PIEMONTE ARTE: NESPOLO, EANDI E MASSAIOLI, CEDAS, PIRAS…
TORINO, “IMPARA L’ARTE” CON NESPOLO
Per Impara l’Arte, Palazzo Madama propone mercoledì 6 giugno alle 18.00 un incontro con l’artista Ugo Nespolo in conversazione con Guido Curto, direttore di Palazzo Madama, e con il critico cinematografico Steve Della Casa. Al centro dell’incontro il “Laboratorio senza segreti”, espressione con cui Ugo Nespolo pensa all’Atelier d’artista inteso sia come “Casa d’Arte” sia come luogo di sperimentazione ad ampio raggio. La Casa d’Arte è un’invenzione futurista, in cui tutte le discipline creative possono confluire per dar vita ad un’autentica fucina del libero creare, ma anche del mettere in pratica. Questa nuova idea di Atelier indica un luogo carico di piccoli segreti, di atteggiamenti e prese di posizione varie e variamente indirizzate, di cui si discuterà durante l’incontro. Ugo Nespolo ha esposto in gallerie e musei in Italia e nel Mondo. Alla fine degli Anni Sessanta fa parte della Galleria Schwarz di Milano dove ha luogo la mostra, personale Macchine e oggetti condizionali che segna l’inizio del movimento che porterà all’Arte Povera.
Nel 1968 realizza a Torino mostre e incontri sotto il titolo Les mots et les choses dove con gli artisti Ben, Boetti ed altri autori dà luogo a eventi e concerti Fluxus che mai erano stati prodotti in Italia.
L’incontro con gli artisti del New American Cinema, tra cui Jonas Mekas, Andy Warhol, Yoko Ono e P. Adam Sitney, dà il via alla nascita del cinema di ricerca in Italia di cui lui è promotore, come documenta la mostra Nespolo Cinema/Time after Time al Museo del Cinema di Torino nel 2008. I film di Nespolo sono stati proiettati e commentati nei maggiori musei del mondo.
Nespolo è attualmente la più “alta autorità” patafisica italiana: ha fondato con Baj l’Istituto Patafisico Ticinese e si onora di avere il proprio diploma firmato da Raymond Quenau che aveva apprezzato un suo piccolo saggio di logica formale stampato dall’Editore Schwarz nel 1968.
Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
Piazza Castello – Torino
Ingresso: € 5 fino a esaurimento posti disponibili.
Conservando il biglietto si ha diritto all’ingresso ridotto alle collezioni permanenti di Palazzo Madama, GAM e MAO.
CASTELLAMONTE: EANDI E MASSAIOLI A PALAZZO BOTTON
Le mostre «Variazioni sul tema» di Nando Eandi e «Deep blue» di Andrea Massaioli, allestite nei locali di Palazzo dei Conti Botton, in piazzetta Marconi a Castellamonte, promosse dall’Assessore alla Cultura Nella Falletti Geminiani e curate da Francesco Poli, mettono in risalto la pittura di due esponenti dell’arte piemontese e non solo. Si tratta degli aspetti di un dipingere in cui il fascino dei notturni di Eandi si lega, secondo interiori rispondenze poetiche, con la suggestiva liquidità dei blu di Massaioli. In particolare, Eandi, che ha raggiunto i novant’anni, festeggia oltre sessant’anni di presenze in rassegne collettive e personali (dalla Promotrice al Valentino a Palazzo Salmatoris di Cherasco al Premio Biella), che hanno segnato il suo misurato e appartato procedere all’insegna di una limpida «scrittura» tra tele, disegni e incisioni. E, così, attraverso 54 opere, dal 1990 ad oggi, si coglie, al primo piano del Palazzo, l’essenza di un colore che sottolinea la rappresentazione di «Temporale di giugno» del 1990 e «Giochi di luna» del 2012, il volo dei gabbiani intorno a un peschereccio e i fuochi artificiali nella notte di San Giovanni. E sono questi, paesaggi fiabeschi che emergono dalle pagine del suo diario. E con il blu oltremare Massaioli compone, invece, le tavole esposte al piano terreno, che esprimono il senso della sua ricerca presente nelle gallerie di Milano, Bologna e Torino, di una dimensione culturale e pittorica in cui l’immagine si fa racconto, visione di «spazi atmosferici o terracquei», di una lettura della realtà percorsa da riferimenti letterari e «sorprendenti lirismi». Mentre le montagne appaiono reinterpretate all’insegna dei profondi blu, che mettono in evidenza il dialogo tra l’artista, la realtà e una singolare simbologia. Massaioli traccia forme nello spazio con lumache, metafisiche vette, accensioni luminose che fissano luoghi della memoria e un’intensa, a tratti surreale, identità espressiva.
Angelo Mistrangelo
Castellamonte, Palazzo Botton, Piazzetta Marconi, orario: sab. e dom.16-19, tel.0124/5187216, sino al 5 giugno.
