PIEMONTE ARTE: FOGLIATI, VERCELLOTTI, ROSSOTTI, UNIA, DE BONIS, APRILE, BALLARIO…

fogliatiSCOMPARSO PIERO FOGLIATI. POETA DELLA LUCE

Il mondo dell’arte torinese e non solo, ha perso uno dei suoi protagonisti. E’ scomparso Piero Fogliati. Nato a Canelli nel 1930 e scomparso alla vigilia di Pasqua a Torino, ha percorso un lungo cammino all’insegna di una continua, inesausta, intensa ricerca: dall’iniziale espressione pittorica, dalla figurazione all’astrattismo, alla sperimentazione più avanzata legata alla scienza e alla tecnologia. Un percorso caratterizzato dall’esplorazione intorno alla percezione sensoriale, ai fenomeni naturali, alla luce e suono  e colore. Un discorso che gli ha permesso di essere inviato a prestigiose manifestazioni come la Biennale di Venezia e a quella di Nagoya in Giappone, mentre nel 2003 gli è stata dedicata l’antologica «Piero Fogliati il poeta della luce» nello spazio Tendoni di Ponte Mosca a Torino. E in questa città, si annoverano le presenze alla Galleria Claudio Bottello Contemporary sul tema «La città fantastica», alla Galleria Martano e alla Galleria Gagliardi e Domke, che in questi giorni espone alcune sue opere.

E con la rassegna «Arte cinetica e programmata» al GNAM di Roma, si ricordano le esposizioni a Palazzo Re Rebaudendo a Guarene d’Alba, alla GAM di Torino e al Castello di Rivoli: Il Museo sperimentale di Torino. Arte italiana degli anni Sessanta nelle collezioni della Galleria Civica d’Arte Moderna. In Fogliati creatività e materiali, intuizione e sensibilità,

rappresentano i momenti di una visione e interpretazione del linguaggio dell’arte in una sorta di alchemico incantamento, di interiori sensazioni, di sottilissime emozioni che si trasformano in suoni e nel suo «sogno globale».

 

Angelo Mistrangelo

 

IL COLORE DI ROSETTA VERCELLOTTI AL CIRCOLO DEGLI ARTISTI

vercellottiAl Circolo degli Artisti, Palazzo Graneri della Roccia, s’inaugura sabato 9 aprile, alle 18, la mostra personale della pittrice astratto-informale Rosetta Vercellotti.

La sua pittura unisce il dato cromatico alle riflessioni sull’esistenza, sulle forze cosmiche, sull’incedere

di una visione che diviene misura del tempo e degli eventi.

Un percorso, il suo, che trova una significativa collocazione nelle sale del Circolo, con presidente Luigi Tartaglino, dove si può cogliere la determinante resa dei soggetti, la rappresentazione che unisce i dipinti «La luna» e «Plutone» in una sorta di personalissimo linguaggio, di scrittura, di limpida definizione dell’«Afflatto di vita», con grumi di materia verde, e degli «Effluvi spirituali», che esprimono il valore delle proprie interiori sensazioni: «La forma, la consapevolezza della stessa – afferma Rosetta Vercellotti – conducono la mente alla realizzazione del conscio con la chiarezza del suono che nasce dall’anima e dalla materia».

Si assiste perciò all’evoluzione di una ricerca decisamente astratta, segnata dal vortice del segno-colore che crea le immagini nello spazio e raffigurazioni dal particolare ritmo musicale, come nell’«Uovo di Athanor» e in «Figli della luce».

Un discorso, quindi, che mette in evidenza i vari momenti della vita, le sottili angosce e le rapide intuizioni, il mistero dell’inconscio e il cammino verso la verità, il sogno e un nuovo universo sensibile.

E l’amore sublime, la magia della luce, il fluire incessante dei sentimenti, concorrono a mettere in evidenza il dialogo tra l’umanità e il cosmo, i pianeti e le galassie, la complessità degli eventi e le meditazioni intorno all’anima e alla purezza del pensiero.

