Referendum Sociali, scatta il Firma Day. Mille banchetti in tutta Italia il 14 e 15 maggio
Sei quesiti referendari, una petizione popolare, centinaia di attiviste e di attivisti, decine di adesioni da realtà associative, 1.000 banchetti in tutta Italia: questi i numeri del Firma Day, previsto nel prossimo fine settimana per la campagna di raccolta firme per i referendum sociali.
“I governi di questi ultimi anni – scrive in una nota il Coordinamento Referendum Sociali Piemonte – si sono posti l’obiettivo di cancellare le conquiste sociali ottenute nel secolo scorso, al prezzo di grandi sacrifici individuali e di dure lotte collettive. Il governo in carica, in particolare, ha costretto il Parlamento ad approvare una serie di “riforme” che subordinano alle più spietate logiche di mercato lavoro, ambiente, salute, istruzione, servizi pubblici e beni comuni. Le attuali politiche non considerano la dignità e i diritti dei cittadini, ma solo i loro bisogni, da sfruttare economicamente: la vita delle persone è misurata esclusivamente su indicatori quantitativi, su ciò che può essere mercificato, senza alcuna attenzione alla qualità dell’esistenza.
Questa azione è stata condotta con strumenti potentissimi e dotati di subdola forza persuasiva, ma non ha sconfitto la volontà di resistere e la consapevolezza della necessità di farlo. E così i gruppi che a vario titolo si occupano di acqua, rifiuti, territorio, sanità e scuola hanno dato concretezza ad un comune modo di vedere il mondo, di difendere e riaffermare i diritti individuali e collettivi. Hanno messo in campo tempo, intelligenza, energie fisiche per affermare che il modello sociale imposto non deriva da un inviolabile ordine naturale, ma è frutto di scelte politiche precise e intenzionali, volte al soddisfacimento di precisi interessi: quelli di pochi a scapito dei molti.
La campagna dei referendum sociali vuole essere una tappa fondamentale di questa difficile battaglia, insieme a quelle, anch’esse in corso, per la difesa dei diritti e della dignità dei lavoratori e per il contrasto alla legge elettorale e a quella di revisione della Costituzione.
Vogliamo contribuire a rompere il muro di disillusione, rassegnazione, rabbia che sta sempre più fiaccando la voglia di partecipazione popolare.
Siamo consapevoli dell’enorme e pervasivo potere politico, economico e mediatico dell’avversario, che non ha interesse a “capire persone e idee”, ma crediamo nel valore delle nostre convinzioni e nella possibilità di far rinascere una speranza di cambiamento. Se saremo in molti, il nostro progetto diverrà più solido ed efficace. Tutte le informazioni sui banchetti sono disponibili sul nostro profilo facebook o via mail scrivendo a referendumsocialipiemonte@gmail.com.”