Ospedale unico, Carmagnola e i comuni del distretto (con Poirino) pronti a dare battaglia.
Otto Comuni del distretto carmagnolese dell’Asl To5 (Carmagnola, Villastellone, Carignano, Lombriasco, Pancalieri, Piobesi, Osasio e Castagnole), più Poirino firmeranno un documento comune in cui verrà contestata la scelta della Regione di chiudere due dei tre ospedali (Chieri e Carmagnola), trasformandoli in case della salute e indicando nel moncalierese la zona dove nascerà l’ospedale unico.
Sarà per questo convocata una assemblea di distretto, che scriverà nel dettaglio le motivazioni. Se la contestazione non sarà presa in considerazione dalla Regione, si procederà con ricorso al Tar ed al Consiglio di Stato. Il primo atto è stato inviare al sindaco di Moncalieri, Paolo Montagna, nonché presidente dell’assemblea dei sindaci dell’Asl territoriale, una lettera a firma Carmagnola e Villastellone: «Per sollecitarlo – spiega il primo cittadino di Villastellone, Davide Nicco – a mantenere fede alla promessa di convocare i tecnici della Regione per spiegare le motivazioni di una scelta del sito del nuovo ospedale che, nel corso dell’ultima assemblea dei sindaci, è rimasta senza alcuna spiegazione. Dato che il termine per presentare le osservazioni è stato sorprendentemente fissato al 31 agosto e che l’incontro con i tecnici regionali che dovranno spiegare in dettaglio la scelta tarda ad essere fissato, abbiamo chiesto uno slittamento al 15 settembre della data di consegna».
Secondo il sindaco di Villastellone, il sito prescelto (che si tratti di Trofarello o di Cambiano) non è baricentrico: «Favorisce i comuni della prima cintura – dice Nicco -, che, in caso di emergenza, possono già fruire delle Molinette e della prossima Città della salute, a tre chilometri da Moncalieri e Nichelino. I cittadini residenti nel carmagnolese sarebbero costretti a percorrere invece 30 chilometri per raggiungere Moncalieri». E poi il mancato rispetto dei vincoli ambientali, l’antieconomicità della scelta e la difficoltà nei trasporti.”