CRONACA – Torino, 26000 euro sequestrati dalla polizia e sottratti al mercato della droga, tre arresti
Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale erano appena transitati in corso Traiano quando, nascosti dietro alcuni cassonetti dell’immondizia hanno notato una scena piuttosto strana: all’altezza dell’entrata di un garage sotterraneo, un cittadino italiano, G.G., aveva appena ceduto una busta rossa a due cittadini albanesi, K.L. di 42 anni e B.G. di 41 anni, contro una stretta di mano, dopo aver analizzato il contenuto di un sacchettino in plastica. I poliziotti, insospettiti, sono usciti allo scoperto e hanno subito proceduto al controllo dei tre uomini. Il cittadino italiano ha immediatamente tentato la fuga a piedi verso corso Unione Sovietica ma è stato subito fermato da un’altra volante giunta in ausilio.
Il cittadino italiano è stato trovato in possesso di 4 telefoni cellulari, due frammenti di marijuana, una macchina fotografica e circa 3500 euro in contanti.
All’interno della busta rossa, custodita dal quarantunenne di origine albanese, ben 23000 mila euro suddividi in tre mazzette, oltre a tre telefoni cellulari, le chiavi di un’autovettura e ancora 275 euro ritrovati all’interno del suo portafogli. Mentre nelle tasche dell’altro cittadino albanese sono state trovate le chiavi di un’autovettura e un telefono cellulare.
Poca droga per quella notevole quantità di denaro.
Non essendo i tre soggetti disposti a collaborare, gli agenti della Squadra Volante hanno effettuato numerose verifiche. Dopo attente ricerche i poliziotti sono riusciti a rintracciare le auto che rispondevano al comando emesso dai telecomandi rinvenuti nelle tasche dei due cittadini albanesi, erano parcheggiate tra via Bachi e piazza Confalonieri. Nel bagagliaio di una delle due autovetture oltre 2 chili di marijuana.
I tre soggetti sono stati arrestati per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
A carico dei due cittadini albanesi numerosi precedenti per furto, ricettazione, rapina, oltraggio a P.U., porto abusivo di armi, oltre molteplici alias. Quest’ultimi sono stati anche denunciati per falsa dichiarazione delle proprie generalità.