A Moncalieri uno Sportello di Prossimità per le fasce deboli

Il presidente del Tribunale di Torino Terzi e il sindaco di Moncaliere Montagna

Il presidente del Tribunale di Torino Terzi e il sindaco di Moncaliere Montagna

Nasce a Moncalieri il primo Sportello di prossimità in Italia in grado di collegarsi per via telematica con le cancellerie di un Tribunale. A Moncalieri diventa operativo un servizio che permette ai cittadini di sbrigare numerose pratiche giudiziarie senza dover raggiungere il Palazzo di giustizia del capoluogo. L’iniziativa è rivolta alle “fasce deboli”, interessate dalle attività di curatela, di tutela e alle amministrazioni di sostegno. Il protocollo di intesa per l’istituzione dello Sportello è stato firmato oggi a Torino dal Presidente del tribunale Massimo Terzi e dal Sindaco di Moncalieri, Paolo Montagna, in qualità di Presidente dell’Unione dei Comuni di Moncalieri, Trofarello e La Loggia. Alla sigla dell’accordo era presente il Sindaco metropolitano Piero Fassino.

Il protocollo d’intesa rende sistematica una collaborazione fra Tribunale e Unione di Comuni che garantisce ai cittadini la possibilità di effettuare a Moncalieri attività di routine ma ugualmente importanti, come la consegna e il ritiro di atti e istanze, l’interlocuzione con gli addetti alla Cancelleria Tutele del Palazzo di Giustizia torinese, il ritiro di moduli, senza doversi recare di persona negli uffici della Cancelleria stessa.

Fino al momento della sua soppressione alla Sezione distaccata del Tribunale a Moncalieri facevano riferimento ben 1300 cittadini considerati “fragili”, perché coinvolti in misure di protezione giuridica, come la tutela, la curatela o l’amministrazione di sostegno. La Sezione di Moncalieri aveva competenza su di un territorio molto più ampio di quello dell’attuale Unione Moncalieri-Trofarello-La Loggia, ma, comunque, grazie allo Sportello di prossimità, circa 400 utenti hanno nuovamente un canale di comunicazione vicino e competente con l’autorità giudiziaria torinese. Nei quindici mesi della fase sperimentale del servizio lo Sportello ha già avuto 700 accessi, con un forte incremento negli ultimi due mesi del 2016.

Come ha sottolineato nel suo intervento il Sindaco metropolitano Piero Fassino, a quella che si può definire a pieno titolo come una “buona pratica” la Città di Torino e la Metropolitana hanno contribuito con due esperienze positive: da un lato i servizi comunali distaccati presso il Tribunale, dall’altro lo Sportello attivato alcuni anni orsono a Palazzo Cisterna dall’allora Provincia, la cui attività è proseguita con l’avvento del nuovo Ente di area vasta. L’Ufficio Pubblica Tutela della Città Metropolitana affianca i tutori e gli amministratori di sostegno nel rapporto con i giudici tutelari, per la compilazione di ricorsi, istanze, rendiconti periodici obbligatori e per l’esercizio del potere di rappresentanza dei soggetti fragili. Grazie alla professionalità di un assistente sociale, lo Sportello si occupa del raccordo tra i servizi socio-assistenziali e il giudice tutelare. Con le procedure del processo telematico è possibile l’invio di fascicoli da parte dei servizi sociali all’autorità giudiziaria. A tal fine la Città Metropolitana svolge un’attività di formazione degli operatori socio-sanitari che devono rapportarsi con gli uffici giudiziari. Nel solo 2015 sono state ricevute quasi 1.000 persone e inviate 1.500 mail di risposta a quesiti specifici. L’Ufficio opera nella sede di via Maria Vittoria 12 su appuntamento, attraverso una sezione decentrata presso il Tribunale di Torino (di fronte alla Cancelleria Tutele) e, dal 5 aprile prossimo, anche attraverso gli Sportelli di Susa, Ciriè e Chivasso, questi ultimi due gestiti in convenzione con l’Ordine degli avvocati di Ivrea con riferimento alle pratiche di competenza del Tribunale di Ivrea.

 

Per contattare l’Ufficio è possibile inviare una mail a:

pubblicatutela@cittametropolitana.torino.it o contattare il numero 011-8612147-2146.

Informazioni dettagliate su:

 http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/politiche-sociali/pubblica-tutela