Trofarello – Il “Progetto Paese” di Marco Cavaletto
Marco Cavaletto, classe 1951, è il candidato sindaco della lista civica Progetto Paese. Sposato, un figlio, per descriversi richiama le proprie origini: “Mia madre, calabrese, mi ha insegnato ad amare la natura, l’arte e le cose belle che si possono trovare nelle cose, negli oggetti ma soprattutto nelle persone; mio padre, torinese, mi ha insegnato le regole, il dovere, la giustizia, il rispetto per i più deboli”. Laureato in Lettere, ha lavorato alla Gazzetta del Popolo come correttore, poi – dal 1975 al 2010 – in Regione Piemonte prima come funzionario, poi come dirigente, occupando posizioni di rilievo quali responsabile della informazione socio economica in agricoltura e direttore regionale nelle materie del commercio interno ed estero, artigianato, polizia locale, tutela del consumatore e turismo. Attualmente è presidente e amministratore delegato di una società di green economy, che si occupa di commercio di prodotti di montagna, di utilizzazioni forestali per produzioni di energia elettrica e di recupero del patrimonio edilizio esistente in montagna. Consistente il bagaglio politico ed amministrativo: per un decennio assessore a Trofarello, presidente provinciale e regionale dell’associazione ambientalista Pro Natura. Ha partecipato alla costruzione di diverse associazioni politiche vicine al centro sinistra, per poi aderire a Scelta Civica di Mario Monti. Attualmente non è più iscritto ad alcun partito, seppur continua a seguire con interesse la politica nazionale. Attivo anche nel volontariato, insegna italiano a giovani provenienti da diversi paesi del mondo presso l’ufficio pastorale migranti della Diocesi di Torino. A Trofarello è stato tra i fondatori del gruppo Proposta, decidendo poi di fondare Progetto Paese non condividendo le posizioni assunte dai due consiglieri comunali in carica espressione di tale lista. Lo abbiamo incontrato per avere qualche informazione sulla squadra e un accenno di programma. “Con Progetto Paese desidero promuovere un necessario cambiamento alla guida di Trofarello, perché dopo 15 anni i cittadini avvertono la stanchezza dell’azione amministrativa dimostrata dall’attuale coalizione. Il cambiamento che desideriamo promuovere è garantito dalla presenza, oltre a quella del candidato sindaco, di otto uomini e otto donne, per lo più giovani, capaci di imprimere una svolta. Persone molto qualificate per le attività professionali svolte e per il desiderio di “cambiare” in meglio il rapporto tra cittadini e amministratori – e prosegue – Trofarello è un comune importante inserito nella Città metropolitana. Occorre raccordare davvero la nostra comunità con il restante territorio e con le istituzioni superiori riprendendo un dialogo teso a riportare Trofarello nell’agenda della Città metropolitana, ponendoci come interlocutori privilegiati dei comuni di Pecetto, Cambiano, Santena e Moncalieri, con i quali pensiamo di avviare nuovi processi di condivisione di progetti e di apertura ad unioni di servizi – e ancora – Penseremo inoltre ad “avvicinare” maggiormente i cittadini al Municipio, intrattenendo maggiori rapporti di partecipazione attiva con gli abitanti trofarellesi, ma anche individuando, se necessario, appositi servizi, come nel caso di Valle Sauglio; oltre alla consulta di Valle potrebbe essere necessario istituire un ufficio comunale che periodicamente possa essere disponibile per raccogliere istanze, domande, o per il disbrigo di pratiche. Il programma della lista – con i relativi approfondimenti – è integralmente riportato sul sito www.progettopaese.eu così come le schede di presentazione dei candidati che sono in fase di aggiornamento – ed aggiunge – Se dovessi vincere le elezioni vorrei che l’emolumento mensile spettante al sindaco venisse indirizzato, al netto delle spese, al capitolo relativo all’assistenza delle famiglie in difficoltà. Anche i miei assessori dovranno rinunciare ad almeno il 20/25% della loro indennità per lo stesso scopo. Tutto ciò per far comprendere che, visti i tempi in cui ci troviamo, dobbiamo tutti pensare di fare qualche sacrificio per aiutare chi ha meno. Nulla di straordinario, ma si comincia sempre dalle piccole cose – e conclude – Tra i punti qualificanti il nostro programma il migliorare la spesa pubblica, rendendola trasparente ed accessibile, porre maggiore attenzione ai poveri, ai disoccupati, ai portatori di handicap ed alle loro famiglie, salvaguardare l’ambiente dicendo no a nuovo consumi di suolo, promuovere la zona industriale attraendo nuove realtà produttive, migliorare la gestione della manutenzione del patrimonio pubblico e consolidare agricoltura, commercio ed artigianato locale”.
Sandra Pennacini