CRONACA – Torino, sequestrano e seviziano connazionale, arrestati 5 nordafricani
Cinque giovani marocchini hanno sequestrato un loro connazionale e lo hanno torturato per ore. Ubriachi, si sono addormentati e la vittima è riuscita a fuggire, chiedendo aiuto ad una pattuglia della Polizia.
Due sere fa, la parte lesa, un uomo marocchino di 37 anni, all’uscita da un supermercato di corso Turati, è stato avvicinato da tre suoi connazionali che non conosceva e dai quali è stato invitato a passare insieme la serata a casa loro. L’uomo ha accettato l’invito. Quando ha visto dove i connazionali abitavano, ovvero uno stabile in disuso, già sede della palestra e discoteca “Rock City e Sport City”, ha cercato di allontanarsi, ma non gli è stato permesso. Allora ha offerto ai suoi connazionali la frutta e l’alcool che aveva appena acquistato, nella speranza che poi lo lasciassero andar via, ma i tre giovani, invece, lo hanno bloccato e lo hanno trascinato all’interno, ove erano presenti altri due giovani marocchini. A quel punto i cinque gli hanno messo una busta in testa e lo hanno picchiato selvaggiamente ed a lungo, in varie parti del corpo, utilizzando una spranga in ferro e la sua stessa cintura dei pantaloni. Non paghi, lo hanno ferito con un taglierino, lo hanno parzialmente denudato, gli hanno urinato addosso ed hanno ripreso le sevizie con un telefono cellulare, minacciando la vittima di morte e di postare le scene delle umiliazioni su Facebook.
Terminato il pestaggio, l’uomo è stato legato con un cavo elettrico e buttato su di un giaciglio, dove ha perso i sensi. Il giorno dopo, al risveglio, approfittando del fatto che i suoi aggressori stavano invece ancora dormendo, ubriachi, la vittima è riuscita a recuperare le scarpe, che gli erano state sottratte, ed a fuggire all’esterno. Appena in strada, il malcapitato ha fermato una pattuglia della Polizia in transito, appartenente al Commissariato San Secondo, che lo ha soccorso ed ha chiesto l’intervento di rinforzi, per accedere allo stabile in disuso, all’interno del quale si trovavano ancora gli aguzzini. I numerosi equipaggi di Squadra Volante, immediatamente sopraggiunti, effettuata l’irruzione, hanno perlustrato gli immensi spazi della struttura fatiscente, individuando e bloccando i cinque autori del pestaggio; nella stanza occupata è stato individuato il pagliericcio, su cui era stato costretta a giacere la vittima, sul quale erano visibili tracce di natura ematica ed in prossimità del quale erano presenti i legacci utilizzati per immobilizzare il malcapitato. La perquisizione degli spazi ha inoltre consentito di reperire e sequestrare la spranga, la cintura dei pantaloni della vittima ed il taglierino utilizzati per le percosse; sono stati anche rinvenuti l’Ipod, il borsello, il denaro e l’anello sottratti alla parte lesa, nonché della sostanza stupefacente. Inoltre, addosso al “capo” del gruppo, è stato trovato il telefono cellulare contenente il video e le fotografie del pestaggio. Nel video si percepivano chiaramente le voci degli aggressori, che dicevano frasi del tipo: “ Ti ammazzo, ti ammazzo, oggi ti uccido figlio di puttana”, “filma, filma, fai bene le foto”, “spoglialo, spoglialo, oggi ti bruciamo il cazzo”.
Tutti e cinque gli stranieri, di età compresa tra i 18 e i 24 anni, con a carico pregiudizi di polizia, sono stati arrestati in flagranza per i reati di sequestro di persona, rapina, minacce e lesioni aggravate. Uno di loro è stato denunciato anche per il possesso di sostanza stupefacente.