Calcio a 5. L’Orange Futsal di Asti rinuncia alla prossima stagione in serie A

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Continua a produrre conseguenze la sconfitta in finale di Coppa Italia contro il Pescara per gli Orange Futsal di Asti. La partita conclusasi con le proteste della società contro l’arbitraggio produce un vero e proprio terremoto nello sport d’eccellenza astigiano. Con un comunicato stampa pubblicato in rete, il consiglio direttivo dell’ Orange Futsal “ha deliberato all’unanimità e in modo irrevocabile, su proposta del Presidente Claudio Giovannone, che a far tempo dalla prossima stagione sportiva la sua Prima Squadra non parteciperà alle future edizioni di nessun Campionato italiano, della Coppa Italia della Winter Cup né di eventuali Supercoppa italiana e orange%20futsalUEFA Futsal Cup. Detta decisione è stata assunta in quanto la Società non intende più sottostare alle linee direttive degli attuali Dirigenti della Divisione Calcio a 5 della F.I.G.C.” Tornando ai fatti del 7 marzo, nella partita di Coppa Italia, conclusasi con una sconfitta ai rigori per gli astigiani, dopo l’1-1 dei tempi regolamentari, la società, causa un arbitraggio ritenuto non imparziale, con l’espulsione del neroarancio Chimanguinho, per protesta non si presentava alla premiazione. Questa decisione portava la F.I.G.C. a deliberare una sanzione di 4.000 euro a titolo di responsabilità oggettiva in violazione dei principi di lealtà e correttezza e ad inibire il vicepresidente Lorenzo Lombardi fino al termine della stagione, mentre il preparatore Michele Lombardi veniva fermato fino al 23 marzo. Squalificati, inoltre, il capitano Duarte per due giornate e per una giornata Bocao e Chimanguinho, quest’ultimo espulso per proteste dopo aver subito un fallo non sanzionato. Dopo il silenzio stampa deciso la stessa sera del 7 marzo, ieri è stato emesso il doloroso comunicato stampa. La società precisa che continuerà l’attività delle divisioni giovanili per favorire la diffusione del calcio a 5 nella provincia di Asti.

Tra le altre decisioni assunte, quella di dare mandato allo studio legale Ferreri e Associati di Torino al fine di valutare ogni azione a tutela dei loro diritti sportivi, personali, economici e finanziari e quella di mantenere il silenzio stampa fino alla fine del campionato.

Nel frattempo, il vicepresidente Lorenzo Lombardi pubblicava una lettera aperta al giudice sportivo per esprimere la sua amarezza: “con somma franchezza Le comunico che non provvederò a proporre alcun gravame avverso la Sua decisione, perché, da uomo di legge, non ritengo opportuno appellare un provvedimento talmente iniquo dal considerarlo quasi paradossale, o quantomeno abnorme. Già in un precedente caso di mancata presentazione di una squadra alla premiazione, il Suo Ufficio ebbe a decidere, nel lontano 2006, di non adottare alcun tipo di provvedimento nei confronti della società e dei suoi componenti, come rinvenuto nel Com. Uff. 427 del 10/02/06, emesso a seguito della finale di Coppa Italia tra Roma e Luparense. […] Mi rammarica fortemente constatare come sussistano, senza vittimismo alcuno, due pesi e due misure”.

Quasi in un crescendo sismico, registriamo ora la decisione risolutiva della società neroarancio.

A quattro giornate dal termine del campionato gli Orange sono in testa alla classifica con 37 punti a pari merito con il Pescara. Un campionato trionfale in campo che, a pochi metri dallo scudetto, rischia di essere ricordato soltanto per le tristi decisioni extra calcistiche.

 

Carmela Pagnotta