Le sciabolate di colore esprimono la qualità di una pittura sempre e comunque legata a momenti di sofferte passioni, al trascendentale, alla forza insinuante delle emozioni, che appaiono quali aspetti e luoghi d’incontri e di incommensurabili silenzi.

In occasione dell’esposizione viene presentato il volume monografico «Il mondo dell’inconscio/ The Subconscious World», edito da Il Pennino 2015, con progetto grafico e coordinamento editoriale di Dino Aloi.

 

                                               Angelo Mistrangelo  

 

Circolo degli Artisti, via Bogino 9, scala B (digitare 4444+icona

campanello), orario:lunedì-venerdì 15,30-19,30, tel.011/8128718,

sino al 22 aprile.

 

RENZO ROSSOTTI, DIARIO DI UN TORINESE DOC

rossottiGiovedì 7 aprile alle 21, al Circolo dei Lettori (Sala Gioco), una serata dedicata a Renzo Rossotti, il gentleman dei libri, per ripercorrere 84 anni di giornalismo e gialli, interviste impossibili e incontri incredibili all’ombra della Mole. Rossotti, indagatore e narratore attento ha raccontato i mille volti della ‘lanterna magica’ che è Torino: una sciarada misteriosa che si snoda tra aneddoti, personaggi e curiosità che non cessano di affascinare. Ricordi ed esperienze di un uomo speciale, raccolti in una autobiografia pungente e ironica, che attraversa il ‘900.

 

MONDOVI’, L’ARTE DI SERGIO UNIA ALL’ASTA IN SANTO STEFANO

Disegni e sculture per solidarietà a favore del progetto “Rainbow”

uniaUna grande iniziativa di solidarietà avrà luogo a Mondovì in primavera, grazie alla generosità di Sergio Unia, l’artista monregalese celebre per le sue sculture in bronzo, fra cui il poetico Girotondo dei bambini, che adorna la fontana di corso Statuto a Mondovì.

Sabato 16 aprile nello spazio espositivo di Santo Stefano saranno venduti all’asta 60 disegni, 6 terrecotte e 6 bronzi e il ricavato sarà interamente devoluto in favore di due onlus che lavorano in realtà africane, per i bambini del Kenia, Madagascar e Tanzania.

L’evento è patrocinato dalla Città di Mondovì con il contributo della BCC di Pianfei e Rocca de’ Baldi – Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo – ed è organizzata da Paolo Minio, che sarà anche il battitore dell’asta, in collaborazione con il Dipartimento Cultura del Comune di Mondovì.

Le opere che Sergio Unia mette a disposizione sono disegni e sculture , che raffigurano i suoi soggetti preferiti: teneri volti di bimbo, eteree figure adolescenti, sensuali corpi di donna, intense espressioni femminili delineate a matita, china e altre tecniche, modellate in terracotta, fuse a cera persa in bronzo.

Le opere saranno esposte in Santo Stefano dal 9 al 15 aprile, ma sono fin d’ora visitabili sul sito del Comune di Mondovì. www.comune.mondovi.cn.it. Per maggiori informazioni e per offerte pre-asta contattare Paolo Minio, tel 0174.597272 – 338.6595199, e-mail: paolo.minio@alice.it.

 

CARMAGNOLA, GUIDO DE BONIS. PITTORI, AMICI E SOGNATORI

Dal 15 aprile al 15 maggio a Palazzo Lomellini

Guido De Bonis. Pittori, amici e sognatori

de bonis 1Si svolgerà dal 15 aprile al 15 maggio presso Palazzo Lomellini di Carmagnola, la mostra dedicata a Guido De Bonis, uno degli eclettici artisti del gruppo Surfanta, attivo a Torino negli anni 60, scomparso nel 2009. L’esposizione Guido De Bonis. Pittori, amici e sognatori, curata da Elio Rabbione e Marilina Di Cataldo, mette in mostra un centinaio di opere del pittore e degli amici che parteciparono all’avventura artistica e culturale di quel movimento, Surfanta, interprete di un linguaggio fantastico e surreale che continua tutt’oggi ad affascinare gli appassionati di questo genere e non solo. Opere di Abacuc, Alessandri, Colombotto Rosso, Goss, Maciotta, Molinari e Pontecorvo andranno a dialogare nuovamente con le opere di De Bonis, che verrà riscoperto anche attraverso una ricca serie di schizzi, foto, bozzetti e articoli del tempo che testimoniano i suoi percorsi e le sue creative e fantastiche intuizioni.

