Chieri, ex fabbrica Gambino al Murè: tetto ‘impacchettato’ e ponteggio a sbalzo
“Voglio risolvere al più presto il problema sicurezza all’ex fabbrica Gambino. In modo provvisorio se la proprietà non collabora. O in modo definitivo, se decide di collaborare.” Così Claudio Martano, sindaco di Chieri, sull’ormai infinita vicenda del tetto pericolante al Murè, nell’ex fabbrica all’incrocio, con l’aggravante che quel tetto è fatto di mattonelle di eternit, dunque doppiamente pericoloso. “Ci sono due possibilità: che, dopo aver chiuso con le transenne il marciapiede, si metta in sicurezza il tetto ‘impacchettandolo’ per bene, in attesa dei lavori che la proprietà dovrà fare per rifare la copertura. Oppure, se la proprietà decide per la soluzione definitiva, che il tetto venga rifatto subito. A noi interessa prima di tutto che il tetto non cada in testa ai cittadini e che l’amianto non si disperda. Per questo, con l’ufficio tecnico, si sta studiando come mettere in sicurezza il tetto attuale, con un contenimento verso l’esterno. La soluzione trovata, d’accordo con la polizia municipale, consiste nel montare un ponteggio a sbalzo, creando una fascia di sicurezza di tre metri quando si lavora.”
Dunque, così si scongiurerebbe un impatto più duro con la circolazione delle auto, limitando soltanto l’ampiezza della carreggiata.
Per la soluzione finale, cioè la sostituzione del tetto da parte della proprietà, tempi e costi saranno di altra natura. “Intanto – prosegue Martano – la commissione per il paesaggio dovrà esprimere un parere, da trasmettere alla Soprintendenza che deciderà, sul cambiamento di copertura dell’edificio. Questo significa che l’intervento definitivo non potrà avvenire prima dell’autunno. Ribadisco: a noi interessa la questione della sicurezza. Provvisoriamente e subito.”