PIEMONTE ARTE: GAIDANO, DOREL, ORGANISMI, TORTA, LEDA, BERRINO, TICHE

POIRINO, “IL GAIDANO COM’ERA …E COME NON ERA”, EVENTI PER I CENTO ANNI DELLA MORTE DEL PITTORE

poirino gaidano logoPer celebrare i cento anni della morte del pittore poirinese Paolo Gaidano (Poirino 1861 – Torino 1916), le associazioni Circolo fotografico poirinese “Romolo Nazzaro”, UNITRE Poirino, Consiglio di Biblioteca, Le Gesta, Vissi d’Arte, Associazione per il museo storico della comunità di Poirino e la Filarmonica Poirinese hanno organizzato una serie di eventi che hanno lo scopo di ripercorrere la vita e le opere dell’artista. Le manifestazioni vedono il patrocinio del Comune di Poirino, Consiglio Regionale del Piemonte e Regione Piemonte. Paolo Gaidano nasce a Poirino il 28 dicembre 1861. E’ ultimo di tre figli di una modesta famiglia. Il pittore Emanuele Appendini, che stava affrescando la chiesa di S. Croce, nota quel ragazzino che sta per ore a guardarlo e cerca di disegnare quello che lui dipinge. L’Appendini ne parla con Giovanni Melano, industriale poirinese, che si offre di farlo studiare a sue spese iscrivendolo all’Accademia Albertina di Torino. Il Gaidano si fa subito notare per la bravura e, appena diplomato, a 19 anni, gli affidano l’incarico di affrescare il Duomo di Carignano. Questo lavoro gli farà attribuire l’appellativo di “Signore degli affreschi” e segnerà l’inizio di una brillante carriera come insegnante di figura e disegno all’Accademia di Torino e lo farà conoscere, come pittore, in Italia e all’estero. Suoi lavori murari abbelliscono chiese, palazzi e teatri d’Italia. I ritratti lo introducono tra i reali e l’aristocrazia dell’epoca. La borghesia ambisce i suoi lavori e concorsi, premi e committenze lo portano alla notorietà. Gaidano ama il suo lavoro e lo fa in maniera egregia. Purtroppo un carattere schivo e riservato, non lo aiuta ad introdursi in quel “bel mondo”, del quale lui recepisce più disagio che opportunità. Dopo una vita che ha il sapore delle favole ma anche le difficoltà di una personalità difficile e poco empatica, muore improvvisamente, a 54 anni, la notte del 3 febbraio 1916 nella sua casa a Torino. Paolo Gaidano è sepolto nella tomba di famiglia del cimitero di Poirino.

 

Programma

Giovedì 5 maggio – Salone Italia, ore 21,00poirino gaidano opere

“Paolo Gaidano (1861-1916) e il suo tempo”

Conferenza sul Gaidano – Relatori:

Arabella Cifani, Franco Monetti, Carlotta Venegoni

Esperti d’arte tracciano la valenza e il livello artistico del nostro concittadino

Sabato 7 maggio – Oratorio san Luigi, ore 11,00

“Sensibilità d’Autore a confronto”

gli “eredi artistici” del Gaidano

Mostra di quadri e sculture di: Gianluca Ciceri,

Enzo Cora, Piero Tachis, Marisa Valle, Alfredo Zanellato

Artisti poirinesi contemporanei rendono omaggio al “Principe” degli artisti poirinesi

Domenica 8 maggio – Sala Consiliare, ore 9,30

“Il Gaidano com’era”

Mostra di quadri, bozzetti, studi e documenti,

con proiezione di alcuni affreschi del Gaidano

Il Gaidano con la realtà dei suoi quadri e dei dipinti rende omaggio alla Musa della sua vita

Domenica 8 maggio – Chiesa di S. Croce, ore 10,00

“Obiettivo Gaidano”

Mostra fotografica sul Gaidano, la sua vita e il suo tempo

Il Gaidano reinterpretato con la fotografia moderna: la forma d’arte più diffusa e godibile del

nostro tempo

Domenica 8 maggio – Salone Italia, ore 10,30

“Il Gaidano come non era”

