PIEMONTE ARTE: NOTTE BIANCA, CARMAGNOLA, CORDERO, GILLICK E MONK, TARAMINO
NOTTE BIANCA, NAVETTA “ACUSTICA” ED EVENTI TRA LA GAM E IL CASTELLO DI RIVOLI
Sabato 27 febbraio dalle 17 alle 24
Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea partecipano insieme alle iniziative legate alla Notte Bianca con cui si festeggia il decennale delle Olimpiadi invernali di Torino 2006. Sabato 27 febbraio la GAM e il Castello di Rivoli saranno aperti straordinariamente fino a mezzanotte con ingresso a 1 euro (al Castello di Rivoli gratuito per gli studenti) e si potranno visitare i due musei usufruendo di un servizio gratuito di navette acustiche – con musica “live” a bordo. A cura di Xplosiva, la musica ripercorre suoni sperimentali dal 1959, anno di apertura dell’edificio della GAM, fino al 1984, anno di apertura del Castello di Rivoli. Le navette porteranno i visitatori dalla GAM al Castello di Rivoli (alle ore 18 e 21 partenza dalla GAM) e viceversa (alle ore 19.30, 23 e 24 partenza dal Castello di Rivoli).
Durante la serata molti eventi da non perdere.
GAM
L’evento inizia alle 17 alla GAM, con l’inaugurazione della mostra Piero Gilardi May days in Turin in VideotecaGAM. Piero Gilardi, Marco Scotini ed Elena Volpato parleranno del rapporto tra arte e vita nelle opere dell’artista. La serata in GAM prosegue alle 19 con l’intervento straordinario di Franco Audrito, fondatore di Studio65 che racconterà la mostra Il Mercante di Nuvole. Studio65 Cinquant’anni di futuro nel suo penultimo giorno di apertura. Audrito incontrerà il pubblico in mostra fino alle 24. Si potranno inoltre ammirare nell’insolita cornice notturna le collezioni permanenti della GAM con una visita guidata alle 21 dedicata ai temi dell’Infinito e della Natura, e alle 22 partecipare alla visita in mostra Il mercante di Nuvole a cura di Theatrum Sabaudiae.
CASTELLO DI RIVOLI
I visitatori che partiranno dalla GAM sulla navetta delle 18, giunti al Castello di Rivoli saranno accolti dagli ARTENAUTI del Dipartimento Educazione, lieti di accompagnare il pubblico nell’arco della serata. Al terzo piano si terranno workshop di serigrafia e composizione grafico pittorica. I partecipanti potranno ricevere le realizzazioni come ricordo della serata.
Al secondo piano della Manica Lunga del museo si potrà assistere alla proiezione dell’opera Fiorucci Made Me Hardcore (1999) di Mark Leckey dedicata alla controcultura giovanile tra anni Settanta e Ottanta tra scenari funk, consumo di droghe sintetiche, rave techno e culto della moda “casual”. Le proiezioni del film si alterneranno agli “show” dei protagonisti di The Italian New Wave, il format di Club To Club che promuove la nuova creatività musicale in Italia: alcuni tra i musicisti più innovativi del panorama italiano contemporaneo renderanno così omaggio a Fiorucci Made Me Hardcore, uno dei film che ha maggiormente influenzato l’immaginario elettronico del nuovo millennio, decostruendo i generi musicali per abbatterne i confini come l’opera nostalgica di Leckey comprime tempo e spazio per mostrare lo spaccato di una società in evoluzione.
Il pubblico potrà inoltre imparare a suonare al contrario l’Inno alla gioia di Beethoven nella prima lezione del workshop organizzato con l’Istituto musicale di Rivoli e il Conservatorio di Torino, volto alla formazione di pianisti capaci di eseguire l’opera degli artisti Allora & Calzadilla, Stop, Repair, Prepare: Variations on Ode to Joy for a Prepared Piano (2008) della Collezione del Castello di Rivoli.
L’opera prevede l’esecuzione di Beethoven al contrario da parte di un interprete inserito in un foro all’interno di un pianoforte munito di ruote.
La grande festa, curata da Xplosiva al Castello di Rivoli proseguirà fino alle 24.
I Bar caffetteria della GAM e del Castello di Rivoli in occasione della Notte Bianca saranno aperti fino alle 24.
