Santena commemora Cavour e si gemella con Plombières

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Santena ha ricordato il 6 giugno, con grande successo di pubblico, la figura del grande statista Camillo Benso conte di Cavour, nel 155° anniversario della sua scomparsa. Si tratta di una cerimonia annuale, unica a livello nazionale per ricordare il vero protagonista del nostro processo di unificazione.

Il 6 giugno è stato festeggiato anche il ventennale della nascita dell’Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour di Santena: oltre 200 soci che prestano, gratuitamente, opera di promozione, valorizzazione, tutela, divulgazione e garantiscono le aperture del complesso cavouriano: la villa, il parco, l’archivio e la tomba.

Nerio Nesi e Marco Fasano

Nerio Nesi e Marco Fasano

“Quest’anno – sottolinea Marco Fasano, presidente dell’Associazione – la nostra festa è stata ancora più importante; abbiamo siglato il gemellaggio fra Santena ed il comune francese di Plombières, rappresentato dal sindaco Albert Henry. Proprio in quella cittadina termale, il 21 luglio 1858, avvenne l’incontro segreto fra Cavour e Napoleone III che pose i presupposti per la 2^ Guerra d’Indipendenza”.

Novità importanti anche per il ricco archivio cavouriano che si arricchisce dei diari dello statista e di sua madre, del taccuino di appunti e di cimeli recentemente acquisiti dalla Fondazione Camillo Cavour, grazie alla generosità di enti e privati.

santena villaLa cerimonia, organizzata dall’Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour di Santena, si è aperta con la tradizionale deposizione della corona d’alloro sulla tomba, monumento nazionale, di Camillo Cavour, alla presenza delle massime autorità ed associazioni santenesi e dei sindaci delle città confinanti, ed è proseguita con l’interessante conferenza dello storico e docente universitario torinese Alessandro Barbero.

“Di Cavour si è detto e scritto moltissimo – afferma Barbero – io desidero sottolineare la sua straordinaria forza di volontà unita ad una grande intelligenza. Camillo è il figlio minore, abita con il fratello nel palazzo torinese, è un ribelle fin dalla giovinezza, è aperto ad idee liberali e, per l’epoca, era un sovversivo! Epici i suoi litigi furibondi con Vittorio Emanuele II, con Garibaldi…fino alla sua morte, a 51 anni, per malaria il 6 giugno 1861. I suoi colleghi piangono in Parlamento.

Il vero Cavour è ben diverso dal ritratto di un uomo pacioso che sorseggia il bicerin nei caffè torinesi”.

La manifestazione si è conclusa con una piacevole degustazione di asparagi e prodotti tipici del nostro territorio.

Il prossimo 20 settembre, l’Associazione Amici della Fondazione Cavour assegnerà il 10° Premio Camillo Cavour.

 

Raffaella Campagna