PIEMONTE ARTE: SCULTURE A VENARIA, SPINOGLIO, M.A.O., FREED, BIGLIETTI DA VISITA, “IO ESPONGO”…

SCULTURE MODERNE ALLA VENARIA REALE

scultura geaPaolo Borghi, Novello Finotti, Maimouna Guerresi, Giacomo Manzù, Giuseppe Maraniello, Francesco Messina, Igor Mitoraj, Mimmo Paladino, Augusto Perez, Arnaldo Pomodoro, Luigi Stoisa, Giuliano Vangi: dopo il successo dell’esposizione del 2015 Rappresentare il mondo, La Venaria Reale in collaborazione con lo Studio Copernico ripropone con Sculture moderne alla Venaria Reale un nuovo percorso dedicato a dodici tra i più affermati maestri della scultura italiana e non del XX secolo con conferme e prestigiose integrazioni di opere (17 in tutto) rispetto al percorso dello scorso anno.

La mostra è a cura di Luca Beatrice, in collaborazione con la Direzione Generale Arte e Architettura contemporanea e Periferie urbane e con lo Studio Copernico di Milano.

Reggia di Venaria, fino al 29 gennaio 2017

Percorso compreso in tutti i biglietti d’ingresso

INFORMAZIONI: Tel.: +39 011 4992333 – www.lavenaria.it

 

SCULTURE E DISEGNI DELL’ASTIGIANO PAOLO SPINOGLIO

spinoglioL’Associazione Paolo Spinoglio ha inaugurato la mostra “SGUARDI sculture e disegni” dell’artista astigiano  Paolo Spinoglio, nel Complesso Monumentale di S. Caterina – Oratorio de’ Disciplinanti a Finalborgo, Finale Ligure (SV) La mostra è visitabile fino al 24 luglio 2016. Orari: da martedì a domenica, ore 17.00 – 23.00 info: tel. 019 680518 – 348 2615497 www.paolospinoglio.eu – associazionepaolospinoglio@gmail.com

 

TORINO, AL M.A.O., “MADAMA BUTTERFLY. ARCHITETTURA, SCENOGRAFIA E MUSICA”

In occasione delle celebrazioni per il 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, il MAO Museo d’Arte Orientale ospita MADAMA BUTTERFLY. Architettura, scenografia e musica, esposizione dei lavori degli studenti del Politecnico di Torino, in collaborazione con il Teatro Regio. I progetti che si possono osservare al primo piano di Palazzo Mazzonis rappresentano un percorso articolato che ha portato gli studenti ad affrontare la complessità della macchina dello spettacolo, in particolare della lirica, approfondendo poi l’opera Madama Butterfly di Giacomo Puccini. A seguito dell’analisi musicologia e storica, è stato possibile per gli studenti cimentarsi con lo studio della messa in scena – o meglio con il progetto di scenografia – che ha condotto all’elaborazione di MAObozzetti, tavole tecniche, campioni di elementi di scena; tutto ciò che occorre produrre nella realtà per l’allestimento di un’opera lirica, fino a confrontarsi con le tecniche costruttive e i materiali imposti dal palcoscenico e in particolare da quello del Teatro Regio di Torino. La mostra è a cura di Claudia Boasso, Valentina Donato, Roberto Monaco, Attilio Piovano, Loris Poët

INGRESSO con biglietto delle collezioni permanenti

MAO Museo d’Arte Orientale Via San Domenico 11 – Torino

Info t. 011.4436927 – e-mail mao@fondazionetorinomusei.it – sito

www.maotorino.it

 

