Ruffino (fi): “La Regione si attivi contro l’applicazione della Bolkestein agli ambulanti”

“La Regione Piemonte si attivi con tutti i mezzi, legislativi e non a sua disposizione, contro l’applicazione della Bolkestein”. A sostenerlo Daniela Ruffino, vicepresidente del Consiglio regionale in merito al voto in sede legislativa in terza commissione. “Oggi è una grande giornata per il commercio ambulante piemontese . Il voto, in sede legislativa, della proposta di legge al Parlamento n. 183 relativa a “Modifiche agli articoli 7 e 70 del Decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59. Attuazione della direttiva 2006/123/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno, esclude l’esercizio del commercio su area pubblica dall’applicazione della direttiva europea Servizi (meglio conosciuta come Bolkestein), salvando di fatto gli ambulanti piemontesi dal rischio di perdere le licenze alla loro scadenza, prevista per il 2017”.

 “Nel luglio 2011 il Piemonte aveva approvato una  legge regionale che disponeva l’esonero dall’applicazione della Direttiva “Bolkestein” per il commercio ambulante ma il governo Monti l’aveva bocciata.Mi auguro  che questa volta, il presidente Chiamparino sappia convincere gli alleati nazionali che siedono alla maggioranza del Governo e riesca a tutelare il commercio e l’economia piemontese”.

Spiega l’esponente azzurra: “L’obiettivo da perseguire è semplice: non applicare al commercio ambulante la Bolkestein. Parliamo infatti di una categoria di lavoratori letteralmente vessata dalle tasse nazionali e locali, in particolare la TARI. Categoria che vive un momento di grande difficoltà, esattamente come il commercio di vicinato. L’applicazione  della direttiva europea costituirebbe il colpo ferale per questo comparto. La Regione può fare tanto, per mettere in salvo questa tipologia di commercianti. I tempi devono essere brevi anche perché i Comuni devono adeguare i regolamenti il fattore tempo diventa fondamentale,  certamente prima che gli stessi intervengano”.

Conclude Ruffino: “Vigilerò affinché la proposta trovi attuazione a livello centrale a tutela delle migliaia di lavoratori impegnati su questo complesso settore”.