Ospedale unico dell’asl 5, Saitta: “Raggiungibilità prima di tutto”. Visca: “Vadò è OK”
Nella giornata di ieri si sono tenute due importanti riunioni volte ad individuare l’area di localizzazione del nuovo Ospedale Unico che servirà i Comuni dell’ASL TO5. Nella mattinata in Regione si sono incontrati l’assessore Saitta, alla presenza dei tecnici regionali dei settori edilizia sanitaria, urbanistica e trasporti, ed i sindaci delle città che attualmente ospitano i tre presidi ospedalieri destinati ad essere sostituiti dalla nuova struttura: per Moncalieri Paolo Montagna, per Chieri Claudio Martano e per Carmagnola Ivana Gaveglio. Dalla riunione è emerso che l’area compresa tra le stazioni ferroviarie di Trofarello e Cambiano risulta essere la zona baricentrica più servita, sia per il trasporto privato sia per il trasporto pubblico, su gomma e su rotaia. «La raggiungibilità da parte dei professionisti e dell’utenza è certamente il punto che ci sta maggiormente a cuore – così Saitta tramite Facebook – dal momento che abbiamo ereditato scelte di realizzazione di ospedali nuovi in luoghi periferici del Piemonte che necessitano di strade e collegamenti per poter essere facilmente accessibili». Nel pomeriggio si è tenuta l’assemblea dei sindaci dell’ASL TO5 e la discussione è proseguita. Quanto è emerso è che risultano due aree potenzialmente idonee, ovvero quella che insiste sul territorio di Cambiano e quella sul territorio di Moncalieri, al confine con Trofarello (Sanda Vadò). Per quanto riguarda Cambiano, è stato altresì chiarito che l’area di interesse è quella “ex-demanio”, proposta all’attenzione della Regione dalla passata amministrazione Michellone. «In buona sostanza sul tavolo della Regione sono individuate due aree di possibile insediamento, rappresentate sulla carta con un grafico che sintetizza la loro capacità di servire adeguatamente i necessari trasporti – spiega il sindaco di Trofarello Gian Franco Visca – Ora tocca ai sindaci presentare progetti e considerazioni. Entro la fine di agosto sarà definito il perimetro dell’area prescelta e la Regione darà il via alla predisposizione degli studi di fattibilità economica. Per quanto ci riguarda siamo coinvolti nel progetto Sanda Vadò, che ci tocca da vicino perché la presunta localizzazione è strettamente legata alla presenza del Movicentro della stazione di Trofarello. Il progetto è pronto e sarà sottoposto all’attenzione della Regione quanto prima. Dallo studio grafico – rileva ulteriormente Visca – risulta chiaramente rappresentato che la zona di Sanda Vadò presenta una capacità ricettiva estremamente elevata, per la compresenza del trasporto su rotaia tramite Trofarello e su strada, alla luce dell’uscita della tangenziale. L’alternativa è l’area ex demanio che insiste sul comune di Cambiano, anche questa al confine, dal lato opposto, con Trofarello. Le amministrazioni ora procederanno con le loro osservazioni per consentire alla Regione di arrivare ad una individuazione puntuale dell’area più idonea in tempi brevi».
Sandra Pennacini
(nell’immagine la rappresentazione grafica delle località interessate
con l’analisi delle rispettive qualità quanto a servizi di trasporto
pubblico)