Trofarello – Progetto Paese: il TAR ha deciso. Cavaletto definitivamente fuori dai giochi.
La sentenza del TAR è arrivata.
Dopo alcuni giorni di febbrile attesa trova soluzione definitiva l’incidente di percorso che è costato la bocciatura della lista civica Progetto Paese, candidato sindaco Marco Cavaletto, da parte della commissione elettorale circondariale.
Ripercorriamo brevemente gli avvenimenti. Progetto Paese, ormai da mesi impegnata in una campagna elettorale molto intensa, ha subito lo stop della commissione, perché i moduli utilizzati per presentare le candidature dei membri della lista erano quelli relativi alle passate votazioni, e non più conformi alle nuove disposizioni di legge.
Una svista che la lista ha giustificato adducendo di aver ritirato quei moduli in Comune.
Ma non tutti i moduli erano errati. Quello del candidato sindaco Marco Cavaletto era corretto. Come mai? A spiegarlo lo stesso Cavaletto, che sul sito di Progetto Paese scrive di aver sì ritirato il modulo insieme a quello dei candidati, ma di averlo poi smarrito. Altro intoppo, questa volta dagli esiti positivi, perché – prosegue Cavaletto – dovendo ritornare in Comune, la seconda volta gli sarebbe stato consegnato il modulo giusto. «Ma il segretario comunale e soprattutto la commissione circondariale perché non si sono accorti che il modulo non era quello giusto?» domanda e si domanda Marco Cavaletto sui social. Una questione che al momento non ha trovato alcuna risposta ufficiale dai chiamati in causa.
Certo è che questa inaspettata battuta d’arresto ha creato scompiglio, in Progetto Paese – come immaginabile – ma anche nel panorama politico trofarellese. È piovuta qualche critica e non sono mancate le battute ironiche su come sia stato possibile utilizzare un modello non conforme quando, invece, sul sito del Comune di Trofarello era disponibile con un click quello esatto, così come sul sito del Ministero. Siti istituzionali, dai quali – evidentemente – hanno attinto le altre tre liste che hanno presentato quanto prescritto senza incorrere in irregolarità. Osservazioni che hanno molto irritato Marco Cavaletto e compagni, cui hanno fatto da contraltare le manifestazioni di solidarietà pervenute ufficialmente da parte delle liste concorrenti, speranzose di battere “sul campo” l’avversario, anziché a tavolino.
Di fatto la lista ha presentato, come previsto dalla norma, ricorso al TAR, e nelle more della decisione candidati ed elettori si sono interrogati sui possibili scenari, sia in caso di accoglimento che di bocciatura.
A complicare ulteriormente le cose un articolo del quotidiano Repubblica, che ha individuato nella lista Proposta Trofarello di Emilia Tiso il probabile “erede naturale” dei voti di PP in caso di esclusione definitiva, forse ragionando sulla vicinanza politica, vista l’appartenenza di entrambe le liste all’area di centro – sinistra. E invece no. Pronta la reazione di Progetto Paese che sulla sua pagina Facebook scrive: «Se indicazione ci dovesse essere, certamente non riguarderà la lista Proposta, con candidata Sindaco Emilia Tiso (come riportato erroneamente da Repubblica) e chiaramente neppure la lista Per Trofarello di Visca». Dichiarazione, questa, che ha aperto riflessioni nei lettori al limite della fantapolitica, perché sembrerebbe annoverare tra le possibilità (anzi quale unica possibilità in caso di invito al voto) il Movimento Cinque Stelle, in alternativa all’invito all’astensionismo. Dichiarazione peraltro successivamente approfondita, con un altro post nel quale viene dichiarato che: «Non abbiamo fatto alcuna riflessione sull’eventuale “dopo”, abbiamo precisato e ribadiamo, che ci sono diversi modi per esprimere la nostra volontà nell’urna. Di certo (per un discorso di pura coerenza) non daremo indicazioni di voto in favore dell’amministrazione uscente o delle liste (Proposta) che riteniamo non abbiamo svolto compiutamente, a nostro giudizio, la loro azione all’opposizione».
Ora, considerando che Progetto Paese è una lista che nasce fortemente appoggiata e promossa dal Partito Democratico, sono queste dichiarazioni che certamente non sono passate inosservate, dato che una vicinanza tra il Partito Democratico ed il Movimento 5 Stelle è quanto mai inusuale a livello nazionale.
Tutto questo in pochi giorni, in attesa dell’agognata decisione che finalmente è arrivata.
Ricorso bocciato. In attesa dei dettagli è certo che la corsa di Progetto Paese – almeno per le elezioni 2016 -finisce qui.
Sandra Pennacini