Asti, arresti all’ospedale . L’indagine partita dalla denuncia della direttrice dell’Asl Ida Grossi.
Mentre il nucleo dei Nas di Alessandria diffonde un video in cui si vedono chiaramente medici ed infermieri che trattano gli ambulatori dell’ospedale Cardinal Massaja come il loro supermercato personale e infilano nelle borse materiali e farmaci, si apprende che l’indagine ha avuto inizio grazie ad una denuncia partita dai vertici dell’Asl. La direttrice Ida Grossi ha diffuso un comunicato molto chiaro: “Dopo aver accertato la sparizione di strumentazione e materiale vario, l’Asl AT ha provveduto ad informare l’autoritĂ competente che ringrazio per la massima e sollecita collaborazione, e che ha fatto scattare l’operazione intercettando i presunti responsabili degli ammanchi. Personalmente sono indignata ed offesa per tutti gli operatori che quotidianamente operano con onestĂ , trasparenza e risultati importanti per la salute del cittadino. Quella trasparenza è diventata uno dei punti fondanti dell’amministrazione regionale e della nostra Azienda sanitaria che, come si evince, sta dando i primi frutti. Poche mele marce, se tolte dal cesto per tempo, non sono in grado di contagiare le altre. E questo lo voglio dire anche e soprattutto ai cittadini perchĂ© continuino ad avere fiducia nell’ospedale e nel personale del Cardinal Massaia e di tutto il territorio dell’Asl”.
Intanto l’Asl di Asti ha provveduto ad assumere due nuovi medici dopo aver sospeso i quattro professionisti e l’infermiera sottoposti agli arresti domiciliari. Il servizio dell’ospedale continua regolarmente.
Carmela Pagnotta