Nuovi romanzi selezionati per il Premio Asti d’Appello
Nuovi romanzi selezionati per l’edizione 2016 del Premio Asti d’Appello: dopo Marcello Fois con “Luce perfetta” (Einaudi) e Tommaso Pincio con “Panorama” (NNE), alla lista si aggiungono Eraldo Affinati, dal Premio Strega con “L’uomo del futuro” (Mondadori), e dal Premio Berto, che non stila graduatorie, Mimmo Rando con il suo romanzo d’esordio “Omero al faro”. I due autori saranno presenti alla cerimonia finale del Premio avrà luogo al Teatro Alfieri di Asti domenica 27 novembre. Con “L’uomo del futuro” Affinati raccoglie la sfida esistenziale di don Lorenzo Milani, prete degli ultimi, scomparso da quasi 50 anni, tante volte rievocato ma spesso frainteso. L’autore ripercorre le strade della sua avventura breve e fulminante: Firenze, dove nacque da una ricca e colta famiglia con madre di origine ebraica, frequentò il seminario e morì fra le braccia dei suoi scolari; Milano, luogo della formazione e della fallita vocazione pittorica; Montespertoli, sullo sfondo della Gigliola, la prestigiosa villa padronale; Castiglioncello, sede delle mitiche vacanze estive; San Donato di Calenzano, che vide il giovane viceparroco in azione nella prima scuola popolare da lui fondata; Barbiana, “penitenziario ecclesiastico”, in uno sperduto borgo dell’Appennino toscano, incredibile teatro della sua rivoluzione. Ma in questo libro, non si trovano soltanto la storia dell’uomo con le testimonianze di chi lo frequentò. Affinati ha cercato l’eredità spirituale di don Lorenzo nelle contrade del pianeta dove alcuni educatori isolati, insieme ai loro alunni, senza sapere chi egli fosse, lo trasfigurano ogni giorno. Eraldo Affinati, scrittore e insegnante, è nato a Roma dove vive e lavora. Insieme alla moglie, Anna Luce Lenzi, ha fondato la “Penny Wirton”, una scuola gratuita di italiano per immigrati. Dal 1992 ha pubblicato numerosi romanzi per i principali editori nazionali. “Omero al faro” del poliedrico artista messinese Mimmo Rando, alla sua opera prima, è invece un romanzo giocoso e rapsodico, una commistione di linguaggi, tempi e storie che portano il lettore a immergersi in affascinanti e divertenti avventure, in atmosfere oniriche e terrene. Il centro di tutto è un luogo-non luogo unico, Il Faro, origine e termine delle vicende e delle emozioni umane, protagoniste indiscusse del libro e filo conduttore che accomuna eroi a rozzi figuri, sante a meretrici, divinità a creature animalesche. Il volume di Mimmo Rando è già disponibile alla Biblioteca Astense Giorgio Faletti nei normali orari di apertura per tutti i soci che hanno rinnovato l’adesione all’Associazione Premio Asti d’Appello, il libro di Affinati lo sarà a giorni.