PIEMONTE ARTE: LA TOPOLINO, OMEGNA, POLITANO, LINGUA MADRE, SPINOGLIO

CHIERI, LA «TOPOLINO» IN 120 OPERE

ex libris invitoNella cornice della Cappella di San Filippo, in via Vittorio Emanuele II n.63, sono ospitati 120 ex libris di 80 artisti italiani e internazionali, invitati a partecipare alla rassegna «La Topolino illustrata», curata da Giancarlo Torre.

La vettura progettata dall’ing. Dante Giacosa (1905-1996) nel 1936, è stata interpretata con minuziosa cura e fantasia, con una puntuale resa del soggetto e, a tratti, con quella sottile ironia che aveva già interessato i visitatori della prima tappa della mostra, allestita nello spazio «8 Gallery» a Torino Lingotto.

Promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Chieri, l’atturale appuntamento permette di entrare in diretto contatto con il fluire della linea della Aulmann e Barbero, di Baudino e Beltramino, Dalponte, Favaro, Gianinetti, Gosso e Menegon.

E il percorso offre, di tavola in tavola, una sequenza di immagini realizzate dalla Monaco e Onida, Rivetti e Porporato, in una sorta di racconto, quasi un diario, che si sviluppa da Roig Equey a Sciaccaluga, da Sicchiero a Suehiro, Tonelli, Urmos, Verna, Viarengo Miniotti, Vincenti, Stor, Beitz, Bajrami, Belloni, Borgogni, Casalino. Il nucleo di lavori esposti annovera altri e pregevoli autori, che hanno conferito all’iniziativa una propria e indiscutibile identità storica e creativa.

Angelo Mistrangelo

CHIERI, Cappella di San Filippo, via Vittorio Emanuele II n.63,

orario:lunedì-venerdì 16-19, sabato e domenica 10-12/16-19, sino 24 luglio.

 

OMEGNA: ARTESTATE 2016, MOSTRA DI MAESTRI CONTEMPORANEI ALLA GALLERIA “SPRIANO”

omegna galleria sprianoContinua per l’intera stagione estiva alla galleria “Spriano” di Omegna (Via Cattaneo 16) la rassegna di opere scelte dei maestri in permanenza presso lo spazio espositivo. Si tratta in particolare, tra gli altri, dei lavori dei seguenti artisti: Luigi Boille, Antonio Calderara, Galliano Mazzon, Achille Perillli, Achille Pace, Vinicio Berti, Gualtiero Nativi, Ugo Nespolo, Sergio Dangelo, Bruno Chersicla, Roberto Caspani, Mauro Staccioli, Anna Valla, Krampen, Bruno Munari e Walter Fusi.

Ricordiamo in questa occasione, con specifica attenzione, Luigi Boille e Walter Fusi, perché proprio in questo periodo sono loro dedicate mostre di carattere internazionale in due città italiane.

Luigi Boille, che espone in una mostra monografica a Pordenone, nato nel 1926, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1949. Laureato in architettura nel 1950, risiedette a Parigi dal 1950 al 1968, dove espose nelle più importanti gallerie, prima di trasferirsi definitivamente a Roma.

Nel 1974 il critico Giulio Carlo Argan rilevava come nei quadri che il maestro dipingeva a Parigi intorno al 1960 era già evidente la volontà di “spazieggiare” la superficie, senza tuttavia darle una profondità, con la sola variante-frequenza degli arabeschi colorati, o soltanto bianchi e neri, che ne formavano il contesto varieggiato ed elastico. Poi sempre partendo dall’unità di segno e colore e mantenendo alla superficie l’apparenza di una membrana tesa e vibrante, ha tentato di ricostruire una pittura d’immagine e perfino di raccordo, ingrandendo l’arabesco, assottigliando l’impasto, intensificando lo squillo dei timbri cromatici con la continuità stimolante dei neri. L’emergere dell’immagine rivelava il limite del proposito pittorico: la perfetta eleganza decorativa impediva l’approfondimento della ricerca.

Boille tuttavia, che considerava molto la ricerca, ha mostrato di superare questa contingenza decorativa, portando il decorativo all’estremo dell’ornato e passando dal troppo colorato al monocromo.

Walter Fusi invece, presente in queste settimane, in mostra, a Prato, nato a Udine nel 1924 da genitori toscani, partecipa attivamente dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, all’avanguardia artistica italiana, aderendo al movimento informale a cui prende parte fino al 1962.

Conclusa l’esperienza informale, maturata nel clima di profonda sfiducia nei valori conoscitivi e razionali del dopoguerra, dopo alcuni anni di riflessione e di silenzio, approda all’Astrattismo geometrico, diventando una delle figure più rappresentative del Concretismo in Italia. Dal 1965 fino circa alla metà degli anni Settanta, periodo che coincide con il soggiorno milanese dell’artista, sperimenta tutte le possibilità linguistiche del Concretismo, fino alla completa oggettualizzazione della tela in forme tridimensionali. Sono di questi anni le sue maggiori affermazioni nazionali ed internazionali fino alla grande mostra personale al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, nel 1976, che segna la conclusione di questo secondo ciclo della sua ricerca artistica.

