Ivrea, due sale per donne vittime di violenza
Una stanza per te: Inaugurate due salette per le donne vittime di violenza a Ivrea
Martedì 21 giugno 2016 Ivrea ha inaugurato ufficialmente due “salette” riservate alle donne vittime di violenza, proseguendo così nel progetto, avviato nel 2014 dall’ex Provincia di Torino e sostenuto in seguito dalla Città metropolitana, di risistemazione di uno spazio dedicato in quindici commissariati e caserme del territorio.
Alle 10.30, alla presenza di Salvatore Longo, Questore della provincia di Torino è stata inaugurata la stanza del Commissariato Polizia di Stato. Il Questore ha ricordato che questa è la terza saletta aperta presso una Questura del territorio metropolitano e ha fatto notare che la violenza contro le persone fragili –donne, minori ma anche anziani- è in allarmante crescita. A Ivrea, la Questura dall’inizio dell’anno ha ricevuto 25 richieste di intervento –di cui 20 avvenute in contesti familiari- e 10 sono state tramutate in denunce. Le vittime sono per lo più donne italiane coniugate fra i 20 e 37 anni e i presunti autori delle violenze sono a loro volta italiani coniugati.
Alle 11.30 è stata la volta della saletta del Comando di polizia locale, dove ha fatto gli gli onori di casa il sindaco di Ivrea Carlo Della Pepa. Sottolineando l’importanza di fare rete per contrastare il fenomeno, ha anche ricordato che esiste una terza “saletta” presso il Tribunale di Ivrea, già realizzata in passato, in cui gli agenti della polizia municipale lavorano a sostegno della polizia giudiziaria: anche qui, nel 2016, sono stati aperti oltre 1000 fascicoli, di cui 200 riguardanti presunti maltrattamenti in famiglia, 100 stalking, 40 casi di violenza sessuale.
Le due “salette” nel capoluogo eporediese sono una nuova tappa del progetto “Una stanza per te”, un’idea nata da una proposta dell’Associazione Svolta Donna per creare all’interno di commissariati e caserme degli spazi protetti, accoglienti ma adeguatamente attrezzati, per raccogliere le testimonianze delle donne che entrano per denunciare violenze su di sé o sui propri familiari. Silvia Lorenzino, rappresentante dell’Associazione –che è uno dei 17 centri antiviolenza riconosciuti dalla Regione Piemonte- ha ricordato che l’idea di costruire le salette è nata in seno al Tavolo di coordinamento provinciale contro la violenza alle donne, un organismo che riunisce enti pubblici e associazioni che lavorano sul territorio con l’obiettivo di costituire una “rete” di soggetti che, ciascuno nel proprio ambito di competenza, mettono a disposizione professionalità e servizi in campo sanitario, psicologico, legale, giudiziario e di ordine pubblico, culturale, socio-assistenziale ed educativo per accompagnare le vittime di violenze nel percorso, non semplice, di superamento.
La ex Provincia di Torino nel 2014 ha dato via al progetto di risistemazione degli spazi in quindici commissariati e caserme del territorio: comandi di compagnia dei Carabinieri, commissariati di Polizia. (a Torino, Bardonecchia, Ivrea, Rivoli) e nuclei specializzati di Polizia locale (Moncalieri, Venaria, Ivrea) e la Città metropolitana ha raccolto il testimone per il completamento della rete di salette.
“Come eporediese e avvocato posso dire che le istituzioni di Ivrea hanno sempre manifestato una profonda attenzione al problema della violenza verso le persone fragili” ha commentato Alberto Avetta, vicesindaco della Città metropolitana “Ma tutto il territorio metropolitano deve offrire la stesse possibilità di contrasto alla violenza. Per questo lo sforzo che abbiamo compiuto prima come Provincia e ora come Città metropolitana è stato quello di dare vita a una nuova forma di governance che vede lavorare insieme tutte le istituzioni, ciascuna per le sue competenze”.