Portiere di Moncalieri picchiato: il Livorno retrocede in C e un tifoso prende a pugni Pinsoglio

 

Carlo Pinsoglio

Carlo Pinsoglio

È finita davvero male la stagione del Livorno. Dopo il pareggio al Picchi contro il Lanciano (2-2), gli amaranto sono retrocessi in Lega Pro, a tredici anni dall’ultima volta. Subito è scoppiata la rabbia da parte dei tifosi, che hanno assediato la squadra all’interno dello stadio fino a notte inoltrata. Poi intorno all’1,30 la follia. Carlo Pinsoglio, portiere classe ’90 nativo di Moncalieri e cresciuto nel vivaio della Juventus, stava andando da solo verso la sua auto atteso dai genitori nella piazza dell’hotel Continental di Tirrenia, mentre gli altri giocatori rientravano in albergo, quando è stato affrontato da un tifoso che lo ha colpito con un pugno al volto. La tifoseria ha preso di mira proprio l’estremo difensore piemontese perché reo di aver compiuto gli errori decisivi che hanno condannato il Livorno a lasciare la serie C. Alla papera di Perugia di due settimane fa si è aggiunta quella di ieri. Entrato a metà del secondo tempo sul risultato di 2-1 per gli amaranto, al posto dell’espulso Ricci, Pinsoglio si è fatto sfuggire un pallone in presa alta consegnandolo in pratica ad un avversario, Turchi, che a porta vuota ha segnato il pareggio definitivo degli ospiti.