La sezione Arti Figurative CEDAS organizza la mostra dei soci “Il colore nell’arte”, con opere degli artisti CEDAS selezionate da Gian Giorgio Massara e Angelo Mistrangelo. La mostra si svolgerà presso il Centro Artistico Culturale Arte Città Amica di Via Rubiana 15 a Torino e sarà aperta fino al 7 giugno.
ASTI, “ART TO ART” DI YARA PIRAS
Continuano gli appuntamenti con Fotobar, la parete per le immagini che la Biblioteca Astense Giorgio Faletti dedica ai fotografi non professionisti. Sabato 4 giugno alle ore 11 verrà inaugurata la mostra “Art to Art” a cura della giovanissima Yara Piras.
Tre sistemi: fotografia, arte e moda. Tre luoghi che da oltre un secolo si compenetrano e producono scambi, incroci, intersezioni. Nei lavori di Yara Piras però il tutto è molto più della somma delle singole parti, così che le citazioni dal sistema dell’arte e della pittura – Mondrian, Pollock, Buren, Kolar – non possono essere considerate fini a se stesse ma pensate piuttosto per produrre, nell’insieme, un preciso fine espressivo. Anche la moda, raccontata attraverso la metonimica figura della modella e del trucco, va ben al di là del banale luogo della rappresentazione e dell’apparenza, per diventare territorio di confronto tra il sé individuale e quello sociale, e assumere, come voleva Barthes, un ruolo di primo piano nella costruzione e nell’evoluzione della società. In questo meccanismo la fotografia costituisce uno strumento d’elezione per la produzione di relazioni: come ben dimostra la storia della fotografia di moda, grandi maestri e celebri nomi hanno saputo, proprio attraverso le immagini prodotte per le grandi testate – Vogue, Harper’s Bazar – ed elaborare una poetica capace di oltrepassare la soglia della nicchia e entrare a pieno titolo nel sistema dell’arte. Yara Piras, fotografa giovanissima, prova a muoversi lungo lo stesso filo, con la grande dote di saper rompere forme grammaticali cristallizzate utilizzando un linguaggio libero e privo di vincoli.
Nata a Torino, Yara ha conseguito la maturità al liceo classico Vittorio Alfieri di Asti nel 2014 e nello stesso anno si è iscritta all’Istituto Europeo di Design di Milano,d ove frequenta il secondo anno del corso di arte visiva (“L’immagine in ogni sua forma”). Da oltre un anno collabora e fa l’assistente di un fotografo di Moda a Milano. Ama l’arte ma la fotografia è il mezzo per comunicare la sua opera e il canale favorito a rappresentarla. Ha vissuto fin da piccola con lo stimolo continuo dell’arte perché figlia di collezionisti Nel 2004 la sua famiglia ha creato la Fondazione Giov-Anna Piras, nata con lo scopo di divulgare l’arte contemporanea e la fotografia
Fotobar è uno spazio volutamente conviviale, dove gli utenti possono incontrare il mondo delle immagini e della scrittura istantanea che la luce fissa nelle fotografie. Per questo si è deciso di attrezzare un’intera parete dell’area ristoro della Biblioteca, in modo che chi si concede una pausa caffè possa ritrovarsi in un ambiente espositivo informale. Gli artisti interessati a esporre possono contattare la Biblioteca presentando una selezione di quindici immagini in bianco e nero o a colori in alta definizione (300dpi) e in formato 20 x 30 centimetri, su supporto digitale (cd o dvd), alla Direzione della Biblioteca Faletti che valuterà, attraverso un suo specifico gruppo di lavoro, quali autori potranno accedere allo spazio espositivo e procederà in proprio alla stampa delle immagini che, al termine del periodo, verranno consegnate all’autore. Grazie al sostegno garantito all’iniziativa da Astifoto, che stampa le immagini selezionate, partecipare a Fotobar non ha per i fotografi alcun costo, se si esclude, unica condizione, l’iscrizione alla Biblioteca tramite l’acquisto della tessera (costo 10 euro) che permette di accedere a tutti i servizi della struttura per un anno. Per informazioni: info@bibliotecastense.it
TORINO, “UNIVERSA BOTANICES”
Mercoledì 8 giugno 2016, ore 17 Orto Botanico – DBios – Aula Magna Viale Mattioli 25 – Torino
presentazione del volume “Universa Botanices” – Giovanni Bartolomeo Caccia (1695-1746) primo Direttore dell’Orto Botanico dell’Università di Torino – Edizioni Centro Studi Piemontesi 2016 di ROSANNA CARAMIELLO e PIERANGELO LOMAGNO – Società Botanica Italiana.
Con gli autori intervengono Albina Malerba Direttore Centro Studi Piemontesi Consolata Siniscalco Direttore dell’Orto e Presidente SBI Silvia Roero Direttore Centro Studi di Storia dell’Università di Torino.