PIEMONTE ARTE: SICCHIERO, NARCISO, TUNINETTI, CARMAGNOLA, DIALOGHI, FREED, PANKOFF…

UN’INCISIONE DI MAURIZIO SICCHIERO ALLA II EDIZIONE DEL “BORGO DEI LIBRI” A TORRITA DI SIENA.

sicchieroL’artista Maurizio Sicchiero, nato a Rovigo ma residente a Chieri da molti anni, si esprime soprattutto con le incisioni, per le quali ha vinto premi, ottenuto molti riconoscimenti e grandi soddisfazioni morali. L’ultimo suo lavoro, in ordine di tempo, si intitola “Sosta a Torrita”, realizzata per l’evento “Borgo dei libri” che si è svolta a Torrita di Siena in due weekend: 7-8 e 14-15 maggio. In questi quattro giorni si sono succeduti molti appuntamenti legati al tema dei libri: “Il libro e la piazza: mostra mercato di libri antichi e moderni” con la partecipazione di librerie, case editrici, librerie antiquarie e associazioni e con il patrocinio di Alai, l’Associazione librai antiquari d’Italia; seguiranno l’appuntamento con i libri gialli: “Quattro sfumature di giallo”; la “Maratona di lettura – Librocuore”, con i ragazzi delle scuole ed i membri delle associazioni culturali torritesi che leggeranno al teatro degli Oscuri il loro libro della vita.

Non sono mancate le tappe gastronomiche: c’era la possibilità di provare delle “Eccellenze culinarie e librarie”. (D.B.)

 

TORINO: MOSTRA “NARCISO, CONTEMPORANEITÀ DEL MITO TRA VITA E ARTE”

narcisoNarciso, 19 maggio – 19 giugno, è la mostra di apertura del progetto di partnership tra la nuova Divisione Arte di Torino Castello Agenzia Principale di Reale Mutua con sede nel Tower Center in Piazza Castello 111 a Torino, e CRAG Chiono Reisovà Art Gallery, neonata galleria in Torino, situata nell’area post-industriale nel Centro Piero della Francesca.

Sede di mostra è il Tower Center Torino Castello, nel cuore della Città, spazio di lavoro tecnologico versatile che, oltre a rappresentare brand importanti come Reale Mutua e Lloyd’s di Londra, viene da oggi aperto a mostre ed eventi, così come fortemente voluto dal fondatore di TORINO CASTELLO, Giuseppe Ruscica.

La nuova Divisione Arte nasce con l’intento di unire la passione per la cultura e l’amore per la nostra Città attraverso un vero e proprio network che consenta di ammirare pregiate opere provenienti da collezioni private e lavori di artisti emergenti.

Il Tower Center Torino Castello, per la posizione strategica e la tipologia di iniziative che ospiterà si pone l’obiettivo di diventare un punto d’incontro tra i torinesi (ma non solo…) e gli artisti di tutto il mondo.

Per il lancio di questo progetto, in un momento così importante per Torino capitale dell’arte contemporanea italiana, TORINO CASTELLO ART ha scelto CRAG che con il proprio stile e con le proprie proposte diventerà un sicuro punto di riferimento.

La Partnership con CRAG significa fare eccellenza unendo le competenze acquisite nei propri campi di attività alla volontà di innovare con dedizione e attenzione.

Il filo conduttore delle mostre proposte è la Friendship in the Art, intesa non solo come amicizia, ma anche come generosità e collaborazione.

In questa prima esperienza verrà proposta un’opera guida, un Narciso della prima metà del Seicento attribuito a Francesco Ragusa, gentilmente concesso in prestito dalla Galleria Robilant+Voena (Milano-Londra-St.Moritz) intorno alla quale Elisabetta Chiono ha selezionato i lavori degli artisti emergenti della sua galleria e di altri con i quali collabora per riflettere sul tema.

Il risultato? Un modo di far arte in luoghi non usuali, attento alla qualità degli artisti, al di là delle tendenze, nella convinzione che sia importante l’esperienza proposta al pubblico. La mostra è quindi un libero viaggio tra incontri, conversazioni, ricordi, desideri e riflessioni condivisi in spazi vivi con persone che ci credono e si mettono in gioco.

Artisti in mostra: Jan Uldrych, Giacomo Modolo, Mattia Novello, Diego Zangirolami, Tomas Tichy, Jan Gemrot, Cristina Gori, Marco Maria Zanin, Michele Pierpaoli, Jacopo Dimastrogiovanni, Elvis Spadoni.

