CRONACA – Chieri, tre ore di paura. Minaccia di buttarsi dalla gru, scende convinto dai carabinieri
“Voglio vedere subito mio figlio, altrimenti mi do fuoco e mi butto”: così un 40 enne chierese in Via Polesine, a due passi dal centro commerciale il Gialdo, alle 22 di ieri sera ha richiamato l’attenzione prima di una piccola folla e poi di carabinieri, vigili del fuoco e croce rossa.
L’uomo era stato da poco lasciato dalla moglie (che se n’era andata di casa col figlio di tre anni) per dissapori forse legati anche a violenze domestiche e, nel più completo sconforto, era salito su una gru con una tanica di benzina. “La minaccia ci è apparsa subito concreta – racconta il capitano Antonello Formichella, che in qualità di comandante della Compagnia di Chieri ha avviato con l’aspirante suicida una lunga trattativa, protrattasi fino all’una di notte – e salendo fino a metà gru ho cercato di dissuaderlo. Tutt’altro che semplice, visto il suo stato d’animo e vista anche l’impossibilità per lui di vedere soddisfatta subito la richiesta di vedere lì il figlio. Alla fine, con l’aiuto di un cellulare che è stato con molta fatica fatto arrivare all’uomo, siamo riusciti a convincerlo a desistere. E’ stato tranquillizzato e stamattina lo abbiamo ancora sentito in caserma per chiarimenti.”