Orario delle navette acustiche a cura di Xplosiva:
ore 18 partenza dalla GAM per il Castello di Rivoli
ore 19.30 partenza dal Castello di Rivoli per la GAM
ore 21 partenza dalla GAM per il Castello di Rivoli
ore 23 partenza dal Castello di Rivoli per la GAM
ore 24 partenza dal Castello di Rivoli per la GAM
CARMAGNOLA, A PALAZZO LOMELLINI LA MOSTRA «PERCORSI DI LUCE»
Nelle sale di Palazzo Lomellini, si inaugura venerdì 26 febbraio, alle 18, la mostra «Percorsi di Luce». L’iniziativa è promossa dall’Associazione «R.a Vi.» (Ricominciare a vivere) con l’intervento dell’Assessorato alla Cultura della Città di Carmagnola e il patrocinio della Regione Piemonte.
Dopo la prima tappa alla Sala Mostre Regione Piemonte, in piazza Castello a Torino, si misura nuovamente l’impegno dei sette artisti che hanno aderito a questo appuntamento con la volontà di contribuire ai progressi e all’evoluzione scientifica delle cure per sconfiggere, in una sfida importante e decisiva, il cancro.
E così il sostegno alle donne che hanno vissuto l’esperienza del cancro al seno, arriva con grande determinazione dagli autori che partecipano a questa mostra collettiva.
Il discorso si snoda, perciò, a partire dai simbolici paesaggi di Sergio Aiello che si esprime attraverso un’esperienza segnata dalla «metafora dell’uomo: la sua natura, le sue aspirazioni e il suo cammino». In ogni caso, si individuano gli elementi di un dipingere che si configura e delinea secondo una continua progressione tra poesia, leggerezza e spiritualità.
E sul profilo di un volto s’inseguono, come in una trama senza fine, casette e barchette di carta in un lirico dialogo tra Corrado Alderucci e il proprio io, i ricordi e i segni che annunciano le «Onde inesauste di un impetuoso mare» e «Vola nei pensieri la tua immagine lontana». E in questi quadri si coglie l’essenza del suo linguaggio, della fantasia, delle sottese emozioni.
Con la tecnica dell’acquarello, Anna Borgarelli racconta sensazioni di un vero rivisitato, impressioni naturalistiche, attimi di una raffigurazione sempre condotta con un tocco delicato che le permette di fissare scorci di Torino o di Venezia. E con un mazzo di fiori è possibile «scoprire» lo scorrere delle acque del Po dinanzi al Monte dei Cappuccini.
Di Liliana Cecchin è presente una dinamica interpretazione della gente che affolla la metro all’ora di punta, mentre in una serie di puntuali ritratti definisce il viso di Veronica e quello di Alma, sino all’espressione di «Pietro Deperi (Petrin) il bidello». Dopo la personale a Settimo Torinese, ricrea ora un suo mondo di personaggi a volte anonimi o tratti dalla quotidianità.
I grandi fiori rappresentano il tema delle opere di Maria Rosa Frigieri, di una pittura dalla fresca vena cromatica, di armoniose composizioni che si espandono sulla tela. E così rose, ciclamini, peonie, diventano i soggetti per visualizzare la timidezza, la passione, un giro di valzer, in una luminosità che avvolge le immagini accendendo la vibrante sequenza dei colori.
In Francesco Murlo gli intrecci di luci, il risveglio della natura, l’attesa di un evento, esprimono gli aspetti di un itinerario pittorico che si apre in ampi orizzonti, in radure e suggestive marine. In certe occasioni si avverte una dizione metafisica dell’ambiente, una meditata «costruzione» del tema che si fa documento di rasserenanti vedute immerse nel silenzio.
Nelle tele di Rosalia Zutta prendono forma ritratti di donna,
sguardi penetranti e intensi, figure che trasmettono «cattivi pensieri» o scansioni di una voluta favola o, ancora, il viso
sorridente di una fanciulla. I suoi lavori sono il risultato
dell’unione tra realtà e fantasia, sentimenti e interiori rivelazioni, in una sorta di diario per immagini.
Angelo Mistrangelo
SCULTURE DI CORDERO IN GERMANIA
Le sculture del torinese Riccardo Cordero hanno rappresentano la cultura visiva alla Fiera d’Arte di Karlsruhe, in Germania, nello spazio espositivo organizzato e predisposto dalla Galleria Werner Wohlhuter, che ha permesso al pubblico di entrare in diretto contatto con gli aspetti dell’arte italiana del secondo Novecento e del primo Millennio.