Mostra fotografica di pittori e versi futuristi

Tutto quello che il Gaidano ha visto, ma non guardato

Domenica 15 maggio – Chiesa di S. Croce, ore 17,00

“Ai tempi di Paolo Gaidano”

Apericoncerto con arie e canzoni d’’epoca

Quando il Belcanto era lo sfondo di tresche clandestine e romantiche storie d’Amore

Sabato 3 dicembre – Salone Italia, ore 21,00

“Omaggio a Paolo Gaidano e il suo tempo”

 

CHIERI, LO SCULTORE DOREL ESPONE AL SAN PAOLO

Amerigo-Dorel-1 In concomitanza con la manifestazione di solidarietà in favore dei disabili da 0 a 6 anni, nei saloni dell’Istituto Bancario Intesa San Paolo di Chieri saranno esposte opere dell’artista/scultore veneto Amerigo Dorel. L’artista è stato invitato dall’Associazione del Veneti del Chierese e l’Istituto Intesa San Paolo di Chieri lo ha voluto ospitare. Conosciuto in Italia, in Europa e nel mondo intero (sue opere esposte in Canada, USA, ecc..) l’artista sarà presente: abita a Quarrata (PT), ma non manca mai di ritornare a Chieri. Chieri esibisce una sua opera: la statua dedicata al Generale Dalla Chiesa nel cortile del Municipio.

 

G.A.M., “ORGANISMI”, DALL’ART NOUVEAU DI ÉMILE GALLÉ ALLA BIOARCHITETTURA

gamLa GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino inaugura la nuova stagione espositiva sotto la direzione di Carolyn Christov-Bakargiev con una mostra collettiva dal titolo Organismi, curata dal Direttore insieme a Virginia Bertone, conservatore del museo.

Organismi è una mostra d’arte, architettura, design, fotografia e cibo che mette in relazione l’Art Nouveau con la contemporaneità. Propone una nuova visione delle relazioni tra le prospettive organicistiche del tardo Ottocento e degli inizi del Novecento e le visioni biocentriche di oggi.

Il primo momento ha per protagonista Émile Gallé di cui sono in mostra raffinati vasi e mobili, e ancora i disegni dell’architetto Liberty Raimondo D’Aronco e quelli di carattere scientifico di Santiago Ramón y Cajal, scopritore del neurone. Il nostro tempo è rappresentato dalle opere dell’artista francese Pierre Huyghe che da alcuni anni crea veri e propri ecosistemi come opere d’arte contemporanea, nonché dal botanico Patrick Blanc, inventore dei “muri vegetali”, e dall’architetto Mario Cucinella, la cui visione di un’architettura ecologica e sostenibile è fondata sul principio che ogni edificio deve entrare in empatia con il clima e la cultura che lo ospita. In mostra anche i progetti degli artisti Marcos Lutyens ed Elena Mazzi. L’alimentazione sostenibile è testimoniata da Carlo Petrini, fondatore di Slow Food.

La frase di Gallé “Per le sfumature, le nervature, consultate anche la natura” potrebbe essere detta oggi da un bioarchitetto, attento a imparare come non disperdere energia osservando gli habitat animali o prendendo spunto dalla fotosintesi delle piante.

L’Art Nouveau si afferma come un vero e proprio “stile” moderno, e attinge le sue fonti di ispirazione direttamente dagli elementi naturali, creando un affascinante repertorio di immagini e motivi decorativi tratti dal mondo vegetale e animale. Tra le esperienze di maggiore fascino l’École de Nancy, sotto la guida di Émile Gallé (Nancy 1846-1904). Artista tra i più importanti della storia del vetro, Gallé accompagna questo talento con un intenso impegno nello studio della zoologia e botanica, raggiungendo vertici di assoluta originalità e maestria nella creazione di opere in vetro e ceramica, oltre che nella produzione di mobili di squisita fattura, anch’essi ispirati alle forme armoniose della natura. In mostra molti capolavori in vetro, mobili e disegni, provenienti dalla collezione Arkas di Izmir, dal Musée de l’École de Nancy e dal Musée d’Orsay di Parigi.

