Moncalieri, il M5S: il nostro ostruzionismo contro le logiche di partito della maggioranza

Luca Salvatore, capogruppo M5S a Moncalieri

Luca Salvatore, capogruppo M5S a Moncalieri

In un documento, il Movimento 5 Stelle di Moncalieri chiarisce le ragioni del recente ostruzionismo messo in atto in consiglio comunale,che ha rischiato (e rischierà) di portare il comune al commissariamento.

“L’azione ostruzionistica che, come gruppo di minoranza, stiamo portando avanti in questi giorni, non rappresenta un mero capriccio, ma è frutto di quello che è stata l’Amministrazione della città negli ultimi mesi. Un’Amministrazione che tanto decanta valori come la democrazia e il pluralismo, ma che poi volta le spalle alla minoranza, bocciando mozioni importanti (come l’eliminazione delle barriere architettoniche in favore dei disabili) o facendo mancare il numero legale, obbedendo a logiche di partito che nulla hanno a che vedere con l’interesse comune.

Un governo che nel 2016 è stato in grado di garantire appena un consiglio intero ed alcuni spezzoni. Qui di seguito un breve sunto:

  1. seduta del 29 gennaio: regolare;
  2. seduta del 28 febbraio: una parte di maggioranza si presenta in aula solo per comunicare che non parteciperà ai lavori per problemi interni alla stessa. Fa mancare il numero legale e la seduta non ha nemmeno inizio;
  3. seduta del 17 marzo 2016: di nuovo la maggioranza non garantisce il numero legale ed il Consiglio salta per la seconda volta consecutiva;
  4. seduta del 6 aprile: il consiglio inizia i lavori, ma si interrompe dopo pochi punti dell’ordine del giorno , poiché la maggioranza fa venir meno il numero legale durante la votazione sulla delibera per istituire la commissione legalità (Il Pd non vuole la Commissione, i Moderati si);
  5. seduta del 6 maggio: il consiglio si interrompe di nuovo a metà, sempre dopo il voto sulla delibera per istituire la commissione legalità. Poiché tra i banchi della maggioranza la tensione è salita a livelli inaccettabili ed un forte litigio tra alcuni consiglieri di maggioranza rischia di sfociare in rissa, il Consiglio viene interrotto;
  6. seduta del 13 maggio: Il consiglio comunale si interrompe sulla discussione della mozione sul dimezzamento del compenso dl Presidente del Consiglio. Anche qui la maggioranza, pur di non andare sotto, fa mancare il numero legale;
  7. seduta del 14 giugno: Il Consiglio comunale non ha neppure inizio poiché L’INTERA MAGGIORANZA NON SI PRESENTA, NONOSTANTE LA F CONVOCAZIONE, mancando così di rispetto alle istituzioni e ai cittadini;
  8. Seduta del 6 luglio: Il Consiglio inizia con le Comunicazioni del Sindaco, che annuncia un nuovo accordo interno alla maggioranza e richiama tutti al senso di responsabilità. Alla fine del discorso il sindaco e tutta la maggioranza abbandonano l’aula.

I problemi di questa maggioranza in realtà iniziano durante il primo Consiglio Comunale, dopo l’elezione del Presidente del Consiglio. Poi una pace a termine, che dura fino alla fine del 2015, con la promessa di un rimpasto di giunta ad inizio 2016 (che rispondesse alla variazione degli equilibri interni, con i moderati che passano da 3 a 5 consiglieri e la lista E’ Tempo che passa da 4 a 2).

L’accordo invece si è trovato solo dopo le elezioni di Torino, un accordo che sa tanto di imposizione dall’alto.

Per i primi 6 mesi e mezzo del 2016 questa amministrazione è stata immobile, ostaggio di una lotta intestina. Mesi in cui le minoranze sono state additate come irresponsabili, derise nelle loro proposte, bocciate sistematicamente senza mai discutere sul merito. Si è arrivati, quindi’, al Consiglio del 19 di luglio con 47 punti all’ordine del giorno, molti dei quali sono mozioni delle minoranze mai discusse e lasciate ammuffire nelle ultime pagine dell’ordine dei lavori.

Questa è semplicemente la nostra dichiarazione di sfiducia ad una amministrazione inesistente, formata da 2 gruppi distinti e contrapposti, che tiene in ostaggio la città a causa di continui litigi interni. Una maggioranza che si è presentata alle elezioni con 2 programmi distinti, addirittura agli antipodi su alcuni punti fondamentali. Una coalizione che non ha una visione di città e si limita a lanciare provvedimenti spot.

Tale coalizione ha fermato i lavori in attesa di raggiungere accordi sottobanco.

Ora che finalmente Montagna ha accontentato i Moderati, dando loro due assessorati, il Sindaco vorrebbe ripartire come se nulla fosse? Negli ultimi mesi il Sindaco ha dimostrato chiaramente di non avere i numeri e la forza per governare. Il M5S siede in consiglio perché rappresenta quella fetta di popolazione che l’ha votata. Perciò ha il dovere di fermare un’amministrazione inerte che non ha alcuna intenzione di risolvere i problemi della città. Tale legittima reazione (non vietata, in alcun modo, dal Regolamento Comunale) è la somma di tutte le precedenti azioni di questa amministrazione.

In questo senso l’ostruzionismo non è un modo per ostacolare i lavori, bensì un atto doveroso, che possa permettere ai cittadini di tornare al voto al più presto, scegliendo un’altra amministrazione che abbia davvero voglia lavorare per il bene comune Ad oggi 25 luglio, diversamente da quanto scritto su alcuni quotidiani usciti in questi giorni, il Sindaco non è stato capace di stare nei tempi. Qualcuno glielo ha impedito? Poco importa. Ciò che importa è che Moncalieri, allo stato attuale, è ferma. Non da una settimana ma da un anno. Esattamente dall’insediamento di questa nuova giunta mentre il vento di cambiamento spira forte da Torino.”