Brachetto, Confagricoltura Asti: “Condizioni non dignitose per la filiera”

Flavio Scagliola

Flavio Scagliola

Confagricoltura Asti esprime il proprio dissenso per la riconferma delle rese ad ettaro, per la vendemmia 2016, delle denominazioni Brachetto d’Acqui DOCG e Piemonte Brachetto DOC. Laconico il commento di Flavio Scagliola, presidente provinciale della sezione vitivinicola di Confagricoltura Asti: “La riconferma delle rese per il Brachetto d’Acqui, a 36 quintali per ettaro, e il Brachetto Piemonte, a 43 quintali per ettaro, dimostra lo scarso coraggio con cui si sta agendo per risollevare le sorti del comparto. Oggi i produttori incassano appena 6 mila euro ad ettaro e i dati relativi agli imbottigliamenti registrano una flessione di quasi 500.000 unità nel primo semestre del 2016. Cifre emblematiche che dimostrano senza la necessità di ulteriori commenti la sofferenza del mondo del Brachetto. Confagricoltura Asti, in linea con le indicazioni espresse dalla base, chiede s’intervenga con misure incisive per dare fiducia alla filiera ed integrare il reddito dei viticoltori che oggi sono fortemente svantaggiati”.