L’architettura Liberty è rappresentata da alcuni progetti di Raimondo D’Aronco (Gemona del Friuli, 1857 – Sanremo, 1932), che nel 1902 disegnò e realizzò i padiglioni per l’Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa Moderna di Torino, mostrando per la prima volta ad un vasto pubblico il nuovissimo stile moderno. D’Aronco divenne con questo progetto il capofila del nuovo gusto italiano, inventando uno stile e una forma che prendeva a prestito le novità della scuola viennese in un continuo confronto con la tradizione architettonica bizantina e ottomana. In mostra una ricca selezione di disegni provenienti dai Musei Civici di Udine – Gallerie del Progetto.

La mostra indaga altre figure emblematiche dell’organicismo di fine Ottocento quali Santiago Ramón y Cajal (Petilla de Aragón, 1852 – Madrid, 1934), Premio Nobel per la Teoria dei Neuroni nel 1906. In mostra libri, dipinti, disegni a china e un nucleo di fotografie di Cajal, a sottolineare l’importanza del lavoro degli scienziati nella creazione di un immaginario artistico e visivo nel XX secolo.

Alla GAM il biocentrismo contemporaneo è rappresentato dagli acquari di Pierre Huyghe (Parigi, 1962), artista che opera tra sculture e forme autopoietiche capaci di generare mondi viventi in cui l’artista è solo parzialmente presente. Tra gli acquari figura “Nympheas Transplant” che contiene il vero ecosistema del laghetto di Monet a Giverny.

In mostra ci saranno anche presenze di piante selezionate da Patrick Blanc (Parigi, 1953), artista botanista e biologo inventore alla fine degli anni ‘70 dei “giardini verticali”: muri vegetali formati da piante capaci di generare un microclima che crea isolamento termico e acustico e permette di evitare pesanti interventi di climatizzazione artificiale agli edifici.

Inoltre vi sono preziose testimonianze di bioarchitettura provenienti dallo studio dell’architetto Mario Cucinella, principale protagonista italiano della Green architecture. Una “Timetable” consente di indagare lo sviluppo dell’architettura sostenibile. Per la mostra Cucinella ha realizzato un ambiente sperimentale di luce biodinamica e massima qualità dell’aria, in collaborazione con iGuzzini e Aermec. La luce che segue i cicli circadiani degli esseri viventi e l’aria purificata agiscono per neutralizzare batteri, acari, muffe, virus e pollini.

Un’installazione di Marcos Lutyens (Londra, 1964) formata da sette tavoli e sette seggiole renderà protagonisti i visitatori. Durante l’inaugurazione l’artista proporrà una seduta ipnotica intitolata “Jeune d’Anvers: la main aux eaux” ispirata a “La main aux algues” di Emile Gallé. Un’esperienza di pensiero e di scrittura automatica da vivere direttamente in mostra.

Tra le attività collaterali è organizzata una visita in pullman su prenotazione all’Ecole de Nancy fondata da Gallé. Durante il percorso sarà presentata un’opera ipnotica di Marcos Lutyens che avvicinerà i partecipanti alla visione dell’opera La main aux algues di Emile Gallé esposta a Nancy.

Contemporaneamente a Organismi in GAM, al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea sono allestite alcune opere di Eva Marisaldi, Mario Merz e Giuseppe Penone attinenti al tema.

