano il Comitato Giovani Unesco: intervista a Lucilla Conte

 

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Nasce il Comitato Giovani Unesco per la protezione, la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano e parla anche un po’ astigiano.

Sono tre le rappresentanti regionali provenienti da Asti che entrano a farne parte: gli architetti Stefania Toso e Marianna Di Modica e la ricercatrice in diritto costituzionale Lucilla Conte.

Ci facciamo raccontare direttamente dalla dottoressa Conte, rappresentante regionale per il Piemonte, la genesi di questo nuovo organismo dell’Unesco, ente familiare nel Piemonte Orientale da quando i paesaggi vitivinicoli di Monferrato-Langhe-Roero sono stati dichiarati patrimonio dell’UmanitĂ .

– Qual è la genesi del Comitato Giovani Unesco?

“E’ stato un processo lungo che ha avuto il suo epilogo lo scorso anno con la costituzione del comitato. Ne fanno parte dieci membri per ogni regione italiana. I soci hanno un’etĂ  compresa tra i 20 e i 35 anni e appartengono alle eccellenze italiane: studenti, ricercatori universitari, professionisti, imprenditori. Il 15 e 16 gennaio si è tenuta a Roma la prima assemblea nazionale dove tutti i soci si sono incontrati per la prima volta e hanno dato inizio alla loro attivitĂ  di supporto all’Unesco sotto la guida del presidente Paolo Petrocelli”.

– Come siete stati selezionati?

“Attraverso un bando che è stato divulgato tramite canali istituzionali: universitĂ , siti ministeriali e siti Unesco. Personalmente ne sono venuta a conoscenza attraverso l’attivitĂ  del sito dei paesaggi vitivinicoli del Monferrato-Langhe-Roero di cui giĂ  mi occupavo. Abbiamo presentato i nostri curricula e sostenuto dei colloqui. Siamo stati scelti in base al nostro profilo professionale e culturale. I membri piemontesi, provengono da Asti, Alba e Torino e sono  architetti,  un filosofo, un dottorando in relazioni internazionali, un operatore culturale in ambito museale.”

 – Quale sarĂ  la missione del vostro Comitato?

“L’obiettivo è quello di implementare le attivitĂ  dell’organizzazione tenendo presente il target 20-35 anni e soprattutto di fare rete agendo principalmente nell’ambito della cultura, dell’educazione, della comunicazione e del fund raising, perchĂ© i soci prestano la loro opera gratuitamente, ma i progetti avranno bisogno di una forma di finanziamento”.

– Vi siete riuniti a Roma. Quale esito hanno avuto i lavori dell’assemblea?

“Sono stati firmati due protocolli ufficiali di collaborazione con il Ministero per l’Istruzione, il Ministero per i Beni Culturali e con i Giovani Imprenditori Confcommercio”.

– Ci sono giĂ  delle iniziative in cantiere?

“Abbiamo individuato una giornata internazionale del Jazz per il prossimo 30 aprile cui prenderĂ  parte il musicista Paolo Fresu, nominato nostro Ambasciatore ed una giornata internazionale per i Diritti Umani il 10 dicembre”.

– Le chiedo, infine, in che cosa pensa si differenzierĂ  il Comitato Giovani Unesco dall’ente originario?

“Il nostro compito è quello di operare affinchĂ© le giovani generazioni non siano vissute come un’appendice ma come una risorsa. Non vogliamo tenerci in disparte, ma far valere le nostre professionalitĂ  come avviene nel resto del mondo. In Italia non c’è ancora una cultura della valorizzazione del talento dei giovani, ma noi vogliamo prendere parte alle decisioni e farci carico dello sviluppo del nostro Paese, partendo dal patrimonio culturale e facendo valere il nostro slancio positivo”.

Carmela Pagnotta

 

Il Comitato Giovani Unesco del Piemonte è raggiungibile attraverso l’indirizzo giovaniunesco.piemonte@gmail.com

Referente per la comunicazione: Stefania Toso.