Autore di opere come «Meteora», in acciaio Corten, Cordero affida al materiale il senso di una continua ricerca intorno alle forme, al disarticolarsi delle linee nell’atmosfera, a una tensione espressiva legata alle composizioni «Onde», «Bozzetto per Chakra» o, ancora, a «Nuova Cometa».
Una personale, quindi, che ha suscitato interesse all’interno del percorso fieristico, visitato da circa 50000 persone, per la capacità di Cordero di trasmettere le proprie intuizioni, emozioni, interpretazioni del pensiero dell’uomo, in una sorta di profondo e indissolubile legame tra l’artista e la materia.
Dalle sculture realizzate in Cina a questo appuntamento in Germania, si snoda un itinerario che esprime il senso di un discorso che, recentemente, ha trovato ampi riscontri nelle gallerie svizzere e in quelle italiane.
Angelo Mistrangelo
TORINO, QUARTZ STUDIO: COOL YOUR JETS
Liam GILLICK + Jonathan MONK
23 febbraio 2016 / 30 aprile 2016
Quartz Studio presenta la mostra Cool Your Jets, frutto della collaborazione tra gli artisti inglesi Liam Gillick (Aylesbury, UK,1964) e Jonathan Monk (Leicester, UK, 1969). Si tratta di una installazione site specific che sia fisicamente che a livello semantico gioca sul concetto di ‘slittamento’. I lavori dei due artisti dialogano a distanza occupando due piani orizzontali, il primo quello del pavimento, modificato da Jonathan Monk in modo ludico con un accumulo di cinquanta palloni da calcio, i cui esagoni di pelle richiamano i colori delle cementine del pavimento dello spazio, il secondo quello di Liam Gillick, segnato da una frase a parete, Cool Your Jets, caratterizzata dal font nero solitamente utilizzato dall’artista, il cui senso oscilla fra il consiglio e l’avvertimento. In un divertito scambio di mail tra gli artisti, sulla possibile interazione tra balls e jets, a cui sia l’installazione di Monk che la frase di Gillick alludono piuttosto esplicitamente, sono emersi alcuni interrogativi estrapolati da vari siti web relativi al filosofo italo-francese Maurizio Lazzarato, per i quali tuttavia né Monk, né Gillick hanno formulato risposte, essendo queste in qualche modo già contenute nelle domande. Quando si parla di produzione e dell’attività all’interno della comunità, il lavoro in quanto tale merita un certo controllo: a quale scopo, per chi?
La vita, la salute e l’amore sono precari – perché il lavoro dovrebbe essere un’eccezione?
Come ci si avvicina ad un sistema in modo codificato e allo stesso tempo carico di significato?
Nella vita e nella società sono avvenuti dei cambiamenti che interrogano la soggettività: che cosa
succede, che cosa è successo, che cosa accadrà? L’evento (politico) si rivela una ‘questione di scelta’ e la soggettività un ‘crocevia della prassi’. Che cosa mi (ci) sta succedendo?
Nel dialogo a distanza tra Gillick e Monk, a queste domande di carattere socioeconomico, fanno da
contraltare delle citazioni di Johan Cruijff, noto ex giocatore ed ex allenatore olandese.
C’è solo un momento in cui si può arrivare in tempo. Se non cogli quel momento, sei in anticipo o
sei in ritardo. C’è solo una palla, quindi è necessario possederla. Se si ha la palla è necessario rendere il campo più grande possibile e se non si ha la palla si deve rendere il campo più piccolo possibile. Chiude la serie di citazioni a tema, una disarmante dichiarazione di Andrea Pirlo, ex
centrocampista juventino e della nazionale italiana, ora negli Stati Uniti con il New York City: Non
sento la pressione… Non me ne frega niente. Ho passato il pomeriggio di Domenica 9 Luglio 2006
a Berlino, dormendo e giocando alla PlayStation. In serata, sono uscito ed ho vinto la Coppa del
Mondo.
QUARTZ STUDIO / Via Giulia di Barolo, 18/D / 10124 Torino Italy / t +39 338 4290085 / f +39 011 8264640 info@quartzstudio.net / www.quartzstudio.net
TORINO, “PASSAGGI IMPERFETTI” DI TEA TARAMINO
Lo scorso 11 febbraio in via Matteo Pescatore 11/D, la galleria Opere Scelte ha inaugurato Passaggi imperfetti di Tea Taramino.
