Ospedale unico dell’asl 5, Villastellone cala il jolly: terreno sgombro e in permuta, treno fino…in corsia
Sull’ospedale unico dell’asl 5 la battaglia vera è appena cominciata. Il segnale che l’unanimità di intenti della conferenza dei sindaci di un anno fa è un lontano ricordo è arrivato da Villastellone: il suo sito ‘candidato’, l’area dell’ex stabilimento Stars, non è stato preso in considerazione, in prima battuta dalla Regione, che sembra aver privilegiato l’ex autoparco di Cambiano o il movicentro di Trofarello-Moncalieri. Ma Davide Nicco, sindaco di Villastellone, forte dell’appoggio di tutto il carmagnolese (e di Poirino), è passato al contrattacco. E, intanto, spiega a 100torri.it perché la sede villastellonese sarebbe adattissima ad ospitare il futuro nosocomio.
“Si tratta – dice – di un’area di 250 mila metri quadri, dismessa come attività produttiva dopo che la fabbrica Stars, negli anni Settanta, era arrivata a dar lavoro a circa 5 mila dipendenti. Ben 70 mila metri quadri di quell’area sono già a parcheggio, il resto è costituito da capannoni industriali. Esistono già le infrastrutture, dalla fognatura all’acquedotto alla luce. L’unico proprietario ha già dichiarato alla Regione la sua disponibilità a cedere l’area permutandola con un altro immobile di pari valore e a consegnare il terreno del tutto sgombro, dopo la demolizione dei capannoni. Il terreno è già stato bonificato nei mesi scorsi. In parte potrebbe essere riconvertito a verde pubblico.”
Nicco contesta la presunta non-baricentricità del sito
rispetto a quelli concorrenti. “In linea d’aria – dice – l’ex Stars dista 5 chilometri dal sito di Cambiano: Se non siamo baricentrici noi, non lo sono nemmeno loro.”
Discutibili, sempre secondo Nicco, anche le argomentazioni pro-Cambiano e pro-Trofarello in fatto di viabilità e mezzi pubblici per raggiungere il futuro ospedale. “Per arrivare a Cambiano da Moncalieri si deve percorrere l’intasatissima provinciale, mentre i chieresi potrebbero arrivare a Villastellone percorrendo la circonvallazione di Santena, che è un po’ più lunga ma molto più scorrevole.”
Ma la rabbia del sindaco di Villastellone verso le presunte scelte della Regione va soprattutto verso le premesse del ragionamento fatto a suo tempo. “La Regione – dice – ha sempre ragionato sui confini del territorio dell’asl 5, come se ci fosse un muro di filo spinato invalicabile. Chi vive a Pancalieri o Lombriasco teme la desertificazione sanitaria del suo territorio, chi abita a Moncalieri o Nichelino, anche se al limite non avesse più l’ospedale, avrebbe a 5 minuti d’auto a disposizione le Molinette. La maggiorn parte degli abitanti di Moncalieri e Nichelino già adesso gravita sulle Molinette. Di questo non si è proprio parlato.”
E poi, il sito di Villastellone avrebbe un asso nella manica, anzi, nella ferrovia. “Sul lato lungo dell’area ex Stars – conclude Nicco – passa la linea ferroviaria Moncalieri-Carmagnola. A costo zero, realizzando una fermata, si farebbe scendere dal treno il paziente praticamente…in corsia. Altro che i 500 metri di distanza di Cambiano e Trofarello.”
Gianni Giacone