Alla fine degli anni Settanta, Fusi torna a Firenze, dove svolge una ricerca di essenzialità linguistica, applicata ai valori del segno, del colore e del gesto.

E’ questa la mostra n. 367 della galleria “Spriano” di Omegna, mostra che conferma, se mai ce ne fosse stata la necessità, la seria e rigorosa predilezione della Galleria e del suo titolare Silvio Spriano per le opere ed i maestri dell’Astrattismo, con una particolare attenzione al Concretismo.

Enzo De Paoli

LIVIO POLITANO ESPONE A ORMEA

Il lungo cammino artistico di Livio Politano, che opera da sempre tra Torino e Beinette, rappresenta una testimonianza della sua ricerca, dell’attenzione per l’evoluzione del linguaggio dell’arte, per una visione in cui figurazione e risvolti fantastico-surreali esprimono la sua intensa passione per la pittura tanto da far dire a Giorgetto Giugiaro:«oggi vedo nei lavori più recenti una indagine simbolica più profonda, suggerendo

ai suoi numerosi estimatori un approdo quasi metafisico».

Un’indagine rilevata e suggerita dai testi critici di Giorgio Barberis, Franco Comino, Carlo Morra ed Enrico Perotto, pubblicati nel catalogo che accompagna la personale al Palazzo delle Meridiane a Ormea, in provincia di Cuneo.

Organizzata dall’Amministrazione Comunale di Ormea e Associazione Culturale Ulmeta, l’esposizione presenta dipinti, pastelli e sculture che esprimono e delineano le sue cittadelle, architetture, strutture immerse nello spazio atmosferico.

In particolare, la luce è l’insostituibile artefice delle sue opere, dell’alternarsi dei gialli solari, dell’accensione dei rossi, dei profondi neri di un dipingere proiettato verso insospettabili galassie e poetiche riflessioni.

                                 Angelo Mistrangelo

 

ORMEA, Palazzo delle Meridiane, via Roma 3, orario:10-12,30/15,30-18,30, Info. 0174/392157, sino 31 agosto.

 

 

SEMPRE PROTAGONISTE LE VOCI DELLE DONNE E DELLE AUTRICI DEL CONCORSO LINGUA MADRE

lingua madreSi è appena concluso il 1° Forum Internazionale delle donne al governo della politica e dell’economia di Expo Elette 2016, che ha visto Daniela Finocchi nel Comitato Promotore e come moderatrice del seminario Cultura: esiste un modello di governance al femminile?, a testimonianza del grande apporto delle donne migranti in campo culturale e dirigenziale. L’evento si è concluso con la stesura della Carta di Expoelette, un’Agenda di lavoro e di impegni in vista di una maggiore e qualificata presenza delle donne nei luoghi di governo della pubblica amministrazione e dell’economia. Expoelette si costituirà quindi in forma di Associazione, a cui potranno aderire donne e uomini che ne condividano principi e finalità e che si impegnino a sostenerli.

Informazioni e approfondimenti

 

MONFERRATO: “VIVERE LA COURT”: LE SCULTURE DI PAOLO SPINOGLIO

MonferratoIl progetto “Vivere La Court”; i seminari del programma “Reti creative e turismo”; l’adesione ai “Percorsi Divini” promosso dall’Associazione Donne del Vino Piemonte; la nuova Applicazione dedicata al Parco Artistico e a tutto il territorio; la giornata di studio per i manager Unesco, la mostra delle opere di Paolo Spinoglio…

Sono tantissime e tutte di alto livello le iniziative che coinvolgono la Michele Chiarlo, il Parco Artistico Orme su La Court e, con loro, tutto il Monferrato. Un territorio da vivere a 360 gradi, per scoprirne la vivacità, goderne la bellezza e approfittare del piacere che sa regalare.

Da ormai qualche settimana il progetto “Vivere La Court”, portato avanti dalla Michele Chiarlo e dal Parco Artistico Orme su La Court, sta vivacizzando con diverse iniziative tutto il territorio del Monferrato. D’altra parte il progetto è stato pensato proprio per offrire a tutti un’occasione per scoprire i valori e le bellezze di un territorio magnifico, patria di vini indimenticabili, dimora di opere d’arte dal richiamo internazionale e custode di una tradizione secolare che sempre si rinnova guardando al futuro.

Tornando, invece, alla Michele Chiarlo, va segnalato il nuovo, importante, evento che dall’1 agosto al 30 settembre arricchirà ancora di più la proposta artistica della casa vinicola. Si tratta della mostra “Sguardi” – sculture e disegni di Paolo Spinoglio.

Le opere dello scultore sono ora in mostra a Finalborgo e, successivamente, arriveranno nella suggestiva cornice delle cantine Michele Chiarlo a Calamandrana, che ben si addice ad un’espressività artistica raffinata e originale di grandi forme.