 

 

TORINO, GIANNA TUNINETTI ALLA GALLERIA “L’ARIETE”

tuninettiLa Galleria d’Arte L’Ariete Via Bava 9 B inaugura giovedì 19 maggio dalle ore 16 alle 20 “ Fragranze di Colori “ personale di pittura di GIANNA TUNINETTI, viaggio affascinante negli “attimi infiniti”del mondo floreale.

la mostra prosegue fino all’ 11 giugno dal martedì al sabato dalle ore 10 alle12’30 dalle 14 alle 19,30. ingresso libero

La mostra presenterà una cinquantina di opere. Quasi tutte inedite.

 

Gli acquarelli di Gianna Tuninetti sono luminosissimi e pieni di vitalità; raccontano tutta la forza e l’incanto della natura attraverso il ritratto di un fiore che sboccia, un fiore che non appassisce. E’una pittura fluida, trasparente, magicamente luminosa. l’Artista torinese ferma sul foglio l’attimo infinito di un mondo fragile, forte e misterioso.

I suoi sono ritratti di fiori, frutta e verdura. Sono ritratti che ne raccontano l’anima pur evidenziando sempre quelle caratteristiche utili a riconoscere immediatamente l’essenza botanica dipinta. Sono rose dalle mille cromie, sono piccole violette che raccontano tepori primaverili, sono spighe ed erbe di prato, fiori di campo e fiori di serra, minimi bouquettes e grandi mazzi di fiori campestri. Ma sono anche croccanti rapanelli e turgide ciliegie.

Gianna Tuninetti dipinge ogni fiore ogni foglia che la natura propone; mille sfumature, mille forme e altrettante emozioni. Emozioni che l’ Artista trasmette dipingendo immediatamente sul foglio, mai un abbozzo preventivo, mai un segno di matita, sempre e solo colore anche quando i fiori sono  assolutamente candidi, in tal caso  ombre  magiche  emergono  dal foglio immacolato.

                                                                                                                                                                          Sergio Barra

 

Galleria L’Ariiete via Bava  9 B  10124 Torino tel. 011,8172122

Gianna Tuninetti Via Vanchiglia 11 10124 Torino tel.011 9450807

 www.giannatuninetti.it

gianna.tuninetti@alice.it

 

CARMAGNOLA, MOSTRA “SCONFINATI MOMENTI DI VITA”

carmagnolaPalazzo Lomellini, Carmagnola

20 maggio / 19 giugno 2016

Verrà inaugurata il prossimo 20 maggio, nelle sale di Palazzo Lomellini, in piazza Sant’Agostino 17, a Carmagnola, la mostra dal titolo “Sconfinati momenti di vita” che raccoglie quattro minipersonali di altrettanti artisti già apprezzati non soltanto in Italia ma anche all’estero.

Raffaella Brusaglino, legata intimamente al mondo teatrale attraverso l’espressione della scenografia e dei costumi, come al mondo dell’infanzia grazie alle illustrazioni legate a differenti testi letterari, presenta qui il proprio mondo femminile, elegante e sinuoso, che guarda anche ad una pittura antica, immagini che si fronteggiano con il mondo reale ma che tanto spazio lasciano alla fantasia, agli elementi marini, agli animali fantastici che in quel mondo si insinuano.

Antonio Presti declina un rapporto particolare con la natura e con il paesaggio, in un alternarsi di forme e di stagioni, in un intrecciarsi continuo di alberi, anch’egli tra realismo e fiaba, in una mescolanza di colori e di scritte e di un fogliame che svela e che nasconde, trasmettendo tematiche, sentimenti, sensazioni.

Luisella Rolle si affida ad un bagaglio della memoria, fatto di suggestioni, di viaggi compiuti o immaginati, di città visitate e vissute, di ambienti e panorami interiorizzati, in un reticolato di case e palazzi, di cieli e di distese, di cupole e di strade percorse, di borghi antichi e di brani di campagne, il tutto affidato a colori caldi e accesi oppure a blu intensi che segnano gli spazi notturni.

Paolo Viola, con una grande, concreta ricchezza di colori, esprime e vivacizza gli aspetti della vita di ogni giorno, sia che accompagni piccole bambine a giocare sulle rive di un mare o che rivisiti i paesaggi, le colline e i noccioleti delle Langhe o ancora che raccolga in moderni trittici le corse di ragazzine attraverso i viali alberati di questa o quella città; sia che trasmetta tutta la semplicità e il calore di un frutto, di un ortaggio, di un pesce appena pescato.

La mostra verrà inaugurata venerdì 20 maggio alle ore 18 e terminerà domenica 19 giugno. Orari di apertura: dal giovedì al sabato dalle 15 alle 18, domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Catalogo in mostra.

