CRONACA – Torino, truffavano aziende con assegni circolari falsi. La polizia arresta due persone e ne denuncia tre
Negli ultimi tempi il Commissariato di P.S. Barriera Milano ha raccolto alcune segnalazioni provenienti da diversi commercianti di zona i quali, dopo aver consegnato a clienti apparentemente solvibili, merci di significativo valore, hanno ricevuto assegni circolari della stessa Banca, che una volta posti all’incasso, risultavano immancabilmente essere falsi.
Gli investigatori del Commissariato, esaminando le modalità delle azioni criminose, hanno verificato che si trattava di truffe seriali che avevano colpito anche ditte sia della cintura torinese sia di altre regioni. Le vittime venivano contattate sia per via telematica sia di persona e, previo pagamento mediante assegno circolare, consegnavano i prodotti richiesti. Le aziende colpite appartengono a diversi settori e avevano fornito ingenti quantitativi di prodotti: alimentari (formaggi, prosciutti e salumi vari, vini, olio ecc.), edili (materiale elettrico e da costruzione) e arredamento (mobili, stufe, materiale informatico, ecc.).
Al termine di laboriose indagini è stata individuata la “mente” della banda, composta da almeno cinque persone, in FILANNINO Nicola del 1967, già conosciuto all’Ufficio per fatti analoghi. Del sodalizio facevano parte GRECO Antonio del 1966 ed altri complici, i quali provvedevano successivamente a porre sul mercato clandestino i beni sottratti fraudolentemente. L’ammontare di tale attività, secondo le stime degli investigatori, è risultata superiore ai 200.000 euro.
Durante l’indagine è stato individuato un cittadino rumeno quale autore della contraffazione degli assegni e di documenti che i truffatori si presentavano alle vittime. A seguito del provvedimento di custodia cautelare in carcere F.N. è stato ristretto presso la locale casa circondariale “LO RUSSO COTUGNO”, mentre il suo complice G.A. è stato sottoposto agli arresti domiciliari mentre gli altri complici sono stati indagati in stato di libertà.
Le indagini proseguono per verificare se le persone arrestate e denunciate sono responsabili di altre truffe, con modalità simili, a danno di altre aziende.
Le indagini sono state coordinate dal P.M. dr. Antonio RINAUDO della locale Procura della Repubblica.