Ospedale unico, Martano: per il ‘dove farlo’ contano i vincoli, non le candidature
Se volete sapere dove ‘non’sorgerà il futuro ospedale unico dell’asl 5, non dovete fare altro che unire su una cartina della zona con un tratto di penna le tre città sedi d’ospedale (Chieri, Carmagnola e Moncalieri) ed escludere d’ufficio tutti i posti che sono fuori di quel triangolo. Questa è l’unica certezza emersa nell’incontro di venerdì scorso tra l’assessore regionale alla sanità Saitta e i sindaci Martano (Chieri), Montagna (Moncalieri) e Silvia Testa (Carmagnola).
“I tecnici della Regione – commenta Claudio Martano – hanno fatto un ottimo lavoro, che non è ancora ultimato. Ci è stata mostrata una cartina che evidenzia con colori diversi le zone dove esistono i maggiori vantaggi o le maggiori criticità per costruirci l’ospedale. Alcuni siti hanno vincoli assoluti e insuperabili, altre comporterebbero, per superare quei vincoli, costi superiori. Quella cartina, rifinita nei dettagli, sarà mandata nei prossimi giorni a tutti i sindaci del comuni dell’asl 5 per una prima valutazione.”
Martano conferma: la Regione non ha tenuto conto delle ‘candidature’ di questo o quel sito che comuni o comitati hanno esternato nelle scorse settimane. “Saitta ce lo aveva anticipato, ed è assolutamente così: il lavoro dei tecnici ha riguardato l’intera area su cui opera l’asl 5. Escludendo dall’analisi solo le zone non baricentriche. Per capirci, Carpice come Castelnuovo sono troppo periferiche, dunque non idonee. Sul resto, c’è una valutazione completa sui vincoli idrogeologici e paesaggistici, nonché sull’attuale copertura dei trasporti pubblici, treno e gomma.
Nei prossimi 20 giorni, i sindaci potranno vedere e ragionare. Ci ritroveremo andando nello specifico sulle singole aree.”