La mostra è realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRT

Catalogo Skira

GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea

Via Magenta 31 – Torino

Orario: martedì – domenica 11-19, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un’ora prima

Ingressi: € 12 – ridotto € 9

INFO: Centralino tel. 011 4429518 – Segreteria tel. 011 4429595 e-mail gam@fondazionetorinomusei.it

 

TORINO, PALAZZO BAROLO: CATY TORTA, LA MATURA LIBERTA’ DEL GESTO

caty torta DEFResterà aperta al pubblico dal 5 al 20 maggio 2016 a Palazzo Barolo, sede del Museo della Scuola (via delle Orfane 7 a Torino), la mostra «Caty Torta … la matura libertà del gesto», ideata, allestita, curata dagli allievi della terza secondaria di I grado dell’Istituto Sant’Anna Opera Barolo di Moncalieri. La retrospettiva è frutto di un progetto didattico che ha avuto come protagonisti i ragazzi: a loro è stata affidata l’intera pianificazione e realizzazione dell’evento: dai commenti “critici” delle opere all’allestimento, alla produzione del materiale pubblicitario… gli insegnanti e il docente di arte in particolare, professor Riccardo Duchemino, hanno svolto il ruolo di accompagnatori e registi, fornendo ai ragazzi gli strumenti necessari per svolgere il compito, ma senza sostituirsi a loro nel pianificare l’evento o ideare le soluzioni. L’artista al centro del progetto, Caty Torta, merita un discorso particolare: pittrice contemporanea scomparsa nel 2014, ben nota nei circoli artistici piemontesi e non solo, è stata una delle allieve più apprezzate di Felice Casorati. La passione per il disegno e la pittura, che ha caratterizzato tutta la sua vita, unita al naturale talento e alla profonda umanità, le ha consentito di sperimentare tecniche e modalità espressive molto diverse, che spaziano dal naturalismo degli esordi a una particolare forma di astrattismo, in cui permangono, abilmente celati, elementi figurativi. La sua ricerca dell’ “essenza dell’essenziale” (la definizione è della stessa Caty Torta) è culminata in opere che, attraverso segni e colori, riassumono un’intera filosofia di vita.

La mostra a Palazzo Barolo rimarrà aperta negli stessi orari di apertura del Museo della Scuola: mar.-ven. ore 10-12.30 e 15-17.30; sab. 15-17.30; dom. 15-18.30.

Ingresso gratuito per le scolaresche; per i visitatori di Palazzo Barolo con l’acquisto del biglietto di ingresso e possessori di Abbonamento Musei.

La mostra è tradotta in inglese, tedesco e spagnolo.

 Per ulteriori informazioni: lab.sannamon@gmail.com

 

CUNEO, “LEDA E IL CIGNO, FINZIONI E VISIONI DA UN MITO”

leda e il cignoDal 7 al 22 maggio, la Fondazione Casa Delfino di Cuneo (Corso Nizza 2) ospita una mostra collettiva dal titolo “Leda e il cigno – finzioni e visioni da un mito”, con opere di Tiziano Ettorre, Manuela Fonti, Giuseppe Formisano, Grazia Gallo, Giorgio Giordano, Emanuele Greco, Daniele Guolo, Marco Odello, Cristina Saimandi, Anna Salomone, Patrizia Stralla. Si tratta di undici artisti di origine cuneese e non, attivi in città o in provincia. LEDA è l’acronimo di Libere Espressioni d’Arte o Libere Espressioni dei Docenti dell’Artistico, ma anche come Leda mito greco.

Fondazione Casa Delfino, dal 7 al 22 maggio – da martedì a domenica 16-19l

 

DAL 6 AL 20 MAGGIO IN MOSTRA A PALAZZO CISTERNA LE OPERE DI MARIO BERRINO, IL PITTORE DEL “MURETTO” DI ALASSIO

berrinoAlassio 1953: la guerra è ormai un ricordo e il turismo internazionale sta rifiorendo in uno dei borghi più belli del Ponente ligure. A Mario Berrino, pittore e titolare del Caffè Roma, luogo di ritrovo per i turisti che frequentano Alassio, viene l’idea di trasformare “un rustico muricciolo che arginava il giardino pubblico in un susseguirsi di piastrelle irregolari, vivacemente colorate” che avrebbero riportato le firme dei più illustri clienti del suo locale. Berrino sottopone la sua idea allo scrittore Ernest Hemingway, che, per lui, più che un cliente è ormai un amico. L’idea ad Hemingway piace subito e così Berrino sistema le prime tre piastrelle in ceramica, realizzate dal locale ceramista Pacetti. Insieme alla firma dell’autore di “Addio alle armi”, ci sono quelle dei componenti del Quartetto Cetra e del chitarrista Cosimo Di Ceglie. E’ nato ufficialmente il “Muretto”, che diventerà il munumento simbolo di Alassio nel mondo. Giorno dopo giorno, anno dopo anno, Berrino pone sul Muretto le sue piastrelle colorate che, inizialmente, riportano le firme dei più illustri clienti del Caffè Roma. Con il passare degli anni e con il crescere della popolarità del Muretto, in corso Dante Alighieri lasciano la loro firma le più importanti personalità del cinema, della televisione, della moda, dello spettacolo e dello sport: se ne contano quasi 1.000.