M.A.O., “TI RACCONTO I BEATLES” 

beatlesGiovedì 30 giugno ore 18 – Ezio Guaitamacchi. Chiacchierata live show

MAO Museo d’Arte Orientale

Via San Domenico 11 – Torino

In occasione della mostra Nothing is Real. Quando i Beatles incontrarono l’Oriente il MAO propone un nuovo ciclo di appuntamenti che coinvolgeranno il visitatore nelle atmosfere vissute dai Beatles durante il loro percorso a Oriente e che lo condurranno a comprendere il senso delle opere esposte. La mostra Nothing is Real , infatti, offre spunto per diverse forme di interpretazione e di presentazione del panorama indiano cui essa si ispira, dalla tradizione a i giorni nostri. Per tutta la durata della mostra vi sarà un susseguirsi di eventi: spettacoli di musica e di danza indiana, recite, racconti e conferenze di approfondimento dei temi classici si alterneranno a workshop, aperitivi e dj set, proiezioni cinematografiche e concerti dedicati ai Beatles. Tra gli appuntamenti più strettamente legati alla musica il MAO propone un breve ciclo di incontri dal titolo Ti racconto i Beatles  durante i quali musicisti, scrittori, storici dell’arte e personaggi del jet set racconteranno i Fab Four. Giovedì 30 giugno il primo ospite sarà  Ezio Guaitamacchi, giornalista e critico musicale, autore e conduttore radio/tv, scrittore, musicista, docente e performer.

Ingresso libero fino esaurimento posti disponibili.

È possibile ritirare massimo due tagliandi a persona a partire dalle ore 17.30

 

PALAZZO MADAMA: L’ORIGINALITÀ NEL DISTINGUERSI –  L’ARTE DEL BIGLIETTO DA VISITA TRA SETTE E OTTOCENTO 

Palazzo Madama – Gabinetto Cinese e Piccola Guardaroba  Piazza Castello – Torino  

biglietto da visita 1Per la prima volta Palazzo Madama espone al pubblico la sua collezione di biglietti da visita: una selezione di circa quaranta opere, realizzate trabiglietto da visita 2 Settecento e Ottocento, scelte e ordinate da quindici studenti delle scuole secondarie di secondo grado che hanno vinto la partecipazioni alla prima Summer School di Palazzo Madama attraverso il concorso Porta, Castello, Residenza e Museo. Raccontami Palazzo Madama promosso dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni artistici e Storici di Torino.

La collezione di duemilacinquecento biglietti da visita è entrata nel 1935 nelle raccolte del museo, attraverso l’acquisto dal libraio Luigi Pregliasco di Torino e il dono fatto dagli eredi di Henry Litta Prior, uno dei primi studiosi del biglietto da visita e autore di un’importante pubblicazione monografica.

In mostra un percorso alla scoperta dei temi e delle consuetudini legate all’uso del biglietto da visita, oggetto ancora oggi in voga per presentare la propria persona o professionalità, che in un piccolo formato racchiude originalità, arte e gusto. Tra i biglietti esposti anche quelli di personaggi illustri, come Massimo d’Azeglio e il poeta Ippolito Pindemonte; una sezione è dedicata alle origini del biglietto da visita, con il retro di carte da gioco su cui si annotava il proprio nome per segnalare la visita ai propri conoscenti; altre sezioni iconografiche sono dedicate alle cornici, alla calligrafia, alle professioni e alle vedute urbane e paesaggistiche, tra cui Venezia, Firenze, Siena e Torino.

La mostra è a cura degli studenti Nives Di Pietro, Ludovica Felicioni, Cassia Cristina Ferreira da Silva, Elisa Gambino, Francesca Garelli, Sara Lomi, Federico Mateus Esteves, Sara Musso, Alice Nicastro, Federica Panarelli, Francesca Panuzzo, Andrea Rol, Giuseppe Ron, Lavinia Scotto, Alessia Simonetti.

 

TORINO, RITORNA LA MOSTRA CONCORSO «IO ESPONGO»

Nello spazio espositivo della «Conserveria Pastis», in piazza Emanuele Filiberto 9b, si rinnova l’incontro con i giovani artisti della mostra concorso «Io Espongo» promosso e organizzato dall’Associazione Azimut.

In particolare, si tratta della XIX° Edizione di questo incontro tra pittura, fotografia, design, scultura, installazioni e video.