La mostra personale di Tea Taramino rappresenta una sorta di soglia, dalla quale l’artista ammira e offre alla contemplazione altrui le sperimentazioni che nel tempo ha compiuto e gli slittamenti del pensiero che inevitabilmente avvengono nel ricordo.
La ricerca di Taramino è in primis di tipo relazionale e i suoi lavori riflettono la vita. L’intera mostra è una rappresentazione simbolica, proprio come sono simbolici tutti i materiali che utilizza, dei rapporti vissuti, meditati e introiettati. La rete di relazioni che ha intessuto nel tempo prende forma con un’accezione personificata: è come se ogni avvenimento uscisse dalla sua mente creando una serie di corone (l’installazione Regine) che nella loro particolare conformazione organica si auto-bilanciassero in un moto ascensionale incontrollabile. Le Regine insigniscono di magnificenza tutti coloro che si tuffano negli incontri senza remore e l’artista, dopo averle tolte dal suo capo, le mette (e si mette) a disposizione del pubblico che può indossarle ed entrare a farne parte. Tea Taramino tenta di fare un passaggio di consegne consapevole dello scarto cognitivo che avverrà, che non è solo atteso dall’artista, ma caricato di aspettative per future creazioni. Il rito del “passaggio” si manifesta così nelle opere che, indossate dal visitatore, possono trasmettere informazioni, accumulo di materiali e stratificazioni di esperienze, cui l’artista ha dato vita, fondendo fantasia e realtà.
Nell’installazione Souvenir vediamo inoltre la documentazione fotografica delle strutture delle corone, che dopo esser ricoperte da altri materiali, non potranno più esser visibili, così come il passato, che non può essere rivisto o riprodotto, ma al massimo rievocato e ricordato.
La mostra sarà visitabile fino a sabato 12 marzo 2016.
“SALUZZO ARTE” DAL 16 APRILE AL l° MAGGIO
La Fondazione “Amleto Bertoni – Città di Saluzzo” organizza dal 16 Aprile al 1° Maggio 2016
SALUZZO ARTE 2016 – 21 ° Mostra di Arte Contemporanea (Pittura, Scultura, Grafica, Incisione, Fotografia e Design) in concomitanza con la XXXVIII Edizione del Premio “Matteo Olivero” per la pittura e per la grafica. Una manifestazione che intende rinnovare il notevole successo sin qui ottenuto, proponendo in apertura, la mostra: “Le stanze del visibile”, curata da Giuseppe Biasutti, con il coordinamento artistico di Paolo Infossi e Roberto Giordana. Un’ampia rassegna che intende illustrare un percorso artistico, storico e sociale che abbraccia un ampio arco di tempo che si dipana attraverso il XX ed il XXI secolo. La scultura è sinonimo di disegno, di pittura, di forme. Tutto ciò che è lineare diviene tridimensionale, dando origine a forme che si possono toccare per capirne la forte, immediata e tangibile presenza nello spazio. In mostra una quarantina di opere di Andreotti, Arman, Astore, Basaldella, Benetta, Bersezio, Bistolfi, Bolla, Bonomi, Borrelli, Calandra, Cambellotti, Cappello, Casorati, Cellini, Consagra, Crippa, Dangelo, Gamba, Grassino, Guarienti, Iuliano, Mainolfi, Mastroianni, Molinari, Mondino, Nevelson, A. Pomodoro, Rubino, Spagnulo, Spoerri, Stoisa e Tilson…. Saluzzo Arte è un’iniziativa riservata agli artisti, Associazioni culturali, Gruppi ma anche alle Gallerie, Studi d’Arte che desiderano proporre artisti affermati o giovani emergenti. Un evento ampiamente pubblicizzato su riviste specializzate e testate nazionali e locali, accessibile al pubblico mediante un biglietto d’ingresso.
La Mostra rimarrà aperta con i seguenti orari: Feriali: Venerdì e Sabato: dalle ore 15,00 alle ore 19,00. Festivi: Domenica e festività del Lunedì 25 Aprile: dalle ore 15,00 alle ore 19,00. Lunedì, Martedì, Mercoledì e Giovedì: Chiuso. La documentazione richiesta, corredata dalla domanda di adesione allegata, dovrà pervenire alla Segreteria della Fondazione entro il 1° Marzo 2016.