Baldichieri. Dopo l’incontro in Prefettura, quale futuro per la Pellissero Carni?

PelisseroCarniMentre l’agitazione dei lavoratori della AL.PI, la Pellissero Carni di Baldichieri prosegue (lo sciopero è giunto ormai al quarto giorno), ieri mattina le direzioni aziendali della AL.PI e della cooperativa ODT e le rappresentanze sindacali di CGIL e UIL sono state convocate in Prefettura ad Asti. La mediazione tentata dal Prefetto Paolo Formicola non ha però portato all’esito sperato. Non vi sono stati avvicinamenti tra le posizioni dei lavoratori e quella dei datori di lavoro, ma anzi, a sorpresa da parte Pellissero, rappresentata dalle figlie dell’amministratore delegato, è stato annunciato di voler rinunciare al reparto macellazione dell’azienda. Sono state portate sul tavolo mozioni di coscienza e di danno di immagine emersi con la protesta, davanti alle quali i sindacati non hanno potuto che prendere atto. Non è ancora ben chiaro se l’argomentazione sia stata addotta per forzare la trattativa o abbia un qualche fondamento nella volontĂ  e nella strategia aziendale della Pellissero. Il risultato è che l’incontro di ieri ha subìto uno stallo e nonostante la discussione sia proseguita fino alle 16 non ha prodotto un accordo. La chiusura della macellazione porterebbe all’esubero degli addetti sotto contratto della cooperativa Medicea, ma mette a rischio anche il lavoro degli operai interni della AL.PI. che non sanno piĂą, a questo punto , quale potrebbe essere il futuro produttivo dell’azienda. La Pellissero Carni è fornitore di grandi marchi italiani di carne suina, macellata in azienda e venduta in forma di semi-lavorati. Gli operai in sciopero miravano ad ottenere rassicurazioni dalla committenza e dalla cooperativa ODT, subentrante alla Medicea (che ha disdetto il contratto con la AL.PI a partire dal 31 luglio) sulla conservazione delle condizioni contrattuali stabilite dal rinnovo firmato con le rappresentanze sindacali di CGIL e UIL che avrebbe dovuto entrare in vigore il 1° gennaio 2017. Nel contratto firmato con la Medicea era previsto il mantenimento della clausola sociale o ex articolo 18 contro il licenziamento illegittimo ed era giĂ  stato previsto il piano ferie concordato con l’azienda madre. A questo punto non è possibile prevedere cosa succederĂ  a partire dal 1° agosto. I lavoratori hanno manifestato la volontĂ  di continuare lo sciopero, ma non si sa ancora se la ODT, cooperativa che avrebbe dovuto riassumerli, abbia ancora la possibilitĂ  di operare all’interno della AL.PI. se la macellazione verrĂ  chiusa davvero dalla famiglia Pellissero.

Carmela Pagnotta