Marcello Maddalena è il Presidente dell’Associazione Rete Dafne Onlus.
Il dott. Marcello Maddalena, nominato Presidente dell’Associazione Rete Dafne Onlus, si dichiara onorato dell’incarico ricevuto ed auspica “una sempre maggiore sensibilizzazione ed attivazione della società e delle istituzioni a sostegno delle vittime di reato, in un quadro di collaborazione nazionale e internazionale che appare sempre più indispensabile di fronte ad un panorama di globalizzazione del crimine”.
Il Procuratore Armando Spataro esprime grande soddisfazione per la nomina del dott. Maddalena che “potrà garantire un nuovo impulso per la prosecuzione del cammino della Rete Dafne”.
L’Associazione Rete Dafne si è costituita nel novembre 2015, a compimento di un percorso avviato nel 2008, su impulso della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino e sostenuto costantemente dalla Compagnia di San Paolo. I partner storici, oltre a Compagnia, sono: Città Metropolitana di Torino (ex Provincia di Torino), Città di Torino, A.S.L. TO2, Associazione Gruppo Abele, Associazione Ghenos. La Rete, in sintonia con le direttive europee, si occupa di ascolto e sostegno delle vittime di reato, offrendo informazioni sui diritti, sostegno psicologico, consulenza medico psichiatrica, incontri di mediazione. Dal 2008 a oggi ha accolto 1450 persone.
Luca Remmert, Presidente della Compagnia di San Paolo, si ritiene convinto che “la recente costituzione dell’Associazione, ma soprattutto la nomina di una figura di altissimo profilo come Marcello Maddalena alla sua presidenza, consentiranno a questa esperienza esemplare di essere sempre più riconosciuta a livello nazionale ed europeo”.
“Si è deciso di proseguire il progetto Dafne avviato dalla Provincia di Torino – afferma Lucia Centillo, Consigliera delegata ai Diritti Sociali e Parità, Welfare della Città Metropolitana di Torino – per far crescere e mettere a sistema un’esperienza che ha mostrato di avere grosse potenzialità, una rete capace di offrire sostegno ai cittadini e alle cittadine che hanno vissuto esperienze personali difficili. Inoltre, i dati mostrano che molto spesso le persone che si rivolgono a Rete Dafne sono donne, vittime di violenza domestica”.
“E’ una mission importante e di grande valore sociale, che la Città di Torino condivide e sente il dovere di promuovere e sostenere. Proprio per questo motivo abbiamo appoggiato fin dal principio il progetto Rete Dafne – spiega il vicesindaco Elide Tisi – accogliendolo con estremo favore e partecipando attivamente al suo ulteriore sviluppo e alla costituzione dell’Associazione. Il campo d’azione di Rete Dafne è molto delicato e, per ottenere buoni risultati, richiede l’impegno e la collaborazione di diversi soggetti. Occorre lavorare insieme – sottolinea Tisi. Andare avanti con lo spirito e il metodo che pone istituzioni pubbliche e realtà del privato sociale, ciascuna per la propria parte, le une al fianco delle altre, unite nel proseguire quanto già fino a oggi realizzato, rafforzandolo e consolidandolo. Lavorare insieme, in rete, anche per favorire l’affermarsi di un orientamento culturale di maggior attenzione alle vittime e ai loro diritti per giungere – conclude il vicesindaco – a dare corpo agli orientamenti europei in tema di livelli minimi di assistenza e protezione per le persone vittime di reato”.
La Rete Dafne costituisce un’esperienza unica in Italia di proficua integrazione di risorse, competenze e professionalità tra Enti pubblici e privato sociale. “Con lo spirito di chi ha sempre creduto che i problemi sociali vadano affrontati insieme, il Gruppo Abele – come ricorda il suo fondatore, Luigi Ciotti – ha aderito anni fa alla Rete Dafne, oggi associazione presieduta da una persona autorevole, competente, sensibile come Marcello Maddalena. Le persone vittime di reato hanno sì bisogno di giustizia – sottolinea Ciotti – ma altrettanto hanno bisogno di riconoscimento, ascolto, considerazione. Di qualcuno che sappia guardare nella profondità di ferite difficilmente rimarginabili, e dia loro la forza per ricominciare, trasformando la fragilità in forza, la paura in speranza. Cioè di una società che non dimentichi mai di essere comunità responsabile, capace di tutelare diritti, di contrastare le ingiustizie e di alimentare quei legami fraterni che sono il primo fondamento del bene comune”.
“L’ASL To2 – come ricorda il Direttore Generale dott. Alberti – ha partecipato fin dall’inizio alla sperimentazione della Rete Dafne attraverso il Dipartimento di Salute Mentale ritenendo il Progetto, oggi trasformato in associazione, molto importante. Infatti – aggiunge Alberti – il nostro impegno per tutelare la salute nel nostro territorio di competenza non consiste solo nel garantire ai cittadini le cure quando si ammalano ma anche tentare di prevenire che questo accada. La prevenzione dello sviluppo di disturbi da stress post traumatico nelle vittime, campo oggi così attuale e significativo, è un esempio di tale impegno”.
“La proposta di un percorso di sostegno psicologico – afferma Ivano Trino, Presidente dell’Associazione Ghenos – consente di offrire alla persona vittima di reato uno spazio d’ascolto in cui possa emergere una domanda d’aiuto che le permetta di attivare quelle risorse interne che rendono possibile il trattamento dell’eventuale trauma e una storicizzazione degli eventi vissuti”.
La segreteria telefonica della Rete Dafne (011.5683686) è attiva 24 ore su 24.
Per ulteriori informazioni: http://retedafnetorino.it/