 

TORINO, DIALOGHI AL MUSEO DELL’AUTOMOBILE

museo automobileFROM THE INSIDE OUT: dialoghi al museo – progetto fotografico di Miriam Colognesi –

a cura di Carlotta Canton.

Museo Nazionale dell’Automobile “Avv. Giovanni Agnelli”  – Corso Unità d’Italia 40, Torino

21 maggio – 4 settembre 2016

INAUGURAZIONE: VENERDÌ 20 MAGGIO ORE 18.30

FROM THE INSIDE OUT: Dialoghi al museo è un progetto fotografico di Miriam Colognesi che il Museo Nazionale dell’Automobile ospita da venerdì 20 maggio a domenica 4 settembre 2016. La mostra, curata da Carlotta Canton, si articola in 30 immagini fotografiche che raccontano come il pubblico di diversi musei piemontesi (oltre al MAUTO, sono stati coinvolti la GAM, il Museo di Arte Contemporanea del Castello di Rivoli, la Galleria Sabauda) e del Castello Gamba di Chatillon (in Valle d’Aosta) si sia confrontato con la collezione conservata in ciascun museo e, più in generale, con l’arte, da quella antica a quella moderna e contemporanea, passando attraverso il design e la tecnologia. Duchamp diceva che “chi guarda fa il quadro”. Un’opera d’arte è definita tale solo attraverso gli occhi di chi, guardandola, dice all’artista che ha prodotto qualcosa di meraviglioso: partendo da questo concetto, la fotografa Miriam Colognesi ha voluto immortalare i dialoghi che avvengono tra le opere d’arte conservate nei musei e i fruitori delle stesse. Miriam ha coinvolto lo spettatore, chiedendogli di entrare in contatto con l’opera d’arte secondo la propria sensibilità, di interpretarla e, di conseguenza, di rendersi partecipe del processo creativo. Le immagini fotografiche che ne derivano vanno dalla mimesi con l’opera d’arte all’identificazione del contenuto, dalla similitudine fisiognomica alla reazione provocatoria. L’arte come fonte di riflessione antropologica, la fotografia come strumento. Parallelamente a questa mostra e in collaborazione con il MAUTO, è stato realizzato un progetto specifico dedicato al museo ospitante dal titolo MAUTOscatto che prevede una serie di 9 scatti in cui il personale museale dialoga con altrettante vetture custodite nel Garage ed esposte, per l’occasione, sulle pedane nella sala Mostre del Museo. A partire dalla BENZ mod. 3HP Velo del 1898 per arrivare alla CISITALIA 202 SMM SPIDER NUVOLARI del 1947, le nove vetture scelte raccontano la storia della mobilità nella prima metà del XX secolo: con tale epoca storica hanno giocato i membri dello staff, prestandosi a interpretarla, ciascuno a suo modo e con un pizzico di ironia.

 

COSTI. I costi del biglietto d’ingresso sono di 12,00 euro (intero), 8,00 euro (ridotto) e 2,50 euro (scuole). Ingresso gratuito per i possessori dell’abbonamento musei Torino Piemonte e della Torino + Piemonte card.

ORARI. Il Museo è aperto il lunedì dalle 10 alle 14; il martedì dalle 14 alle 19; il mercoledì, il giovedì e la domenica dalle 10 alle 19; il venerdì e il sabato dalle 10 alle 21

 

AOSTA, CENTRO SAINT-BÉNIN: LEONARD FREED. IO AMO L’ITALIA

FRED-157

FRED-157

21 maggio – 20 settembre 2016

inaugurazione venerdì 20 maggio, ore 18

 

Un importante corpus di cento opere, omaggio alla fotografia internazionale d’autore, è esposto al Centro Saint-Bénin di Aosta dal 21 maggio al 20 settembre, nella mostra “Leonard Freed. Io amo l’Italia”. La rassegna proposta dall’Assessorato dell’Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta, curata da Enrica Viganò e realizzata in collaborazione con il Leonard Freed Archive e Admira, offre al pubblico una ricca selezione di immagini scattate dal fotografo americano, membro della celebre agenzia Magnum Photos, in diverse città fra cui Firenze, Milano, Napoli, Roma, Venezia e in piccole località italiane, a partire dalla metà del Novecento agli inizi del nuovo secolo. Gli scatti, tutti in bianco e nero, raccontano il rapporto fra Leonard Freed e l’Italia – terra che ha amato profondamente e che lo ha ospitato per oltre quarantacinque soggiorni – tappa importante della sua autorevole carriera. Emerge dai suoi lavori, colmi di sentimento, una colossale forza che si scorge nei volti e nelle inquadrature, ritratti in maniera realistica e liberi da stereotipi, ma dotati di grande sensibilità ed umanità. “La storia d’amore” con l’Italia, così come lui stesso la definiva, ha inizio tra il 1952 e il 1958, quando, mosso dall’interesse per l’arte, compie i primi viaggi in Europa e scopre la passione per la fotografia. Da sempre attratto dallo studio della natura umana, dei comportamenti, dei caratteri, s’innamora da subito degli italiani che ne incarnano le differenti tipologie e che ha modo di osservare anche nella Little Italy di New York, dove si trasferisce nel 1954. Passano quindi in secondo piano i paesaggi, l’arte, l’architettura, la politica, che rappresentano lo sfondo della sua personalissima analisi della società.

