Adunata alpini, “Tutti ad Asti!”, l’invito di Papa Francesco con la penna nera
E’ l’invito di un Alpino speciale quello che campeggia sul numero di aprile della rivista dell’Ana scelto dal direttore, Don Bruno Fasani, per la presentazione dell’89° Adunata: “Tutti ad Asti” annuncia Papa Francesco indossando il cappello con la penna nera. Ed è il Papa con le radici a Portacomaro a dirlo, pieno territorio astigiano. Si può dire che si gioca in casa! “E’ stato un colpo giornalistico”, dice Fasani, “Appena postata la copertina sui social, abbiamo avuto più di 50 mila likes, in poche ore”. La conferenza stampa con la quale l’Adunata si presenta nel Palazzo Comunale è particolarmente affollata. Oltre alle autorità locali, sono presenti il presidente della regione Sergio Chiamparino, il generale delle truppe alpine Federico Bonato, il presidente dell’Ana nazionale Sebastiano Favero. Dopo 26 anni, gli alpini tornano ad Asti e “Sarà un’Adunata memorabile” dice Favero, “Per noi Adunata non vuol dire solo festa. Vuol dire “anche” festa ma soprattutto solidarietà, fratellanza. Sono i valori che vogliamo trasmettere ai giovani e per i quali saremo presenti in dieci scuole di Asti. E’ importante far capire ai ragazzi cosa siano l’impegno e la disponibilità verso gli altri, oltre a dare un esempio di forte identità e spirito di appartenenza”.
E’ il presidente dell’Ana di Asti, Adriano Blengio, a ricostruire, la grande avventura dell’Adunata, non senza concedere un po’ di spazio alla commozione: “Nel 2014 mi sono detto: I have a dream. Avevo il sogno di portare di nuovo gli alpini ad Asti. Sogno che si è realizzato quando la mia proposta è stata accolta dall’associazione nazionale e così siamo partiti con l’organizzazione. Abbiamo cominciato dall’accoglienza perché vogliamo che gli ospiti si sentano come a casa loro. Abbiamo ricevuto la piena collaborazione del Coa e delle autorità locali, con le quali abbiamo lavorato in piena sintonia”. Si parla di numeri importanti. Le prenotazioni continuano ad arrivare e le previsioni per la tre giorni alpina si aggirano intorno alle 500 mila presenze. Le strutture ricettive sono già tutte prenotate nel raggio di 50 chilometri da Asti. Ci saranno alloggi collettivi e campi tenda attrezzati in tutta la città. Una mappa dettagliata delle strutture, dei parcheggi e delle vie d’accesso è stata stampata in un opuscolo già in distribuzione da qualche giorno.
Saranno gli Alpini, sotto il comando del Generale Bonato, a gestire la Cittadella militare che sorgerà in Piazza del Palio dove si potranno sperimentare l’arrampicata, lo sci di fondo su una pista artificiale. Si potranno vedere da vicino i mezzi dell’artiglieria, gli elicotteri e visitare una mostra sulla Grande Guerra. Adriano Blengio assicura che la città rimarrà accessibile nell’anello che circonda il centro. Ci saranno ovvie limitazioni nel giorno della sfilata ed in particolari momenti ed eventi. Ma ogni percorso sarà segnalato adeguatamente. E’ stata approntata a questo scopo una App scaricabile sugli smartphone che verrà aggiornata costantemente con tutte le notizie utili per gli spostamenti e gli appuntamenti della giornata. “Gli alpini non portano mai disagi”, ci tiene a far sapere Don Fasani.
Il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo ha aggiunto: “Asti aspetta gli alpini non solo per turismo ma perché condivide i loro valori profondi: in città, nelle nostre frazioni, nei paesi, troviamo sempre una lapide con l’elenco dei caduti per la Patria. Ricordo nel ’94 i giorni dell’alluvione: gli alpini diedero un contributo importante e disinteressato e aiutarono un territorio in ginocchio a risollevarsi. Certo, è un’opportunità per noi per farci conoscere: accoglieremo gli alpini a braccia aperte. Apriremo tutti i nostri palazzi storici”.
Carmela Pagnotta