Inaugurazione il 15 aprile 2016 alle ore 18,00.

La mostra è aperta nei giorni giovedì, venerdì, sabato 15.00 – 18.00; domenica 10.00 / 12.00 – 15.00 / 18.00. L’ingresso è gratuito. Per informazioni: tel. 011 9724238

 

FORTE DI BARD, DA MARCO DEL RE UN OMAGGIO ALLE MADRI ITALIANE

bardSarà visitabile dall’8 aprile al 19 giugno 2016 al Forte di Bard, principale polo turistico e culturale della Regione Valle d’Aosta, il nuovo progetto dell’artista italiano Marco Del Re dal titolo Madri Italiane promosso dall’Associazione Forte di Bard in collaborazione con la Galerie Maeght di Parigi. La mostra presenta un insieme di bassorilievi in gesso espressamente creati per essere collocati nella sala della Polveriera del Forte di Bard. Le composizioni hanno come soggetto le Madri Italiane, prospere figure femminili di gusto arcadico, genitrici e protettrici delle arti, che si integrano perfettamente tra le feritoie, i varchi, le volte dell’ambiente. Un omaggio ai riferimenti culturali da sempre cari all’artista, costantemente riattualizzati attraverso la sua multiforme pratica artistica: la statuaria romana, il primitivismo italiano, i maestri delle avanguardie del Novecento, con particolare attenzione a Henri Matisse, Georges Braque, Giorgio De Chirico. Questi grandi nudi monocromi, nati dalla sintesi fra tradizione figurativa classica e pittura moderna, diventano, da oggi, una presenza importante per gli ospiti della fortezza, simbolo di convivialità e di italianità nell’arte internazionale.

«Concepire un’opera per uno spazio preesistente o in via di progettazione è una delle più stimolanti esperienze che un artista possa vivere – commenta il Maestro Marco Del Re -. L’egocentrismo così caro alla creazione cede il passo all’umile comprensione dei limiti inerenti lo spazio da investire, e sarà proprio questo senso di limite a dare vita a un’altra forma di creatività plasmata sui dati progettuali. L’opera prende la misura dello spazio e vi si inscrive su misura».

La mostra si integra con l’intervento artistico permanente che l’artista ha ideato e realizzato per lo spazio centrale della Polveriera, un tempo deposito di munizioni e polveri da sparo, ora ambiente conviviale e sala di ristoro per i visitatori del Forte.

Piegandosi ai vincoli imposti dall’architettura esistente, Del Re ha affrescato la volta della sala centrale senza venir meno alla sua cifra stilistica, espressa al suo massimo grado nelle proporzioni monumentali dei bassorilievi in gesso dipinto e inciso. Accanto all’installazione permanente, le opere in gesso declinano ulteriormente, con tratto essenziale ed evocativo, il tema arcaizzante dei pannelli installati nell’ambiente interno: silhouette di bagnanti, nature morte di banchetti bidimensionali, coppie di amanti e figure diaboliche compongono una teoria di presenze stranianti quanto affascinanti, fonte inesausta ai nostri occhi di interrogativi sugli archetipi dell’arte e della cultura.

 

Polveriera Forte di Bard – Orari: martedì-venerdì 10.00-18.00; sabato, domenica e festivi 10.00-19.00; lunedì chiuso – Ingresso gratuito

 

ANTONELLA APRILE, “NATURA MUTABILIS”

mutabilisA partire da giovedì 7 aprile 2016, lo spazio espositivo Burning Giraffe Art Gallery, sito in Via Bava 8/a, a Torino, presenta la mostra Natura Mutabilis, personale dell’artista Antonella Aprile.

