IL CERCALAVORO: “Bussola, Timone e Vela per cercare lavoro” a cura di Alessia Arba
7^ Puntata. Il curriculum vitae e la mail di presentazione. 1^parte
Riprende, dopo la pausa estiva, la rubrica del Cercalavoro “Bussola, Timone e Vela per cercare lavoro”. A che punto si era arrivati? Dopo una panoramica che spaziava dagli intermediari tra chi cerca un lavoro o chi vuole cambiarlo (le Agenzie per il Lavoro, le Società di Ricerca e Selezione), ai siti di recruiting (Monster, Infojobs) e i network professionali (LinkedIn), a come leggere un annuncio di lavoro, l’ultima puntata è stata dedicata alla “strategia per la ricerca di un lavoro“.
Con un progetto di ricerca definito, o comunque in via di definizione, il passo successivo è rivedere il Curriculum Vitae e la lettera di presentazione, quest’ultima sempre più sostituita dalla mail di presentazione.
Esistono, in libreria e su diversi siti Internet, pagine e pagine su come si scrive un Curriculum, modelli preconfezionati, il modello europeo (l’Europass). Spesso, anche se in modi differenti, simili nelle indicazioni altre volte, invece, indicazioni che vanno nel senso opposto. Se già si ha qualche dubbio, la confusione aumenta. Se, in più, si aggiungono i consigli di parenti e amici si arriva ad un passo dal panico… Il quadro della situazione forse è un po’ esasperato ma, qualche volta, non così lontano dalla realtà.
Il CV è la propria carta d’identità professionale e, in primo luogo, deve stimolare l’interesse e la curiosità del selezionatore, tanto da fissare un colloquio conoscitivo. Deve quindi essere chiaro cosa si sa fare evidenziando il contributo che si può dare a quell’azienda.
Non deve essere iperdettagliato. Ci si concentra maggiormente su gli ultimi 10 anni lavorativi citando le esperienze precedenti, possibilmente, nella lunghezza di due pagine. Curricula di 5, 10, 15, 20 e oltre non solo sono dispersivi, ma non invogliano il selezionatore a leggerlo sino in fondo. Le Aziende e i vari intermediari ricevono centinaia di curricula al giorno, in linea o meno con la ricerca del momento, ad una prima occhiata veloce il nostro CV deve fare la differenza.
Procediamo con ordine, gli elementi che non devono mai mancare. Si inizia dai dati personali: nome, cognome, residenza/domicilio, recapiti telefono fisso, cellulare, e-mail. Attenzione a quest’ultima. Deve essere una mail professionale indicando, ad esempio,nome e cognome o le iniziali: mario.rossi@gmail.com, mrossi@alice.it. E’ preferibile evitare mail dai nomi più fantasiosi e disparati che possono essere tenute per la corrispondenza privata. Alcuni esempi (di fantasia): stellacometa86@tiscali.it, cucciolino50@hotmail.it. Chi scrive, negli ultimi 15 anni, ha letto di tutto. La realtà, in alcuni casi, supera la fantasia.
Il passo successivo e, il più importante, riguarda le esperienze professionali: dalla più recente alla più datata. Come si diceva poco sopra, dev’essere centrato su ciò che si sa fare, in modo vero e non esagerato e concreto perché specifichiamo i nostri compiti. Un esempio
“2005/… M.I. (Macchine Industriali) Spa
Magazziniere
– Preparazione e imballaggio merci per le spedizioni
– Stoccaggio merci e preparazione ordini di prelievo
– Carico e scarico merci tramite muletto elettrico frontale
-Sistemazioni merci e spazi a magazzino
1990/2005 Zeta Industrie srl
Magazziniere carrellista
– …..
– …..
-…..”
Completata con cura questa sezione si passa alle successive: esperienze formative, anche queste dalla più recente alla più datata, le conoscenze linguistiche, le conoscenze tecniche: informatiche, grafiche, altre informazioni: luogo e data di nascita(se si è over 35, al contrario si può mettere all’inizio dopo il nome e il cognome), patente.
Foto? Allegati? Curriculum Europeo? Lettera? Appuntamento con la 2^ parte al prossimo sabato.