La ricerca di Leonard Freed, sensibile all’antropologia culturale e all’indagine etnografica, scaturisce dalla necessità di ritrovare il senso delle proprie origini attraverso lo studio di comunità tradizionali. Ne deriva il suo esser affascinato dalla vita della gente comune, dal calore e dalla spontaneità che si osserva negli scatti che immortalano lavoratori siciliani, persone che passeggiano, bambini che giocano o che vanno a scuola, uomini e donne che compiono i gesti tipici della loro quotidianità, soldati, aristocratici veneziani e romani.

La sua analisi trasversale della società offre uno spaccato di 50 anni di storia, dove se da un lato sono evidenti i cambiamenti e le differenze socio-economiche legati al trascorrere degli anni, dall’altro si percepisce una continuità gestuale che esula dal passare del tempo. Gli atteggiamenti, le espressioni, i gesti appaiono come cristallizzati in un passato che diviene presente.

Il suggestivo percorso espositivo offre quindi una minuziosa descrizione della popolazione italiana, dove a scene di uomini che spingono carretti di legno – per il trasporto di frutta nella Little Italy di New York degli anni ’50 o nel frettoloso spostamento di un enorme pesce nell’assolata Sicilia degli anni ’70 – si alternano scene di semplice rilassatezza. Lo si scorge negli scatti con persone sedute davanti alla propria abitazione o nell’immagine di un uomo intento ad offrire prodotti tipici (Sicilia, 1974), secondo i costumi dell’ospitalità mediterranea.

Spiccano opere dal gusto vivace e ironico in cui i preti giocano a tirarsi palle di neve in Piazza San Pietro (Roma, 1958), o dove tre cani attendono di entrare in una Farmacia (Venezia, 2004) o, ancora, una movimentata panoramica su un gruppo di ragazzini, divertiti dall’esplosione di petardi (New York, 1955). Il carattere poetico e riflessivo, ma al contempo di estrema forza, è trasmesso da Napoli, 1956: il ritratto di una ragazza dallo sguardo espressivo fisso in camera si staglia sullo sfondo di un gruppo di donne che guardano all’orizzonte. Della stessa carica emotiva, seppur priva di sguardi e di espressioni dirette, è Firenze, 1958, che cattura un momento di riposo di tre giovani soldati seduti su un ponte della città, avvolta da una leggera foschia. Del rapporto con la fotografia e con i suoi soggetti Leonard Freed aveva un’idea molto chiara e affermava infatti: “Sono come uno studente curioso, che vuole imparare. Per poter fotografare devi prima avere un’opinione, devi prendere una decisione. Poi quando stai fotografando, sei immerso nell’esperienza, diventi parte di ciò che stai fotografando. Devi immedesimarti nella psicologia di chi stai per fotografare, pensare ciò che lui pensa, essere sempre molto amichevole e neutrale”. E ancora: “Voglio una fotografia che si possa estrapolare dal contesto e appendere in parete per essere letta come un poema”.

 

 

ARONA: “DA HEIDI A LOLITA”, PERSONALE DI ANITA PANKOFF

bankoffApre il 21 maggio alla Baka Blanca Concept Gallery di Palazzo Borromeo di Arona (Via San Carlo 48/50) la prima mostra personale di Anita Pankoff, giovane artista aronese. Ispirata ai manga giapponesi, agli ‘anime’ e alle subculture nipponiche, e ancora alla purezza dell’infanzia legata alla natura, ad una vita spensierata tra laghi e boschi, Anita Pankoff crea giovani donne consapevoli, coraggiose, viaggiatrici del tempo, trasformandole in qualcos’altro, di profondamente suo.

