Trofarello: i valori della Resistenza, monito per le future generazioni
Venerdì 8 aprile si è tenuta presso il centro culturale
Marzanati la serata “Letture, musiche e canti della Resistenza”, organizzata dalla sezione locale dell’A.N.P.I. – con il patrocinio del Comune di Trofarello – in collaborazione con il Liceo Majorana di Moncalieri, l’Istituto Comprensivo di
Trofarello e l’Associazione Spazio Ex Fornaci, e con la partecipazione dello storico Gianni Oliva. Una serata di ricordi ed emozioni, caratterizzata dallo struggente accompagnamento musicale, voce e fisarmonica, curato da Claudia Danni, Anna Chiapello e Elena Chiaramello, che ha fatto da cornice alle letture effettuate dagli studenti della terza media dell’IC Trofarello e della quarta liceo del Majorana. Presente il sindaco Gian Franco Visca, che nel portare i ringraziamenti agli organizzatori ha ricordato “l’importanza dell’A.N.P.I. come simbolo, soprattutto in questo periodo storico caratterizzato da nuove dittature che si avvicinano e tentano di minare la nostra libertĂ di vivere il quotidiano”. Esprime grande soddisfazione per la riuscita dell’evento il presidente della sezione trofarellese dell’A.N.P.I., Luca Eandi: “Un afflusso di pubblico straordinario. Un doveroso ringraziamento va a tutti coloro hanno concorso all’organizzazione, grazie ai quali è stato possibile anche coinvolgere il liceo, nonostante a Moncalieri, attualmente, non sia piĂą presente alcuna sezione A.N.P.I.. Ci auguriamo di poterla ricostituire al piĂą presto, così come ci auguriamo che gli intervenuti, soprattutto i ragazzi presenti, abbiano fatto tesoro delle parole dell’intervento finale – curato dal noto storico Gianni Oliva – che ha ricordato come gli orrori della guerra non siano una realtĂ così distante dai nostri tempi. La storia della Germania, patria di filosofi, sia di monito su come sia sufficiente manipolare la formazione, controllare l’informazione ed usare violenza per ottenere risultati aberranti. E, citando “Se questo è un uomo” di Primo Levi, come la realtĂ attuale dei migranti non sia per molti versi difforme, oggi, proprio qui, sotto i nostri occhi”.
Sandra Pennacini