La mostra è composta da quattro blocchi di opere, che sono altrettante tappe di un percorso di ricerca volto a rendere visibili una serie di realtà organiche esistenti solo in potenza, ma di cui non vi è traccia nelle catalogazioni scientifiche. Traendo ispirazione dagli erbari e dagli studi anatomici stilati dal rinascimento all’illuminismo, l’artista traccia delle modifiche, esplorando le possibilità di mutazione delle piante e di segmenti organici umani e animali, senza mai discostarsi dalla finalità realistica dell’immagine.

Due trittici di opere indagano l’infinita mutabilità della natura, mostrando singole forme vegetali tanto realistiche nella resa visiva da far pensare che esse debbano per forza esistere da qualche parte, o che siano esistite in passato e si siano ormai estinte, o, ancora, che esisteranno in futuro, in seguito a una drastica mutazione genetica. La natura vegetale è nuovamente protagonista, in tutto il suo fascino lussureggiante, nell’opera di grandi dimensioni Flood, che mostra un groviglio di vegetazione nata in seguito a un’inondazione: è la potenza ideale che diventa atto. About Another Anatomy, infine, mostra, in una serrata sequenza, delle parti anatomiche, in particolare organi interni, dominate dalle mutazioni genetiche, inorganiche e meccaniche, in cui l’atmosfera metafisica, data dalle intrusioni geometriche e astrazioni, si fa ancora più intensa, con l’intervento del collage a completare i disegni.

Le opere di Antonella Aprile non sono voli pindarici, in cui l’immaginazione corre senza freni, ma veri e propri studi sulle infinite potenzialità di sviluppo e mutazione della natura e dell’uomo. L’inserimento di linee e forme geometriche, apparentemente intruse nei quadri vegetali e anatomici, serve a sottolineare l’aspetto filosofico e puramente metafisico della ricerca, quasi che le nature ritratte fossero parte di quell’Iperuranio platonico in cui si hanno sede le idee matrici di tutte le realtà terrestri, svelando alcune di quelle che ancora un demiurgo non ha plasmato traducendole in esseri viventi.

Vernissage: giovedì 7 aprile 2016, dalle 18:30 alle 21:30

Periodo mostra: dal 7 aprile al 7 maggio 2016

Orari di apertura: dal martedì al sabato, 14:30 – 19:30

Ingresso libero

Burning Giraffe Art Gallery

Via Eusebio Bava 8/a, 10124, Torino

www.bugartgallery.com – info@bugartgallery.com

tel. 011 5832745 – 347 7975704

 

VENARIA, CONCORSO «UN POSTER PER LA PACE»

poster 2Sabato 9 Aprile 2016, alle 9,15, presso il Teatro della CONCORDIA, C.so Giacomo Puccini, Venaria Reale, si terrà la premiazione dei 161 finalisti, ragazzi e ragazze normodotati e diversamente abili, della ventottesima edizione del concorso «Condividi la Pace», promosso dal Lions Clubs International sin dal 1988. All’edizione 2016, hanno partecipato studenti, tra gli 11 e i 13 anni, delle scuole medie inferiori nell’ambito del Distretto 108 Ia1 del Piemonte Nord Ovest e Valle d’Aosta che hanno realizzato i disegni, secondo la propria visione e interpretazione della pace, utilizzando diverse tecniche pittoriche di grande efficacia rappresentativa.

Di notevole rilievo è la partecipazione dei ragazzi diversamente abili e delle loro Associazioni operanti in Torino e in altri Comuni del Piemonte e della Valle d’Aosta.

La giuria composta dal Governatore del Distretto 108 Ia1 Rino Porini, Flavia Barbaro Responsabile Dipartimento Educazione-GAM, Angelo Mistrangelo critico d’arte e giornalista e dal pittore Francesco Preverino, ha esaminato gli elaborati in concorso stilando una graduatoria di merito che sarà divulgata durante la premiazione.

Ai primi cinque classificati verranno consegnati cinque buoni acquisto da utilizzare presso i negozi DECATHLON. Tutti i partecipanti riceveranno gadget, una maglietta t-shirt con la riproduzione del proprio disegno, il certificato di attestazione e buoni sconto.