Il primo appuntamento, che si è tenuto nella serata di domenica 26 giugno, ha visto la presenza dei lavori realizzati da Amedeo Bello, Andrea Valmachino, Alessia Pozzi, Sara Canevaro, Nicola

Malnato, Re del Pop Corn.

Un’occasione, quindi, per gli autori per presentare i progetti e le opere di un percorso creativo ricco di sfumature, di tecniche, di interpretazioni della attuale realtà sociale e culturale.

E il pubblico ha votato le opere secondo le proprie e insindacabili preferenze.

L’iscrizione al concorso è gratuita, come recita il bando pubblicato on line www.ioespongo.it.

(A. Mis.)

 

FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO: “DALLA A ALLA ZEBRA”

dalla a alla zebraLa Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, ospita negli spazi del bookshop dal 30 giugno al 17 luglio 2016 DALLA A ALLA ZEBRA, progetto che nasce dal coronamento di una lunga frequentazione tra il pittore Daniele Galliano e lo scrittore Enrico Remmert, entrambi torinesi. Se l’idea di fondo è fulminea e condivisa – creare una sorta di stravagante abbecedario artistico – molto più lento e lungo è il lavoro per realizzarla. Nell’arco di due anni, infatti, il perfezionismo di entrambi gli autori lascia sul campo, con più vittime che feriti, un bel numero di proposte e idee. Il risultato finale di questa puntigliosa scrematura è un corpus di circa 120 definizioni da accompagnare ai relativi disegni che, esattamente come in un abbecedario, vanno a definire 120 parole. La cifra comune del lavoro di Galliano e Remmert – il primo ovviamente ai disegni, il secondo ai testi – è la ricerca sistematica di un linguaggio originale, dove la riflessione artistica e il senso del gioco stanno una all’altro come il coleottero sta allo spillo che lo infilza nel quadretto. Così sul foglio bianco dello sfondo non sono i disegni né i testi a venirci incontro:  siamo noi a tuffarci in un mondo che ci prende sempre alla sprovvista, più spiazzante che disorientante, e capace di marcare immediatamente la distanza dalla convenzionalità del fumetto e della vignetta tout court. Disegni e testi viaggiano indissolubilmente insieme ma in una corrispondenza mai ordinaria, che lascia sempre sorpresi, come in quel trucco da prestigiatori in cui dentro un cerchio che sembra chiuso se ne intrappola un altro. Finché succede qualcosa: succede che, mentre siamo intenti a indovinare in quale modo verremo nuovamente sorpresi e confusi, ecco che invece tutto si fa improvvisamente nitido. E, davanti all’abbecedario di Galliano e Remmert, avviene la nostra piena trasformazione in adulti-bambini: sempre vogliosi di giocare quanto curiosi di svelare il mondo. In occasione della mostra sarà stampato il libro dalla casa editrice Iemme Edizioni di Napoli.

 

AOSTA, SAINT-BENIN: LEONARD FREED. IO AMO L’ITALIA

aosta freedGrande successo per la mostra “Leonard Freed. Io amo l’Italia” che, a un mese dall’apertura, ha registrato una considerevole affluenza e ottimi riscontri da parte della critica. L’esposizione con il suo corpus di cento opere, omaggio alla fotografia internazionale d’autore, sarà protagonista dell’attività espositiva del Centro Saint-Bénin di Aosta fino al 20 settembre. La rassegna proposta dall’Assessorato dell’Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta, curata da Enrica Viganò e realizzata in collaborazione con il Leonard Freed Archive e Admira, offre al pubblico una ricca selezione di immagini scattate dal fotografo americano, membro della celebre agenzia Magnum Photos, in diverse città fra cui Firenze, Milano, Napoli, Roma, Venezia e in piccole località italiane, a partire dalla metà del Novecento agli inizi del nuovo secolo. Gli scatti, tutti in bianco e nero, raccontano il rapporto fra Leonard Freed e l’Italia – terra che ha amato profondamente e che lo ha ospitato per oltre quarantacinque soggiorni – tappa importante della sua autorevole carriera. Emerge dai suoi lavori, colmi di sentimento, una colossale forza che si scorge nei volti e nelle inquadrature, ritratti in maniera realistica e liberi da stereotipi, ma dotati di grande sensibilità ed umanità. “La storia d’amore” con l’Italia, così come lui stesso la definiva, ha inizio tra il 1952 e il 1958, quando, mosso dall’interesse per l’arte, compie i primi viaggi in Europa e scopre la passione per la fotografia. Da sempre attratto dallo studio della natura umana, dei comportamenti, dei caratteri, s’innamora da subito degli italiani che ne incarnano le differenti tipologie e che ha modo di osservare anche nella Little Italy di New York, dove si trasferisce nel 1954. Passano quindi in secondo piano i paesaggi, l’arte, l’architettura, la politica, che rappresentano lo sfondo della sua personalissima analisi della società.