A Mario Berrino, al suo Muretto e alla sua produzione pittorica è dedicata la mostra “Un mare di colori”, che sarà visitabile da venerdì 6 maggio a venerdì 20 maggio a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, in via Maria Vittoria 12. La mostra è organizzata dalla Galleria Berrino, dalla Fondazione Mario Berrino per il Muretto di Alassio e dal Centro Culturale Mario Pannunzio di Torino, con il patrocinio ed il sostegno della Città di Alassio e della Città Metropolitana di Torino.

Il vernissage della mostra è in programma a Palazzo Cisterna giovedì 5 maggio alle 17,30, alla presenza del Sindaco metropolitano Piero Fassino e del pittore Ugo Nespolo, che firmeranno una piastrella che verrà successivamente sistemata nel Muretto. E’ annunciata la presenza all’inaugurazione del Sindaco di Alassio, Enzo Canepa.

 

ASTI, DUE MOSTRE IN OMAGGIO AGLI ALPINI

asti alpiniIl Collegio dei Rettori del Palio di Asti propone la mostra: “VENTO DI BANDIERE IN OMAGGIO ALLE PENNE NERE”. Ed in contemporanea mostra “l’Asti degli Alfieri”

La Mostra è una iniziativa del Collegio dei Rettori del Palio di Asti per presentare agli Astigiani ed agli Alpini ospiti, una carrellata di quanto la città offre con il suo territorio, le sue tradizioni ed i suoi eventi. La realizzazione è  stata curata dalla Commissione Storica del Collegio in collaborazione con l’Archivio di Stato nei cui storici locali è  esposto il materiale messo a disposizione da tutti i 21 Comitati partecipanti alla Corsa della terza domenica di settembre.

A cornice delle sale un festoso garrire di bandiere di Rioni Borghi e Comuni affettuosamente unite al tricolore in omaggio alle penne nere.

La Mostra resterà aperta dal 2 al 23 maggio, presso l’archivio di Stato di Asti in via Govone  a lato Tribunale Nuovo.

 

TORINO, CENTRO STUDI PIEMONTESI: LIBRO SU BERTOLA

Giovedì 5 maggio, alle ore 18, Amelio Fara e Luisa Clotilde Gentile discutono intorno al libro “Giuseppe Ignazio Bertola (1676-1755). Il disegno e la lingua dell’architettura militare” (Angelo Pontecorboli editore, Firenze).

 

COLLEGNO, MOSTRA “IL MITO DI TICHE”

collegno ticheVenerdì 29 aprile, presso la Sala delle Arti, Collegno in via Torino 9 ,Parco Dalla Chiesa a Collegno, si è svolta la inaugurazione della Mostra “Il Mito di Tiche”, con le opere degli allievi dei laboratori di Ceramica, Pittura e Incisione della Associazione Culturale “Gli Argonauti”. Alla presenza del sindaco Francesco Casciano e Matteo Cavallone, assessore alla Cultura della città di Collegno, del consigliere Regionale Silvana Accossato, e del presidente della Associazione Renato Migliari, sono stati premiati, a parimerito, per il concorso annuale sul Mito (quest’anno il “Mito di Tiche)”, gli allievi:   Baralis Franca per la Ceramica,  Novello Antonio per la pittura, e Mazzarri Elio e Pallotta Caterina per l’incisione. Sono stati inoltre segnalate le opere di:

per la Pittura: Chiappinelli Nicoletta e Ziccone Lauretta; per la Ceramica : Ottonello Giorgio, Pautasso Marina e Zunino Maria; per l’Incisione: Tomassone Laura .