I primi cinque ragazzi classificati sono:

1 Alessandro Nigra    classe 3B Istituto Martinet di Aosta

2 Rebecca Maserin     classe 3I Scuola Media A. Antonelli di Torino

3 Pietro Picchiottino   classe 3A Istituto Sc. Valdigne Mont Blanc di Courmayeur

4 Arianna Ruccella     classe 2D Scuola Carlo A. Dalla Chiesa di S.Mauro Torinese

5 Giorgia Vallino        classe 3F Scuola Media Arnulfi Valperga di Torino

La ventottesima edizione del concorso “Condividi la Pace” è promossa dal Lions Clubs International, con il patrocinio della Regione Piemonte e Città di Torino.

 

CHIVASSO, “IL CANALE CAVOUR – 150 ANNI DI BENESSERE”, FOTOGRAFIE DI IRENE CABIATI

Chivasso (To), sabato 9 aprile 2016, alle 17, Palazzo Einaudi, Piazza d’Armi 6

chivasso canale cavourLa mostra celebra il 150° dell’inaugurazione del Canale Cavour: l’opera promossa da Camillo Cavour, fu realizzata in tre anni soltanto, dal 1863 al 1866. Nel suo percorso di 86 km alimenta una rete irrigua di 20 mila km e fin dalla sua apertura portò beneficio alle popolazioni del Vercellese, Novarese e della Lomellina, le terre che oggi costituiscono il triangolo d’oro del riso.

L’evento, che chiuderà il 5 giugno 2016, è promosso dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, è ed organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Chivasso.

 

TORINO, CENTENARIO DI GUIDO GOZZANO

gozzano pannunzioMercoledì 6 aprile alle ore 16,30 nel salone di Palazzo Cisterna (Via Maria Vittoria, 12), sede della Città Metropolitana di Torino, si terrà una tavola rotonda sul tema:

GUIDO GOZZANO NEL CENTENARIO DELLA MORTE(1916-2016)

“SORRIDO E GUARDO VIVERE ME STESSO”

Saluto delle Autorità: Marco SUCCIO, sindaco di Agliè e Barbara CERVETTI, Consigliere della Città Metropolitana di Torino.

Partecipano:

  • Elisabetta CHICCO VITZIZZAI, scrittrice: L’odiosamata Torino di Guido Gozzano;
  • Bruno QUARANTA, critico letterario (“La Stampa”): Gozzano esule a Torino;
  • Mariarosa MASOERO, Direttrice Centro Studi “Guido Gozzano” e “Cesare Pavese”: Guido Gozzano on-line;
  • Lilita CONRIERI, Presidente del premio “Il Meleto di Guido Gozzano” e proprietaria del Meleto: Il Meleto e le buone cose di pessimo gusto;
  • Paolo MAURI, critico letterario (“La Repubblica”): Tu civettavi con sottili schermi;
  • Marina ROTA, giornalista e scrittrice: Essa è pur sempre quella che va sola;
  • Eugenio BORGNA/Annibale CROSIGNANI, psichiatri e scrittori: Le poesie e le lettere di Guido Gozzano: un’analisi fenomenologica;
  • Letture di Luca PIVANO.

Coordinamento di Marina ROTA.

Poste Italiane effettuerà per l’occasione, a Palazzo Cisterna, un annullo filatelico del centenario della morte del poeta.

 

TORINO: FABIO BALLARIO, DIGITALPAINTING 01 VIZI E FORME DI CRANIO.

ballarioAnnegamento nel pensiero, alcol, tabagismo, visioni oniriche sacrali e dissacranti, sono gli ingredienti dell’esposizione DigitalPainting 01 di Fabio Ballario.

L’ artista gioca con un suo personale ‘Rasputin 2.0′ che immagina il suo proprio cranio pensante e luminoso, lo concepisce come una sorta di pupazzo, un’ icona della finzione gotica, un simulacro. A volte se lo figura adagiato su taglieri ideali come forme di formaggio in attesa, contenitori di energia vitale forse sprecata.

Rasputin 2.0 è perso dentro se stesso, pensa al contenitore del suo pensiero, beve e fuma la vita.

Dalla pittura ad olio alla pittura digitale – Le opere sono basate su scatti fotografici realizzati dall’artista stesso e successivamente rielaborati tramite computer.