 

 

 

 

DOGLIANI: MOSTRA “SCHERMI DELLE MIE BRAME” – FESTIVAL DELLA TV E DEI NUOVI MEDIA

Aperta la Mostra “Schermi delle Mie Brame” che il Comune di Dogliani ospita in occasione del V° “Festival della TV e dei Nuovi Media”. La dogliani schermiMostra, “Schermi delle mie brame” continuerà sino all’11 giugno, e presenta circa 80 opere di artisti importanti come Nam June Paik, Tony Oursler, Mario Schifano, Salvo e molti altri,  in cui il televisore sarà il protagonista.  Si tratta di una collezione privata, già presentata alla Triennale di Milano nel 2014, ma in quest’occasione  è valorizzata dall’allestimento strepitoso e originale di Li Puma Design.

 

PREMI “VALDO FUSI 2016

Mercoledì 25 maggio alle ore 17,30 a Palazzo Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, via Maria Vittoria 12  Torino, Luigi Fusi consegnerà i Premi “Valdo Fusi” 2016  a  Chiara Alpestre, preside del liceo d’Azeglio di Torino, Marco Bongi, presidente dell’APRI, Gilda e Lilita Conrieri, conservatrici del “Meleto” di Guido Gozzano, Carlo De Blasio Redattore Capo Centrale RAI,

Marco Laudi,presidente del Giant’s Club, Marcello Maddalena già Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte dìAppello di Torino. Alle ore 17 verrà inaugurata ,sempre a Palazzo Cisterna, la mostra storica “Torino 1946-2016.Settant’anni dal primo voto delle donne” a cura dell’Area Relazioni e Comunicazione della Città Metropolitana di Torino.

 

cineteleTORINO, “CINETELE”

Si intitola “Cinetele – il cinema e i suoi miti visti con gli occhi degli Artisti”, la mostra al Circolo Eridano di Torino. Arte e cinema: due espressioni visive che hanno fatto la storia dell’umanità. Quando tali arti si incontrano, così come in Cinetele, l’effetto emozionale è più profondo…

 

 

 

 

 

MARIO LATTES TRA PITTURA E LETTERATURA, CONVERSAZIONE TRA VALTER BOGGIONE E ENRICO PEROTTO

Spazio Don Chisciotte – Via della Rocca 37, Torino

26 maggio 2016 ore 17:30

mario lattesNell’ambito della mostra Mario Lattes su carta, presso lo Spazio Don Chisciotte di Torino si terrà un incontro pubblico alla Galleria Don Chisciotte sulla figura intellettuale e artistica di Mario Lattes. Interverranno il professor Valter Boggione e lo storico dell’arte Enrico Perotto.

Boggione si cimenterà nel tentativo di collocare la produzione letteraria di Mario Lattes all’interno del panorama del secondo Novecento, nella fitta rete di relazioni che intrattiene con gli autori italiani e – soprattutto – stranieri.

Perotto racconterà sulla sua esperienza di curatore, assieme a Maria Mimita Lamberti, Roberto Cavallera e Cecilia Chieli, dell’esposizione Mario Lattes. Figure, teatrini e marionette, organizzata nel 2005 presso la Fondazione Peano di Cuneo, cercando, in particolare, di ripercorrere la scoperta delle visioni figurali di Lattes, intrise di affascinanti incursioni nella mitologia più enigmatica e cosmogonica della cultura ebraica, sino alle radici dell’esistenza umana con i suoi drammi, le sue stravaganze e le sue improvvise accensioni di luce ultraterrena.

Mostra: fino al 16 luglio 2016

Orari: martedì-sabato ore 10.30-12.30; 15.00-19.00

Ingresso libero

 

TORINO, FONDAZIONE AMENDOLA: DISCUSSIONE SU JEREMY CORBYN E BERNIE SANDERS

fondazione amendolaMercoledì 18 maggio 2016 ore 20.30

Personaggi a confronto

DISCUSSIONE SU JEREMY CORBYN E BERNIE SANDERS

In occasione della pubblicazione dei saggi “La rivoluzione gentile” e “Quando è troppo è troppo!” a cura di Domenico Cerabona e Rosa Fioravante. Biblioteca della Fondazione Giorgio Amendola

VIA TOLLEGNO 52.

In collaborazione con la Circoscrizione 6 di Torino e la libreria “Casa della note”.

La Fondazione Giorgio Amendola presenta presso la propria biblioteca i due saggi su Jeremy Corbyn e Bernie Sanders pubblicati recentemente dalla Castelvecchi. Insieme ai due curatori ne discuterà Hamilton Santià, scrittore e blogger. Le conclusioni saranno a cura di Gian Giacomo Migone americanista, professore dell’Università di Torino.