Partecipano alla esposizione, gli allievi:

per la Pittura (docente Carlo Barbero):

Bocchini Annalisa, Brina Daniela, Castellan Angela, Cavagliato Laura, Chiappinelli Nicoletta, Cravero Pinuccia, Mereu Monica, Merlotti Francesco, Novello Antonio, Picciolini Francesco, Rossi Anna, Salva Stefano, Seria Carmela, Ziccone Lauretta.

Per l’Incisione (docente Carlo Barbero):

Farago Fulvio, Mazzarri Elio, Novello Antonio, Pallotta Caterina, Tomassone Laura.

Per la Ceramica (docente Marina Capra):

Briatore Renata, Chirone Chiara, Marussi Milvia, Ottonello Giorgio, Zunino Maria.

Per la Ceramica (docente Laura Gorrea):

Banin Roberto, Berardini Angela, Borgogni Federico, Gurgo Gabriele, Levetto Patron Arianna, Levetto Patron Letizia, Manfredi Silvia, Melano Maria Luisa,   Pantini Manuela, Pautasso Marina,  Pavanello Eleonora, Pescarmona Isabella, Stara Rosa Maria.

Per la Ceramica (docente Vera Quaranta):

Baralis Franca, Cazzadore Katia, Eletti Anna Rosa, Fretta Roberta, Giunipero Ivana, Locatelli Susanna, Macario M. Grazia, Montresor Paola, Rey Cinzia, Toscano Danila.

Sono anche esposte molte delle opere di disegno e di ceramica eseguiti dai 15 bambini e ragazzi che seguono i Laboratori di Disegno e Modellazione della ceramica tenuto da Laura Gorrea.

La mostra resterà aperta sino a domenica 8 maggio con orari: da giovedì a domenica: ore 15-19

 

TORINO, GALLERIA ACCADEMIA: PRESENTAZIONE LIBRO DI SERGIO TURTULICI

libro turtuliciLa Galleria Accademia in occasione del 47° anno di attività e nell’ambito di un’importante mostra collettiva organizza una serata con Sergio Turtulici che presenterà il suo ultimo libro “DIONISIO E APOLLO” Emozione e ragione nell’arte del Novecento, Giovedì 5 Maggio 2016 alle ore 18,00 in Via Accademia Albertina, 3 – Torino . SERGIO TURTULICI – Nato a Comiso (RG) nel 1943, vive a Pinerolo (TO). Laureato in Scienze politiche. Diplomato in Cultura teologica protestante alla Facoltà valdese di teologia di Roma.

Tecnico di Strategie della comunicazione. Giornalista pubblicista in varie testate. Critico e curatore d’arte. Redattore di profili e saggi critici per cataloghi, mostre ed eventi. Collabora come opinionista e recensore di pagine culturali di testate

giornalistiche.

ABI: AL VIA LA TERZA EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA CULTURA CREATIVA

abi“Abitare sottosopra. Scoprire e sperimentare come si sta dentro i luoghi, l’arte e le emozioni” Dal 2 all’8 maggio torna la manifestazione per ragazzi organizzata dalle banche col coordinamento dell’Abi, per stimolare la creatività dei più giovani. Oltre 80 eventi culturali in 50 città dal nord al sud d’Italia. Nuovo appuntamento con il Festival della Cultura Creativa promosso dall’Abi e dalle banche per avvicinare alla cultura i giovani d’età compresa tra 6 e 13 anni, grazie a laboratori, iniziative ed eventi che spaziano tra arte, teatro, musica, tecnologie digitali e molto altro. La manifestazione, che l’anno scorso ha coinvolto oltre 15 mila bambini e ragazzi, si svolgerà nella settimana che va dal 2 all’8 maggio. I piccoli protagonisti del festival avranno l’occasione di sperimentare tutte le sfumature della loro creatività, conoscendo anche meglio le possibilità dei luoghi in cui vivono. Per questa terza edizione della manifestazione è stato scelto come “fil rouge” delle iniziative il tema “Abitare sottosopra. Scoprire e sperimentare come si sta dentro i luoghi, l’arte e le emozioni”. L’obiettivo è invitare bambini e ragazzi ad ampliare il concetto di casa, per scoprire e sperimentare, con l’aiuto di operatori culturali specializzati, in che modo ogni persona e cosa vive, abita e si relaziona con tutto ciò che lo circonda, utilizzando le modalità più consone alla propria natura.