L’esperienza pittorica classica di Fabio Ballario si mette alla prova con le tecnologie contemporanee mantenendo però un approccio artigianalmente manuale. Ogni pennellata digitale, infatti, è frutto di un gesto unico ed irripetibile, ogni segno è fatto a mano utilizzando il ‘mouse’ come strumento, mischiando colori e forme (pixel) su di una ‘ tela-monitor’, non servendosi di filtri software automatizzanti ma intervenendo fisicamente in ogni passaggio creativo ed estetico. L’autore è convinto che solo grazie agli  anni di esperienza passati tra pennelli e colori ad olio, sia riuscito  a sintetizzare questa sua tecnica in forma digitale.

Fabio Ballario nasce ad Asti nel 1970. Nei primi anni ’90 vive e lavora a Milano come illustratore free-lance per agenzie internazionali di advertising.

Nella seconda metà degli anni ’90 si trasferisce a Torino dedicandosi totalmente alla pittura e partecipando attivamente alla fervida scena underground che la città esprime in quel periodo. Numerose saranno le sessioni di live painting inserite nella movida cittadina, dalle piazze del centro storico agli indimenticabili Murazzi. Seguono poi numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero.  Fabio Ballario è un artista poliedrico, oltre alla pittura e al disegno, si dedica alle performances al videomaking e alla fotografia.

 

opening 7 aprile ore 18,30    

7aprile/7 maggio 2016

Orario di apertura dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19 dal lunedì al venerdì, sabato su appuntamento. Via San Tommaso,6. Palazzo Della Chiesa di Roddi, tel +3901119710514  fax.+3901119791494  10122 Torino Italia   

                                                                                                                                                                                                                info@toningallery.com                                                                                                                              www.toningallery.com

 

TORINO: “ANTICHE EMOZIONI”, MOSTRA ANTIQUARI

antiquariIl passato guarda al futuro – Mostra collettiva a cura dell’Associazione Piemontese Antiquari

Appartamento Padronale di Palazzo Saluzzo Paesana – Via della Consolata 1bis – Torino

Inaugurazione mercoledì 6 aprile 2016 ore 18

L’esposizione sarà visitabile da giovedì 7 a domenica 10 aprile 2016 nei seguenti orari:

giovedì 7 aprile 2016 dalle h.15.00 alle h. 22.00

(ultimo ingresso h. 21.45)

venerdì 8 aprile 2016 dalle h.15.00 alle h. 20.00

(ultimo ingresso h.19.15)

sabato 9 e domenica 10 aprile 2016 dalle h.10.00 alle h. 20.00 (ultimo ingresso h.19.15)

ingresso gratuito

 

L’Associazione Piemontese Antiquari organizza nella splendida cornice dell’Appartamento Padronale di Palazzo Saluzzo Paesana, in Via della Consolata 1 bis nel cuore di Torino, da giovedì 7 aprile a domenica 10 aprile 2016 (con inaugurazione su invito in data mercoledì 6 aprile 2016) l’iniziativa “ANTICHE EMOZIONI – Il passato guarda al futuro”, un importante evento artistico-culturale realizzato tramite una esposizione collettiva di opere di elevata valenza.

“ANTICHE EMOZIONI – Il passato guarda al futuro” intende rappresentare un contributo per avvicinare il pubblico al mondo dell’antiquariato, con la piena convinzione che gli oggetti del passato rappresentino al contempo una testimonianza storica ed un valore da trasmettere alle future generazioni. L’iniziativa è organizzata al fine di consentire al pubblico di fruire liberamente della bellezza e del fascino degli oggetti d’antiquariato e d’arte moderna storicizzata.

L’evento è organizzato a cura dell’Associazione Piemontese Antiquari, attiva sin dal 1965 in rappresentanza e tutela della Categoria e della Clientela. L’Associazione riunisce una qualificata selezione di operatori del settore e si caratterizza per la rigorosa selezione degli Associati. L’Associazione annovera alcune importanti manifestazioni promosse ed organizzate sul territorio, quali le Mostre ‘Antiquari Piemontesi’ e le Biennali di Stupinigi e Venaria.