CRONACA – Asti, ‘night club’ abusivo e frequentato da pregiudicati, la Questura lo chiude
Nell’ambito di una più ampia attività di controllo straordinario del territorio intensificata negli ultimi mesi nelle zone della provincia di Asti connotate da una maggiore incidenza criminale ovvero caratterizzate dalla presenza di locali abusivi di pubblico spettacolo ed intrattenimento potenzialmente pericolosi per la sicurezza degli ignari avventori, è stata disposta l’immediata cessazione dell’attività di Night Club posta in essere senza alcuna licenza dall’associazione privata “Toni’s Club” (sita nel Comune di Cassinasco), con contestuale chiusura dei locali. L’attività amministrativa è scaturita da un controllo della Guardia di Finanza grazie al quale è stato possibile appurare che il titolare del predetto circolo (deferito all’Autorità Giudiziaria per violazione dell’art.681 del codice penale – in relazione all’art.80 del Tulps – e per altre violazioni sulla normativa del lavoro), con precedenti penali per diversi reati, impiegava delle ragazze (non a norma con la legislazione sul lavoro – cc.dd. “figuranti di sala”) per intrattenere clienti che venivano fatti accedere nei locali (privi dei requisiti di sicurezza) anche senza la prescritta tessera sociale, somministrando tra l’altro alcolici a prezzi maggiorati. La riqualificazione ad ente commerciale del soggetto economico comporta la contestazione di natura fiscale. Nella circostanza è stata appurata la presenza all’interno del circolo di persone con precedenti penali per diverse tipologie di reato, tra cui associazione a delinquere, omicidio colposo, truffa, riciclaggio, ricettazione falso, furto aggravato, minaccia, estorsione, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, oltraggio, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale. Per la chiusura definitiva del Night Club è stato necessario un ulteriore controllo da parte di personale esperto della Divisione Amministrativa e Sociale della locale Questura e di tecnici altamente specializzati dei Vigili del Fuoco, a seguito del quale sono state riscontrate gravi violazioni sulla sicurezza e l’assenza, in capo al titolare dell’associazione privata, dell’apposita licenza prevista dall’art.68 del Tulps per l’esercizio di un locale di intrattenimento. Tale provvedimento costituisce una ulteriore tranche dell’intensa attività di controllo disposta da questa Autorità di Pubblica Sicurezza che ha portato dall’inizio dell’anno all’adozione di altri 7 analoghi provvedimenti nei confronti di taluni esercizi sia prospicienti la locale stazione ferroviaria che dislocati nel cuore del noto quartiere periferico Praia.
Appare infine doveroso ricordare che ai sensi dell’art.100 del Tulps il Questore può sospendere o far cessare immediatamente l’attività non autorizzata non solo nei casi in cui l’esercizio sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose ma anche quando costituisca pericolo per l’ordine pubblico, la moralità pubblica, il buon costume e soprattutto la sicurezza dei cittadini.