Torino, mercoledì 11 maggio la consegna del Premio Bruno Caccia alla Squadra Mobile della Questura di Torino

 

bruno cacciaDomani, mercoledì 11 maggio 2016, sarà consegnato il Premio Bruno Caccia alla Squadra Mobile della Questura di Torino.

Il Dirigente della Squadra Mobile, dott. Marco Martino e la Dirigente della 1^ sezione criminalità organizzata e catturandi, dott.ssa Silvia Elena Passoni, parteciperanno alla cerimonia. Il Questore, Salvatore Longo, ritirerà il premio del Rotary Club Torino Nord Ovest, anno 2016.

Il premio è annualmente bandito per onorare la memoria di Bruno Caccia, rotariano, Procuratore della Repubblica di Torino, ed è destinato a cittadini che si siano particolarmente distinti nella tutela dell’interesse pubblico.

La storia e le indagini dell’omicidio del procuratore Bruno Caccia

Il Procuratore Capo della Repubblica di Torino Bruno Caccia, guidava la procura torinese con grande rigore e fu assassinato una sera di giugno da almeno due sicari che gli spararono sul marciapiede di casa. Era il 26 giugno del 1983, mentre portava a passeggio il suo cane. Il Procuratore si era occupato di importanti indagini sul terrorismo e sulla criminalità organizzata e quindi gli investigatori orientarono le indagini su queste due piste.

Inizialmente fu seguita la pista terroristica e, poi, anche grazie alle inchieste sul clan dei Cursoti, emerse la verità: Caccia era stato eliminato su ordine dei boss della ‘Ndrangheta trapiantata in Piemonte per le sue indagini sul riciclaggio del denaro delle organizzazioni criminali.

“Perché il premio alla Squadra Mobile di Torino? La svolta delle indagini: 22 dicembre 2015”

La Squadra Mobile di Torino, a conclusione di una articolata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha tratto in arresto Schirripa Rocco.

Con uno stratagemma e durante un’intercettazione ambientale, gli investigatori sono riusciti a far “parlare” le persone coinvolte; così, dopo 32 anni, sono riusciti ad individuare l’esecutore materiale dell’omicidio Caccia.

Le prove e i riscontri hanno poi confermato ciò che emerso dalle indagini, permettendo l’arresto dell uomo, avvenuto la mattina del 22 dicembre 2015, un panettiere di 62 anni di origini calabresi.