Astimusica. Renzo Arbore tra Napoli e Quelli della Notte
Tre ore, tre di concerto! Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana non sono certo venuti ad Asti con il freno a mano tirato. Presi dall’entusiasmo del pubblico di piazza Cattedrale hanno concesso, ieri sera, bis a ripetizione. “Ancora una…” ha pensato lo showman alla vista degli spettatori in piedi sotto il palco che non accennavano ad allontanarsi. Il concerto si è chiuso infatti alla mezzanotte e mezza, ben oltre la durata che ci si aspettava.
Arbore ha attraversato tutto il suo repertorio, proponendo i classici napoletani, rivisti e corretti alla sua maniera, ma anche lo swing, il jazz e Modugno. Ha intrattenuto il pubblico con gags e aneddoti, riportando sul palco l’atmosfera delle sue mitiche trasmissioni, prima fra tutte “Quelli della notte”. E proprio le canzoni delle sue trasmissioni sono state quelle piĂą cantate dal pubblico: “Ma la notte no”, “Il materasso”, “La vita è tutta un quiz”. Un tuffo negli anni ’80 e ’90 che non passa mai di moda.
Accompagnato dai 14 elementi dell’Orchestra, ha duettato con i cantanti e con i musicisti senza pause, scherzando spesso sulla sua etĂ e con la percezione che il pubblico ha di lui, come la signora che ha incontrato nel pomeriggio in via Cavour che gli ha detto: “Arbore, lei “da vivo” è piĂą alto!”.
La stoffa dell’intrattenitore a tutto tondo, il musicista, il cantante, il presentatore: in due parole, Renzo Arbore.
Chiude in bellezza Astimusica con una serata alla quale sarebbe stato un peccato mancare.
Questa sera il Festival di Asti propone ancora il Live Contest dedicato alle band emergenti astigiane, sponsorizzato dalla Confartigianato, che va a concludere un’edizione di Astimusica di cui si parlerĂ negli anni a venire.
Carmela Pagnotta