Carmagnola, gli studenti insieme alla Polfer con il progetto “Train to be cool”
È tornato anche nelle scuole piemontesi il progetto “Train to be cool”, ideato per sensibilizzare i ragazzi a tenere comportamenti corretti e improntati alla legalità in ambito ferroviario, a tutela della loro e altrui sicurezza. Il messaggio del progetto viene portato agli studenti direttamente nelle aule delle scuole interessate, attraverso incontri con poliziotti del Compartimento di Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta, appositamente formati. Sono molti ad utilizzare il mezzo ferroviario per i propri spostamenti e tra questi cresce sempre di più il numero degli studenti che raggiungono gli istituti di istruzione in treno. Un contesto questo di forte rivalutazione delle stazioni ferroviarie nel quale la Polizia Ferroviaria si propone come punto di riferimento per i giovani e come un amico sul quale poter contare in caso di necessità. Il primo incontro di quest’anno si è tenuto presso l’Istituto “Baldissano Roncati” di Carmagnola, giovedì 18 febbraio.
La lezione sulla sicurezza si è sviluppata attraverso la proiezione di slides e filmati inerenti fatti di cronaca avvenuti sul territorio nazionale che hanno coinvolto i più giovani, rimasti vittime di incidenti ferroviari derivati dall’inosservanza di semplici, ma spesso disattese, norme comportamentali. Sono stati illustrati i principali comportamenti che rappresentano un rischio per l’incolumità personale, quali l’attraversamento dei binari, l’attraversamento dei passaggi a livello a sbarre abbassate, il tentativo di salire sui treni in corsa, il lancio di oggetti da o verso il treno, l’accesso ad aree ferroviarie interdette, nonché l’utilizzo del cellulare o delle cuffiette per ascoltare la musica, azione di per sé innocua, ma che può esporre a pericolo se non si presta la dovuta attenzione quando si è lungo la banchina o in salita o discesa dal treno.
Poiché sia il treno sia l’ambiente ferroviario sono un bene comune, sono stati sottolineati anche i comportamenti da evitare perché contrari alle norme che tutelano la salvaguardia dei patrimoni pubblici, come l’imbrattamento di carrozze ferroviarie, gli atti vandalici e il danneggiamento di materiale ferroviario, spesso opera di “graffitari”, illustrando le conseguenze a cui vanno incontro gli autori di questi gesti, ma anche i disagi che ricadono sull’utenza, perché gli interventi di pulitura e ripristino possono determinare ritardi o cancellazioni nella circolazione ferroviaria.
La finalità non è quella di esporre semplicemente le conseguenze di tali comportamenti, che purtroppo possono essere anche gravi, ma di “allenare”, come il nome del progetto lascia intendere, menti giovani ad una piena coscienza del valore del concetto di sicurezza, propria ed altrui.
Il progetto proseguirà nelle prossime settimane in alcune scuole del Cuneese e del Vercellese.