Il parcheggio (fasullo) per disabili, Sacco: “Si gioca sporco contro di me”
“Quel cartello è stato messo lì per incastrarmi. E adesso ne ho le prove.” Rachele Sacco, capogruppo FI in consiglio comunale e presidente del comitato per l’Ospedale a Chieri, vede chiaramente dietro la multa che ha ricevuto per aver parcheggiato in zona (a prima vista) riservata ai disabili un ‘gioco sporco’ di qualcuno. E passa al contrattacco. “Venerdì scorso, ho lasciato ai miei parenti la mia auto, parcheggiata davanti all’ufficio in Corso Torino, e sono andata a Torino. Non c’era nessun cartello e nessuna indicazione per terra che quello spazio fosse per disabili. Qualcuno ha messo il cartello, attaccandolo al muro. E poi ha chiamato i vigili. L’agente che è venuto non si è accorto che si trattava di proprietà privata, non ha notato la stranezza che sul cartello (che secondo il codice della strada doveva essere supportato da una palina) non fosse indicata l’ordinanza istitutiva del parcheggio riservato, e ha fatto la contravvenzione. Subito dopo, è arrivata alla corrispondente de “La Stampa” (che mi ha chiamato) una soffiata sulla multa. Mi sembra tutto molto chiaro: qualcuno ha cercato, maldestramente, di incastrarmi. In questo periodo, sono piuttosto esposta politicamente…Ma dico io: dopo aver attaccato il collega Sandri sul parcheggio per disabili, posso essere così sprovveduta da parcheggiare dove non si può?” La Sacco, comunque, non pagherà la sanzione da 59 euro e 50 che le è stata comminata. “Ho chiesto l’archiviazione al Prefetto spiegando le ragioni per le quali quella multa non andava fatta, e ho unito il parere favorevole del Comandante della Polizia Municipale.” Federico Battel conferma: “Si tratta di un’area privata, ma l’abbiamo verificato solo al lunedì. Quel parcheggio è stato disegnato e indicato in modo non conforme al Codice della Strada. Da chi? Da uno dei due condomini che hanno competenza sull’area, e che potrà, se lo riterrà, riproporre al Comune l’istanza per creare quell’ulteriore posto auto per disabili. Quando l’istanza, fatte tutte le nostre verifiche, sarà accolta, allora si potrà parlare di posto riservato ai disabili.”