Assedio di Canelli: sabato 18 e domenica 19 si ripete la rievocazione storica
E’ la festa di Canelli e dei suoi abitanti. Non è solo una delle rievocazioni storiche piĂą famose, ma una riaffermazione di identitĂ attraverso la ripetizione degli eventi fondativi della cittĂ .
L’Assedio, senza aggettivi da queste parti, si ripete per la venticinquesima volta da quando venne inaugurato. Era il 1992 quando il Gruppo Storico dell’Assedio diede vita a questa messa in scena che coinvolge oltre 1500 figuranti. Si ricorda la resistenza della popolazione agli attacchi delle truppe di Carlo Gonzaga, duca di NevĂ©rs che voleva strappare il ducato ai Savoia. Quella che è conosciuta come la “guerra per la successione del Ducato di Monferrato si scatenò nel 1613 e durò fino al 1617. L’eroica condotta dei canellesi che riuscirono a respingere l’assedio venne ripagata dal Duca di Savoia con un decreto di esenzione trentennale dal pagamento delle tasse.
Sabato, alle 21, Canelli tornerĂ ad essere un borgo seicentesco con l’atmosfera delle battaglie nei prati Gancia e con le strade e le piazze invase da soldati, popolani, artigiani, giocolieri, sacerdoti, streghe e briganti.
Tra piazza San Tommaso, piazza San Leonardo, lungo la Sternia e la collina di Villanuova le truppe dei Gonzaga NevĂ©rs assalteranno la borgata difesa dalla guarnigione dei Savoia. Popolani e nobili canellesi si uniranno alle truppe savoiarde, guidate dal colonnello Taffini e sconfiggeranno “il guercio” duca di NevĂ©rs”. Quest’anno Taffini sarĂ impersonato per la prima volta da Mauro Argelli. Prende il posto dello storico Aldo Gai, dopo anni che lo hanno visto nei panni del condottiero. Piergiuseppe Dus sarĂ ancora il duca di Savoia mentre il duca di NevĂ©rs sarĂ Matteo Campagnoli.
Si torna indietro nel tempo, ma ciò non impedisce di tenere in considerazione le esigenze dei visitatori. Da quest’anno viene istituita una navetta che farĂ la spola tra piazza Cavour e piazza San Leonardo ogni dieci minuti. E l’Assedio vuol dire anche gastronomia ispirata ai tempi seicenteschi e buoni vini. Ci saranno otto “taverne”, tre “hostarie” e tanti posti a sedere in tutto il borgo.
L’accesso alla cittĂ richiede l’uso della moneta del tempo: i “testoni”. Si può effettuare il cambio con i moderni euro nei punti di ingresso. Domenica si conclude in grande spolvero con i festeggiamenti per la vittoria con lo spettacolo di fuochi d’artificio ai prati Gancia.
Carmela Pagnotta