Trofarello – Visca presenta lista e programma e lancia l’idea dell’auditorium
Venerdì 29 aprile Trofarello ha potuto conoscere nei dettagli l’ultima lista a presentarsi agli elettori, “Per Trofarello”, che fa capo al sindaco uscente Gian Franco Visca. L’incontro tenutosi al centro Marzanati è iniziato con la proiezione di un filmato seguita da un lungo intervento a cura di Rodolfo Tabasso, artista pecettese a tutto tondo, che partendo dalle parole del suo romanzo “Il Risveglio in Un sogno” ha spiegato il senso della sua presenza così: «Ho visto in Gian Franco e nelle persone che con lui affrontano questo impegno cose che vanno oltre la politica. Il coraggio di ricominciare e di cambiare, prima di tutto noi stessi, per riuscire a cambiare davvero qualcosa al di fuori, con coraggio, consapevolezza e mettendo in primo piano l’uomo».
La parola è dunque passata al sindaco uscente: «Siamo qui per dirvi chi siamo, cosa abbiamo fatto, ma soprattutto per farvi vedere con quale spirito vogliamo lavorare». Ringraziati Sedran , Benissone, Negro e Sandretto, compagni storici di percorso «senza i quali non mi troverei qui come sindaco uscente» che hanno deciso non rinnovare il loro impegno lasciando spazio alle nuove leve, mentre è confermato Maurizio Tomeo, assente per motivi di lavoro alla serata «Nessuno come lui è in grado di amministrare le risorse – così Visca – superati negli anni i nostri antagonismi abbiamo imparato a collaborare, contemperandoci a vicenda e voglio ufficializzare sin da ora che se vinceremo sarà Tomeo il vicesindaco».
Presentati gli altri componenti della squadra, che presenta molti volti nuovi: Paola Bertelle (impiegata amministrativa Regione Piemonte), Piera Bosini (insegnante scuola dell’infanzia Steli), Ronello Bozzo (pensionato), Luigi Cagnin (pensionato), Antonio Calò (impiegato settore autotrasporti), Stefano Feyles (21 anni, studente in giurisprudenza, Valeria Cauda (architetto), Stefania Grazini (avvocato), Martina Scandola (osteopata), Elisabetta Masera (impiegata), Giorgio Miletto (impiegato), Stefano Napoletano (vice presidente Covar 14 e impiegato presso il Tribunale), Giuseppe Scaglia (agricoltore), Ermanno Ubertino (pensionato) e Indiana Zanon (studentessa in Belle Arti). «Avere persone nuove al mio fianco, entusiaste, volenterose, critiche quando occorre, ma sempre costruttive e positive mi ha ridato quello slancio che, forse, dopo quindici anni, incominciava a scemare. Hanno le capacità e l’approccio mentale giusto, sono loro il futuro» ha detto Visca, sottolineando altresì l’importanza di una politica fatta con spirito di servizio, umiltà e lontana da sterili polemiche. «Mi candido per finire il lavoro che abbiamo iniziato, nella consapevolezza che le opere pubbliche hanno tempi ben superiori ad un quinquennio, e che amministrare significa talvolta assumere decisioni impopolari ed affrontare critiche. Il giorno più bello è stato quello dell’inaugurazione della Rodari. Vedere l’orgoglio dei bambini nel mostrare le classi nuove ai genitori ha ripagato di ogni sforzo e di ogni preoccupazione. Anche il percorso della materna La Pace è stato molto travagliato, ma alla fine abbiamo rimediato ad ogni difficoltà e ora posso dichiarare che a settembre anche tutti i bambini delle materne riavranno le loro scuole, con una Pace totalmente rinnovata».
Passando all’esposizione del programma Visca ha sottolineato che «la normativa recentemente modificata impone la scrittura dei programmi alla luce del bilancio di fine mandato dell’amministrazione uscente, affinché si ragioni su circostanze reali. La mia relazione è datata 12 aprile, eppure tutte le liste concorrenti hanno presentato le linee di programma prima. Noi no, noi abbiamo voluto rispettare la legge. Questo dimostra che ogni riga del nostro programma è reale e realizzabile, non un libro dei sogni». Diversi i punti programmatici: ordine pubblico e sicurezza «sui quali c’è ancora molto da lavorare», istruzione e diritto allo studio «mantenendo il grande impegno sin qui profuso», beni culturali e cultura «facendo crescere la biblioteca e creando un luogo ove la cultura trofarellese possa svilupparsi. La scuola musicale, gli eventi culturali, le associazioni devono trovare spazi più ampi del Marzanati E’ un sogno che inseguiamo da 15 anni, trovare i fondi per un teatro è allo stato attuale una chimera ma ora, finalmente, abbiamo un’idea di progetto concreto e realizzabile per creare un auditorium, sfruttando meglio gli spazi della Leopardi. ». Ed ancora le politiche giovanili «certo che i ragazzi della squadra riusciranno ad instaurare un vero dialogo con i giovani, come io, nonostante innumerevoli tentativi, non sono riuscito a fare». Poi il territorio, con la precisazione che «non abbiamo consumato nessun pezzo di suolo che già non fosse previsto dal piano regolatore consegnatoci nel 1999 da chi ci ha preceduto. La linea del centro abitato non sarà toccata, non faremo costruire in collina». Quanto alle opere pubbliche «sono tutte finanziate e programmate nel piano triennale delle opere pubbliche. Sono pertanto opere veramente realizzabili, non sogni». E poi trasporti e mobilità «lavorando sui collegamenti con la cintura, che sono oggettivamente insufficienti».
Respinte al mittente le accuse di poca azione in ambito sociale: «Gli interventi vengono fatti attraverso l’Unione dei Comuni. I numeri parlano chiaro, sui servizi sociali noi investiamo tantissimo, in misura percentuale molto superiore a quello dei comuni vicini» si passa a parlare di sviluppo economico «penseremo alla sopravvivenza dei negozi che sono un valore anche sociale. Un successo invece la zona industriale, che tanto era stata criticata. Ora è completa al 90%, con un’ultima azienda che arriverà a costruire 25mila mq, portando lavoro ai trofarellesi» e per finire l’energia «continuando sulla strada già percorsa di installare energia pulita e rinnovabile».
Sandra Pennacini