CRONACA – Asti, rapina alla Posta: la Polizia aveva ricevuto una segnalazione

polizia_ladri_arrestoTre persone, armate, sono state arrestate ieri mattina in seguito ad un intervento della Squadra Mobile della Questura di Asti. I tre avevano appena rapinato la Filiale di Poste Italiane di corso Savona e stavano cercando di fuggire a piedi.   Nelle scorse settimane la Squadra Mobile di Asti aveva ricevuto una segnalazione che un gruppo di rapinatori aveva intenzione di effettuare un colpo all’Ufficio Postale di Asti situato nella zona sud di Corso Savona, zona dove recentemente era stata rapinata una filiale bancaria.   Il dispositivo di controllo era stato immediatamente rafforzato tramite le pattuglie di Volante ed altri Uffici operativi, con una mirata azione di vigilanza, a cerchi concentrici, nella zona sud della città. Stamattina la conferma che il gruppo era entrato in azione: poco dopo le 9.00 in tre hanno raggiunto in macchina corso Savona, parcheggiando non troppo lontano dall’Ufficio Postale. In due sono scesi e, poco dopo, dopo essersi già parzialmente travisati, armati di una scacciacani modificata, hanno fatto irruzione nella Filiale delle Poste.   Pochi istanti dopo sono usciti con qualche centinaio di euro ma gli agenti della Polizia di Stato avevano letteralmente circondato la zona: mentre le pattuglie della Polizia Postale e delle Comunicazioni e delle Volanti sbarravano le vie di fuga su corso Savona, gli operatori della Squadra Mobile bloccavano prima i due uomini travisati, poi il terzo che li aspettava in auto. I tre sono stati immediatamente arrestati e portati in Questura per il seguito di indagine.   Solo per un caso il bottino è stato di qualche centinaio di euro, poiché il porta valori non aveva ancora rifornito la Filiale, come solito, con una somma variabile di alcune decine di migliaia di euro. La pistola, modificata, è apparsa in grado di funzionare e sono in corso accertamenti per verificarne la provenienza. Gli arrestati sono tutti e tre palermitani e pregiudicati anche per reati specifici.   Sono tuttora in corso i riscontri della Squadra Mobile, che opera d’intesa con la Squadra Mobile della Questura di Palermo, al fine di definire l’area criminale di appartenenza degli arrestati e di influenza nell’ambito della criminalità organizzata di stampo mafioso.