Oltre 80 eventi culturali in 50 città italiane svilupperanno il tema ispiratore, declinato da ciascuna banca con strumenti e punti di vista differenti, alla luce delle proprie specificità e di quelle del territorio di appartenenza. I laboratori e le altre attività proposte vedranno la partecipazione di rappresentanti delle banche e la collaborazione di scuole, musei, biblioteche e operatori culturali, a cui si aggiungerà quest’anno anche la Main Media Partnership della RAI e la Media Partnership del TGR. Ad ulteriore testimonianza del valore educativo, sociale e culturale della manifestazione.

Tre appuntamenti, organizzati dall’Abi in collaborazione col Dipartimento educazione del Museo Castello di Rivoli, a Milano, Roma e Palermo, renderanno ancora più significativa la manifestazione di quest’anno:

–         Mercoledì 4 maggio alla Triennale di Milano l’evento The Next Nest, in collaborazione con OfficineMultiplo.  La mostra interdisciplinare e interattiva (a cura di Luca Berardo, Mario Cipriano, Francesca Di Noia, in collaborazione con Daniele Galliano e Ettore Balbo) rivolta a bambini e ai ragazzi, sarà correlata ad eventi e workshops aperti al pubblico. In questo contesto il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli porterà il progetto Abitanti, un vasto work in progress collettivo itinerante che parte dalla piazza intesa come Agorà (luogo dell’incontro e del confronto), per rimettere in gioco i concetti d’identità e differenza, incontro con l’altro, l’estraneo, strano in quanto straniero, lo sconosciuto proveniente da un altro mondo.

–         Venerdì 6 maggio, a Roma presso il teatro India, Abitare la fantasia, la creatività e l’arte, in collaborazione Associazione Aperta Parentesi e Artivazione e con RAM radioartemobile.  L’evento sarà l’occasione per proiettare il video “3domande3”, in cui artisti come Michelangelo Pistoletto, Achille Bonito Oliva, Hou Hanru, Tanino Liberatore, Pedro Cano, Max Casacci e molti altri, racconteranno la creatività dal loro punto di vista. All’evento parteciperanno le scuole del territorio e gli adulti per un’esperienza laboratoriale che parte dalla visione e prosegue con un dibattito aperto sul tema dell’abitare la fantasia. Un momento utile per le riflessioni sul tema della creatività e dell’abitare sottosopra, sarà la presentazione dell’Associazione Bancaria Italiana, dei libri illustrati del Festival della Cultura Creativa, L’alfabeto del mondo” e“Abitare sottosopra”, insieme a Patrizia Zerbi della casa editrice Carthusia e agli autori Eva Montanari, Sabina Colloredo e Valeria Petrone.

–         Domenica 8 maggio a Castelbuono (Palermo) l’evento di chiusura del Festival Tappeto Volante – il mondo e l’arte soprasotto/sottosopra, in collaborazione con Museo Civico di Castelbuono (PA), Ecomuseo Urbano del Mare Memoria Viva di Palermo, Accademia di Belle Arti di Palermo. Il Tappeto Volante diventerà l’occasione per creare una prospettiva inedita, nel vedere il mondo. Il tappeto è un intreccio di fili, trame che intessono storie, incontri tra le persone. Intrecciare fili colorati equivale quindi ad intrecciare testi e narrazioni. L’attività coinvolgerà mille studenti della scuola, dall’Infanzia alle Superiori oltre agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.