aosta FREED 2La ricerca di Leonard Freed, sensibile all’antropologia culturale e all’indagine etnografica, scaturisce dalla necessità di ritrovare il senso delle proprie origini attraverso lo studio di comunità tradizionali. Ne deriva il suo esser affascinato dalla vita della gente comune, dal calore e dalla spontaneità che si osserva negli scatti che immortalano lavoratori siciliani, persone che passeggiano, bambini che giocano o che vanno a scuola, uomini e donne che compiono i gesti tipici della loro quotidianità, soldati, aristocratici veneziani e romani.

La sua analisi trasversale della società offre uno spaccato di 50 anni di storia, dove se da un lato sono evidenti i cambiamenti e le differenze socio-economiche legati al trascorrere degli anni, dall’altro si percepisce una continuità gestuale che esula dal passare del tempo. Gli atteggiamenti, le espressioni, i gesti appaiono come cristallizzati in un passato che diviene presente.

Il suggestivo percorso espositivo offre quindi una minuziosa descrizione della popolazione italiana, dove a scene di uomini che spingono carretti di legno – per il trasporto di frutta nella Little Italy di New York degli anni ’50 o nel frettoloso spostamento di un enorme pesce nell’assolata Sicilia degli anni ’70 – si alternano scene di semplice rilassatezza. Lo si scorge negli scatti con persone sedute davanti alla propria abitazione o nell’immagine di un uomo intento ad offrire prodotti tipici (Sicilia, 1974), secondo i costumi dell’ospitalità mediterranea.

Spiccano opere dal gusto vivace e ironico in cui i preti giocano a tirarsi palle di neve in Piazza San Pietro (Roma, 1958), o dove tre cani attendono di entrare in una Farmacia (Venezia, 2004) o, ancora, una movimentata panoramica su un gruppo di ragazzini, divertiti dall’esplosione di petardi (New York, 1955). Il carattere poetico e riflessivo, ma al contempo di estrema forza, è trasmesso da Napoli, 1956: il ritratto di una ragazza dallo sguardo espressivo fisso in camera si staglia sullo sfondo di un gruppo di donne che guardano all’orizzonte. Della stessa carica emotiva, seppur priva di sguardi e di espressioni dirette, è Firenze, 1958, che cattura un momento di riposo di tre giovani soldati seduti su un ponte della città, avvolta da una leggera foschia.

 

 

TORINO, PASSEGGIATA DEAMICISIANA

deamicisDomenica 3 luglio il Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia aderirà alla prima edizione della “Festa dei Musei”, promossa dal MIBACT. Per l’occasione alle ore 16.00 sarà proposta la PASSEGGIATA DEAMICISIANA, una visita guidata itinerante nei luoghi di Edmondo De Amicis: l’itinerario prenderà il via dalle sale del MUSLI e condurrà grandi e piccini nel cuore della città, alla scoperta delle zone in cui lo scrittore ha lasciato la sua impronta.

Costo del percorso di visita: 3 € per bambini, 7 € per adulti. (Prenotazione consigliata al numero 011 19784944; è possibile prenotare in orario di ufficio, dalle 9.00-13.30).

Dalle 15.30 alle 18.30, inoltre, sarà possibile visitare i due Percorsi del Museo.