Voucher, Confagricoltura Asti: “Basta caccia alle streghe, sono valido strumento per la lotta contro il lavoro nero in agricoltura”
Le annunciate modifiche alle norme del Jobs Act rischiano di rendere inutilizzabili i voucher, prezioso strumento per il lavoro accessorio e contro il lavoro in nero. Confagricoltura Asti lancia l’allarme: “L’agricoltura sta vivendo una congiuntura sfavorevole – commenta Massimo Forno, presidente di Confagricoltura Asti – che osserviamo ogni giorno parlando con i nostri associati e ritroviamo nei numeri. Su base annua, è l’Ismea a ricordarlo, i listini agricoli sono scesi del 13,9% rispetto ai prezzi di aprile 2015. Il Governo sembra intenzionato ad affrontare l’emergenza, che rischia di atterrire uno dei settori produttivi più importanti del Paese, inserendo un nuovo ostacolo, questa volta sui voucher. Siamo al paradosso. I voucher hanno dimostrato anche nell’Astigiano di essere un valido supporto nella lotta al lavoro nero in agricoltura, una piaga contro cui Confagricoltura Asti si è sempre schierata in prima linea, collaborando a stretto contatto con le forze di polizia e proponendo, come Agrinsieme, un documento in cui sono proposte soluzioni per regolamentare i flussi di lavoratori stagionali. Ad ulteriore testimonianza del nostro impegno abbiamo deciso, come organizzazione, di dotarci di un codice etico di valori e responsabilità condivise”. “E’ chiaro – puntualizza Forno – che i voucher non devono essere l’ombrello per aggirare le norme in materia di lavoro subordinato, vanno utilizzati con criterio e senza abusi. Chiediamo collaborazione anche dai media e dalla carta stampata perché riportino una corretta informazione: in agricoltura, contrariamente ad altri settori, si utilizzano solo il 2% di questi “buoni lavoro” e il beneficio è ad esclusivo appannaggio di pensionati, giovani studenti impiegati in attività stagionali, come raccolte e vendemmie, fruitori di prestazioni di sostegno al reddito. Fa specie sentire ancora dire che l’estensione dei voucher alle aziende con volume d’affari superiore ai 7 mila euro sia stata un’estensione selvaggia, cui porre rimedio. Le vere imprese agricole utilizzano l’istituto perché risponde in modo equilibrato e coerente alle attese, non per eludere le regole. “Il comparto agricolo – conclude Forno – necessita di semplificazioni e adeguate tutele ai prestatori di lavoro, aspetti che caratterizzano i voucher. Non facciamo pericolosi passi da gambero e incentiviamo, anzi, nuove risposte ai comparti agricoli più in difficoltà. I prezzi del mercato cerealicolo sono in caduta libera (-9.3%) a fronte di prezzi al consumo che sono rimasti pressoché inalterati. Una simile dinamica deflattiva la riscontriamo anche nel comparto zootecnico, che perde oltre sei punti percentuali rispetto al 2015. Chiediamo risposte certe ed immediate a queste problematiche e non pericolose caccia alle streghe che portino ad un ulteriore irrigidimento burocratico e rendano difficile la gestione dei buoni lavoro”. Gli uffici di Confagricoltura Asti sono a completa disposizione per fornire maggiori informazione e chiarimenti. Contatti: 0141.434943 – e-mail: asti@confagricoltura.it
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