Trofarello – Firma Day e serata di approfondimento ANPI per dire no alle modifiche costituzionali ed alla legge elettorale.
Trofarello partecipa attivamente alla mobilitazione nazionale promossa dall’ANPI contro la riforma costituzionale e le modifiche alla legge elettorale.
«Il referendum sulla riforma costituzionale si terrà in autunno, ed è previsto dalla Costituzione in quanto la legge non è stata approvata in Parlamento con una maggioranza sufficiente a “metterla al sicuro”, pertanto si rende necessaria la conferma della stessa con la consultazione elettorale – spiega Luca Eandi, presidente della sezione locale ANPI – Lavoreremo alla causa del NO per il referendum ed alla correzione dell’”Italicum” perché riteniamo che l’intera riforma comporti, congiuntamente alla modifica della legge elettorale, un accentramento di poteri nelle mani del partito al governo, con forti limitazioni ai “contrappesi” e ai sistemi di garanzia previsti dai Padri costituenti».
Al via dunque il “Firma Day”, promosso dall’ANPI nazionale per le giornate di sabato 11 e domenica 12 giugno. Per quanto riguarda Trofarello saranno presenti dei banchetti in via Togliatti, nei pressi del Piccolo Centro Commerciale (sabato, dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00) e in piazzetta San Giuseppe (domenica, dalle 9.00 alle 12.30).
«Lo scopo della raccolta firme è quello di bloccare una riforma che cancella in radice la separazione dei poteri esecutivo, legislativo e giudiziario, regalandoci un nuovo “sovrano assoluto senza corona” – espone Eandi – inoltre, la modifica della legge elettorale dà la maggioranza assoluta ad un partito anche fortemente minoritario, caso questo unico al mondo. La riforma rende la Costituzione “flessibile”, cioè più facilmente modificabile, ma l’ANPI ricorda che la Costituzione, nata dalla Resistenza, è una “supernorma”, cioè una norma che impedisce la “dittatura della maggioranza”, in quanto pone limiti invalicabili alla volontà che la maggioranza esprime quando fa le norme. Esiste infatti un organo, la Corte Costituzionale, che cancella quelle norme che, pur volute da una maggioranza legittima, vanno contro la Costituzione medesima e i suoi principi – ed ancora – Viene inoltre enormemente complicato il sistema di produzione delle norme, indebolendo il Parlamento e rafforzando così indirettamente il Governo. Ma se, come auspichiamo, il referendum non riceverà la maggioranza di sì, la Costituzione non cambierà».
Quali sono le novità elettorali cui voi dite no?
«La norma blinda una nomenclatura irresponsabile. Occorre sapere, infatti, che il neo Senato sarà composto da membri non scelti dai cittadini ma “nominati” tra amministratori regionali e locali, cui, grande novità, si garantisce l’immunità parlamentare – ed ancora – E’ previsto un premio di maggioranza che attribuisce, a chi vince il ballottaggio tra i primi due partiti e rappresenta magari un 25% del voto, oltre il 50% dei seggi. Prevista inoltre la presenza di 100 capilista “bloccati” cioè nominati dai partiti, che vengono comunque eletti, indipendentemente dalle preferenze raccolte. Se riusciamo a raccogliere 500mila firme la prossima primavera si vota sulla legge elettorale per eliminarne questi aspetti particolarmente negativi».
Per aiutare i cittadini a conoscere una materia tanto complessa l’ANPI ha organizzato un serata di approfondimento sul tema. L’appuntamento è per venerdì 17 giugno alle ore 21.00 presso la sala Nimbo del Centro Culturale Marzanati. Interverrà la Prof.ssa Alessandra Algostino, docente di diritto costituzionale presso l’Università di Torino.
Sandra Pennacini